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martedì 30 dicembre 2014

Livorno....2015

Trascorsi sei mesi, è tempo di prime riflessioni sugli atti della nuova amministrazione M5S. Intanto lo faccio in materia di strumento referendario. Nell'era Cosimi, la proposta di Agenda Politica Quotidiana per un  Referendum coerente con la sovrana partecipazione del cittadino, venne esaminata in 1° Commissione e si arenò in Consiglio Comunale per  le incertezze conservatrici del PD succube della Giunta  e dei  funzionari municipali. Purtroppo oggi, siamo  al medesimo punto, nonostante  il programma del M5S (divenuto programma del Comune) proclami al punto 2.4, comma 2 "cambiare lo Statuto Comunale per istituire l'istituto del referendum propositivo senza quorum è un passaggio necessario affinché i cittadini possano avere una seconda chance sulle scelte delle amministrazioni, di qualsiasi colore esse siano"

Stando alle voci dei bene informati in Comune, non starebbe succedendo niente sia per l'atteggiamento dilatorio in 1° Commissione, presieduta dalla PD Ria sensibile ai funzionari,  sia per il desiderio del M5S di ripetere l'esperienza di Parma. La prima cosa è verosimile, visto il clima di quel settore, la seconda, se vera, lascerebbe invece perplessi, dato che l'esperienza di Parma è assai differente dal programma elettorale livornese. 

A Parma, la questione dei referendum si esaurisce nei sondaggi che aiutano il Comune a decidere (è scritto sul sito ufficiale). Senza dubbio paiono strutturati piuttosto bene on line, con registrazioni, proposte e discussioni. Ma con ciò i cittadini informano di più Sindaco ed Amministratori, non decidono. Nel  programma livornese, è evidente voler dare ai cittadini il diritto di determinare in modo diretto le scelte dell'Amministrazione. Oltre il comma 2, lo dimostrano il comma uno (si definisce il referendum consultivo sull'ospedale una beffa simbolo del non credere agli strumenti di democrazia diretta) e poi il comma tre (si sostiene l'introduzione nello Statuto della revoca diretta degli Amministratori durante il mandato).

Stando così le cose, perché la maggioranza tergiversa? Lasciare Statuto e Regolamento del Comune così come sono in materia di referendum, contraddice il proprio programma ed è un pericolo per i diritti dei cittadini. Almeno i consiglieri M5S facciano i primi passi definendo con chiarezza come dare ai cittadini il diritto di decidere in modo vincolante. Prevedere che succeda questo al raggiungimento di quorum più bassi legati ai precedenti votanti, come era la proposta APQ, da al cittadino molto più potere che non i sondaggi e le discussioni di Parma che lasciano tutto in mano all'Amministrazione.  

Il Circolo Einaudi  augura Buon Anno 
e  ricorda di essere uno dei promotori di LIVORNO DELLE DIVERSITA', cui è possibile aderire andando sul sito www.livornodellediversita.eu e cliccando su uno dei due  ADERISCI  ORA ! 

giovedì 4 dicembre 2014

LIVORNO DELLE DIVERSITA' - PRESENTAZIONE L'8 DICEMBRE 2014 - INVITO

La conferenza stampa per lanciare Livorno delle diversità si terrà lunedì 8 dicembre 2014 alle ore 11,30 presso il Teatro delle Commedie (Via Giuseppe Maria Terreni 5).

Sarà l'occasione per aprire a tutti il nostro sito definitivo www.livornodellediversita.eu e il nostro gruppo Facebook omonimo, nonché per cominciare la campagna di pubblicizzazione della nostra iniziativa.

Riguardo all'essere promotore,alcuni di voi già lo sono,, si ricorda che chi altro vorrà divenirlo in quanto condivide la proposta di Livorno delle diversità, potrà farlo con semplice richiesta fino a prima della conferenza (in pratica fino a domenica sera) e poi, secondo quanto stabilito, in automatico esisterà solo l'adesione alla proposta attraverso i due bottoni sul sito.
Speriamo di vedervi e che tanti di voi aderiscano a questa iniziativa.
Un cordiale saluto,
I promotori

N.B. L'iniziativa è apartitica e non legata ad alcuna associazione. Vi fanno già parte esponenti di diverse idee politiche, religiose e non credenti.

LA DICHIARAZIONE DI BASE
“Noi, cittadini livornesi, auspichiamo il risveglio della nostra città dal sonno del conformismo della propria comunità che nel tempo ha reso sterile il suo convivere. Il risveglio può derivare solo dal rifondare la convivenza basandola sul riconoscere e sul rispettare la diversità individuale di chi si trova a viverci in via stabile o temporanea. Questo, in sostanza, fu l’indirizzo seguito, nelle condizioni dell’epoca, durante i primi secoli dopo la fondazione; oggi è l’ora di affidarvisi di nuovo per aprire le porte al futuro.

A tal fine, vogliamo impegnarci a costruire un luogo e un manufatto simbolici, che, su terreno demaniale in riva al mare, costituiscano un richiamo costante al senso profondo della diversità quale condizione di vita per l’accogliere e per l’intessere relazioni a Livorno. Vale a dire la caratteristica peculiare di una città imperniata su un porto internazionale e insieme capace di interagire al suo interno e verso l’esterno, a cominciare dall’area circostante.

Riscoprire la diversità individuale, è connesso strettamente alla laicità istituzionale. Fondandosi sul separare la gestione pubblicadella convivenza civile dalle suggestioni rigide ispirate da un qualche credo (magari anche privilegiato), la laicità istituzionale è storicamente il solo metodo in grado di garantire la completa libertà di espressione di ognuno – dunque anche quella, volendolo, di manifestare ed organizzare il proprio credo – , la piena uguaglianza dei cittadini nei diritti, il miglior clima per tessere le relazioni interpersonali nel rispetto degli altri credenti e non credenti. Tutto ciò è indispensabile per affrontare nel tempo i continui cambiamenti del convivere, producendo così nella realtà sempre nuove condizioni di vita ottimali.

Invitiamo chiunque condivida questa iniziativa – che riguarda soprattutto i livornesi ma non solo – a fornire l’apporto che ritiene congeniale. Ogni tipo di apporto è utile per svolgere, insieme tra diversi, le numerose attività occorrenti per definire in dettaglio il luogo e il manufatto simbolici e per realizzarli appena possibile”.

lunedì 20 ottobre 2014

Una legge per la diversità.

Un articolo di Raffaello Morelli in risposta a De Filicaia (PD)

Sul piano civile non è accettabile l’approccio del Consigliere De Filicaia (Nazione 19 ottobre) nel commento al Sinodo straordinario, in particolare sui diritti della famiglia e dei gay. Specie se si è d’accordo con il suo auspicio di arrivare ad una legge sulla controversa materia. Perché una legge è dare un chiaro indirizzo di convivenza e questa chiarezza nelle parole di De Filicaia non c’è.

La tesi del consigliere PD è che “Papa Bergoglio ha dato al sinodo il sapore della democrazia”, che “oggi va osservato con grande interesse il nuovo corso della chiesa”, che “la serrata discussione del clero non ha la testa rivolta all’indietro come è da troppo tempo nel panorama politico italiano”, che “il Papa affronta il tema dei diritti con più slancio”.  In sintesi De Filicaia propone la Chiesa come modello interessante per la democrazia italiana.

In primo luogo ciò contraddice il principio liberale emerso dall’esperienza di lungo periodo (per cui alla convivenza civile occorrono regole civili e non regole religiose) e quindi l’obbligo di non mischiare la Chiesa nel dibattito civile; e in secondo luogo equivoca sulla natura della Chiesa riconoscendole una sorta di attitudine liberale mentre la Chiesa dichiaratamente vuole essere testimonianza di Dio e non rappresentanza dei cittadini. Non basta. De Filicaia critica con ragione la circolare del Ministro (del suo governo) Alfano sulla non trascrizione dei matrimoni gay all’estero, ma allora, seguendo la sua logica di interessarsi agli atti della Chiesa, attendo che critichi aspramente il comunicato della Diocesi di Roma  scagliatasi nel solco Alfano contro la trascrizione di matrimoni gay fatta del Sindaco Marino.

Oltretutto, le conclusioni del Sinodo confermano che la struttura Chiesa è altro rispetto alla democrazia. Per Francesco, il Papa  assicura l’unità della Chiesa sotto la guida di Cristo e dei pastori per vivere secondo il Vangelo e manifestare la misericordia di Dio con le parole della speranza. Inoltre il Sinodo ha sancitoche non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie sia pure remote tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia”.

Insomma le leggi dello Stato sono per convivere nella diversità, non per il proprio credo. Soprattutto in materie come questa, ove la coscienza civile riconosce rapporti scelti dai cittadini, e in molti paesi UE la disciplina del matrimonio civile  è estesa alle unioni omosessuali. Una legge sui legami tra cittadini dello stesso sesso, rispettosa dei diritti individuali, è una priorità del convivere quotidiano.


domenica 28 settembre 2014

Il saluto dei liberali a Luciano Vizzoni

Alla vigilia delle  esequie, i liberali livornesi tributano un commosso omaggio alla figura del Prof. Luciano Vizzoni. Valentissimo pediatra per generazioni di bambini, animatore di case famiglia per quelli disabili, appassionato protagonista da 45 anni  della vita politica cittadina  e rappresentante di spicco del socialismo laico in posizioni di assoluto rilievo quale responsabile sanitario degli Spedali Riuniti (quando funzionavano), in Consiglio Comunale, in Circoscrizione, il prof. Vizzoni ha mantenuto anche nell'ultimo decennio i suoi impegni professionali  e politici con lucidità, capacità critica e dedizione ai problemi quotidiani delle persone.
 
In questa prospettiva, è stato fondatore, Presidente e infine Presidente d'onore del Circolo di Cultura G.Emanuele Modigliani, appunto per superare visioni politiche statiche legate ad un potere asfittico quand'anche in contrasto con gli ideali dichiarati.

Un simile atteggiamento ha portato il prof. Vizzoni ad impegnarsi di recente  contro l'ubicazione dell'Ospedale a Montenero, 
 anche con ricorsi alla Magistratura, e lo scorso marzo ad appoggiare in pubblico la candidatura a Sindaco di Marco Cannito contro la coalizione conservatrice del PD.

I liberali, onorati della sua amicizia, ricordano il prof. Vizzoni quale indomito alfiere di una concezione politica aperta imperniata sulle cose a difesa degli interessi del cittadino.

Liberali Livorno
Circolo Culturale "Luigi Einaudi"



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lunedì 22 settembre 2014

RICORDATO IL 144° DI PORTA PIA, PRESENTE LA VICESINDACO STELLA SORGENTE : PRESENTATA ANCHE LA PROPOSTA "LIVORNO DELLE DIVERSITA' "

Una delegazione di aderenti all'iniziativa ha posto, sabato in piazza XX Settembre, una corona commemorativa nel 144° della Breccia di Porta Pia.
Un breve saluto è stato rivolto ai presenti dal Presidente del Circolo "Luigi Einaudi", Riccardo Voliani.

Nel pomeriggio, presso la sala conferenze della ex Circoscrizione 2, in Scali Finocchietti,sempre a cura del Circolo Einaudi si è svolto un momento di approfondimento sul tema: introdotto dal Presidente Voliani  il Dr. Roberto Caluri ha sviluppato il concetto di Laicità nella storia soffermandosi sull'aspetto, ad oggi per molti veri irrisolto, del separatismo tra sfera civile e sfera religiosa.

Era presente a nome dell'Amministrazione la Vicesindaco Stella Sorgente : tra le altre presenze Enea Santaniello del M5S, Angelo Pedani del Circolo Modigliani, Raffaello Morelli e Gadi Polacco (Liberali)

A margine dell'iniziativa è stato distribuito del materiale relativo al progetto "Livorno delle diversità", sorto da un comitati (aperto ad adesion) composto ad oggi da una quarantina di cittadini,teso alla costruzione di un luogo o di un manufatto , di valore simbolico,quale
" richiamo costante al senso profondo della diversità". Di seguito un sunto del documento relativo all'iniziativa.



OBIETTIVO  di Livorno delle diversità

Noi, cittadini livornesi, auspichiamo il risveglio della nostra città dal sonno del conformismo della propria comunità che nel tempo ha reso sterile il suo convivere. Il risveglio può derivare solo dal rifondare la convivenza basandola sul riconoscere e sul rispettare la diversità individuale di chi si trova a viverci in via stabile o temporanea. Questo, in sostanza, fu l'indirizzo seguito, nelle condizioni dell'epoca, durante i primi secoli dopo la fondazione; oggi è l'ora di affidarvisi di nuovo per aprire le porte al futuro.

A tal fine, vogliamo impegnarci a costruire un luogo e un manufatto simbolici, che, su terreno demaniale in riva al mare, costituiscano un richiamo costante al senso profondo della diversità quale condizione di vita per l'accogliere e per l'intessere relazioni a Livorno. Vale a dire la caratteristica peculiare di una città imperniata su un porto internazionale e insieme capace di interagire al suo interno e verso l'esterno, a cominciare dall'area circostante.

Riscoprire la diversità individuale, è connesso strettamente alla laicità istituzionale. Fondandosi sul separare la gestione pubblica  della convivenza civile dalle suggestioni rigide ispirate da un qualche credo (magari anche privilegiato), la laicità istituzionale è storicamente il solo metodo in grado di garantire  la completa libertà di espressione di ognuno – dunque anche quella, volendolo, di manifestare ed organizzare il proprio credo – , la piena uguaglianza dei cittadini nei diritti, il miglior clima per tessere le relazioni interpersonali nel rispetto degli altri credenti e non credenti. Tutto ciò è indispensabile per affrontare nel tempo i continui cambiamenti del convivere, producendo così nella realtà sempre nuove condizioni di vita ottimali.

Invitiamo  chiunque condivida questa iniziativa a fornire l'apporto che ritiene congeniale. Ogni tipo di apporto è utile per svolgere, insieme tra diversi, le numerose attività occorrenti per definire in dettaglio il luogo e il manufatto simbolici e per realizzarli appena possibile.




Foto (di Enea Santaniello) : l'apposizione della corona e alcuni dei partecipanti con il Vicesindaco Sorgente,il relatore Roberto Caluri  e il Presidente Voliani.

venerdì 19 settembre 2014

Fwd: AI MEZZI D'INFORMAZIONE : Nel ricordo del 20 Settembre 1870 una riflessione su quanto sia attuale la necessità di Laicità, a difesa della libertà di tutti, religioni comprese.Iniziative a Livorno.

MEMO - Ringraziando per l'attenzione.

Il giorno 17 settembre 2014 23:31, Circolo Culturale "Luigi Einaudi" Livorno <circoloeinaudilivorno@gmail.com> ha scritto:
Nel ricordo del 20 Settembre 1870 una riflessione su quanto sia attuale la necessità di Laicità, a difesa della libertà di tutti, religioni comprese.

Il Circolo Culturale Luigi Einaudi ha organizzato questo sabato 20 settembre due manifestazioni per celebrare la ricorrenza dell'anniversario della presa di Porta Pia da parte dello Stato Italiano nel 1870 e per sottolinearne soprattutto il metodo di convivenza centrato sulle scelte dei cittadini, oggi ancor più decisivo per il futuro della città.

In tarda mattinata, alle 12.00 , verrà apposta una corona alla targa di Piazza XX Settembre che prese questo nome in luogo del precedente Piazza San Benedetto, un decennio dopo Porta Pia, all'epoca del Sindaco livornese Dario Cassuto.

A metà pomeriggio, alle ore 17.30, nella sala di Scali Finocchietti 4 (ex Circoscrizione 2), vi sarà una conferenza sul tema " Alla radice della libera convivenza civile" tenuta dal dr. Roberto Caluri, introdotta dal Presidente del Circolo Riccardo Voliani, che coordinerà anche i successivi interventi del pubblico.

Queste iniziative del Circolo Einaudi si propongono di mettere in evidenza la grande necessità di adottare il principio della separazione tra Stato e religioni nelle istituzioni pubbliche, che è il solo in grado di affrontare nel reciproco rispetto i problemi della convivenza tra cittadini diversi, costituendo così l'argine al dilagare dei fondamentalismi che ci minacciano.



mercoledì 17 settembre 2014

AI MEZZI D'INFORMAZIONE : Nel ricordo del 20 Settembre 1870 una riflessione su quanto sia attuale la necessità di Laicità, a difesa della libertà di tutti, religioni comprese.Iniziative a Livorno.

Nel ricordo del 20 Settembre 1870 una riflessione su quanto sia attuale la necessità di Laicità, a difesa della libertà di tutti, religioni comprese.

Il Circolo Culturale Luigi Einaudi ha organizzato questo sabato 20 settembre due manifestazioni per celebrare la ricorrenza dell'anniversario della presa di Porta Pia da parte dello Stato Italiano nel 1870 e per sottolinearne soprattutto il metodo di convivenza centrato sulle scelte dei cittadini, oggi ancor più decisivo per il futuro della città.

In tarda mattinata, alle 12.00 , verrà apposta una corona alla targa di Piazza XX Settembre che prese questo nome in luogo del precedente Piazza San Benedetto, un decennio dopo Porta Pia, all'epoca del Sindaco livornese Dario Cassuto.

A metà pomeriggio, alle ore 17.30, nella sala di Scali Finocchietti 4 (ex Circoscrizione 2), vi sarà una conferenza sul tema " Alla radice della libera convivenza civile" tenuta dal dr. Roberto Caluri, introdotta dal Presidente del Circolo Riccardo Voliani, che coordinerà anche i successivi interventi del pubblico.

Queste iniziative del Circolo Einaudi si propongono di mettere in evidenza la grande necessità di adottare il principio della separazione tra Stato e religioni nelle istituzioni pubbliche, che è il solo in grado di affrontare nel reciproco rispetto i problemi della convivenza tra cittadini diversi, costituendo così l'argine al dilagare dei fondamentalismi che ci minacciano.


giovedì 11 settembre 2014

Bacini e UGL : saniamo qualche amnesia

A Il Tirreno

Leggiamo l'intervento,a firma del Segr. Gen. UGL Toscana,Taddeo Albanese,nel quale pare che ad accorgersi del grande bacino sia stata una cordata di 30 aziende,cosa peraltro assai recente.
Ci permettiamo quindi di intervenire per sanare quella ci appare un'amnesia,o forse ignora proprio la cosa,del citato sindacalista.
Una rapida e cautelativa ricerca on line gli avrebbe evitato di cadere in errore : avrebbe riscontrato infatti che c'e chi si accorse subito,ai primordi della vicenda,del tentativo di far sparire il bacino grande.
Lo possiamo affermare in quanto,con il Vicepresidente Gadi Polacco e partner della Lista Amaranto,eravamo in maggioranza nel Consiglio della Circoscrizione 2 che voto' un consenso condizionato (purtroppo non vincolante ma politicamente pesante) che verteva proprio sulla necessita' di garantire la salvaguardia delle riparazioni navali e su quella di ben gestire l'immissione prevista di nuovo carico commerciale nell'area.
Insomma,esattamente i due punti dolenti ancora oggi in ballo.
Ma un'attenta ,peraltro facile, ricerca avrebbe consentito al sindacalista UGL di vedere come,negli anni, noi e poi anche altri (a onor del vero CGIL compresa) siamo intervenuti varie volte per mantenere accesa una fiamma che in troppi vorrebbero soffocare.
Tutti gli onori quindi alla cordata d'imprese citata,la quale pero', anche questo lo si dovrebbe ricordare per correttezza,si aggiunge ad altra gia' operante da anni.
La difficile battaglia, inutile nascondersi che sia tale,per riattivare il bacino grande e dare inoltre certezza all'attivita' delle riparazioni navali, imprescindibili per un porto che voglia pienamente ritenersi tale,deve a nostro avviso essere condotta non tanto sponsorizzando,magari guardando anche ipotetici a fini politici, l'una o l'altra delle compagini in campo, bensi agevolando le condizioni affinche' si ripristini un bene prezioso per la citta' , passando tramite una gara che consenta di selezionare la migliore proposta in termini di investimenti e positiva ricaduta occupazionale locale.
La politica faccia la politica,gli imprenditori facciano gli imprenditori.
Cordiali saluti,

Liberali Livorno
www.liberalivorno.blogspot.com

mercoledì 3 settembre 2014

R: Bacino per le grandi riparazioni navali : l'Amministrazione dia ora segno di cambiamento e la città si svegli.

www.liberalivorno.blogspot.com

From: Federazione dei Liberali <liberalivorno@gmail.com>
Date: Tue, 2 Sep 2014 18:04:15 +0200
To: Federazione dei Liberali<liberalivorno@gmail.com>
Subject: Bacino per le grandi riparazioni navali : l'Amministrazione dia ora segno di cambiamento e la città si svegli.

Almeno per la chiarezza occorre essere grati all'Autorità Portuale: ha steso nero su bianco che il bacino delle grandi riparazioni – una rilevante  proprietà pubblica  e uno dei vanti del porto di Livorno – deve essere adibito ad altro.

E' un atto di onestà che squarcia la coltre di ipocrisia che da più di un decennio  grava sulla questione. Infatti, sin dalle origini della Porta a Mare, le intenzioni delle Amministrazioni Lamberti e Cosimi propendevano in tal senso. Tanto che, come  abbiamo più volte ricordato, la Circoscrizione 2 sollevò fin da allora la questione. Ad essa si rispose con generiche assicurazioni di convivenza tra nuove iniziative e riparazioni, cioè con parole vane e consapevolmente gettate al vento. Del resto, si ricorderà che ancora pochi mesi or sono, in campagna elettorale, il Candidato Sindaco PD Marco Ruggeri dichiarò incredibilmente (se si pensa al suo proposito di guidare Livorno) che le grandi riparazioni sarebbero dovute andare a Piombino......

Oggi, dobbiamo innanzitutto rilevare la grave  anomalia di un meccanismo che permettesse ad un'Autorità neanche elettiva di cancellare con un colpo di spugna un bene prezioso pagato dalla collettività nazionale ed essenziale per il futuro del porto. Si tratterebbe, a nostro parere, di una violazione contestuale  dei criteri di gestione democratica di un territorio (il bacino non è una darsena per barche affidabile alle sole competenze interne portuali) e di un regalo assistenzialistico ad un'industria privata mettendole a disposizione una struttura di tutti. 

Noi crediamo che l'attuale Amministrazione abbia l'occasione per dimostrare un vero e proprio cambiamento di rotta, peraltro in coerenza con gli impegni assunti prima delle elezioni. E non dovrebbero essere tollerabili "ricatti" con la scusa che rivedere questa destinazione del bacino comprometterebbe l'iter del Piano Regolatore Portuale. ,quando ci appare  evidente che si tratta di un'operazione prona agli interessi di un gruppo con forti entrature nel palazzo romano e in quello livornese (fino alle elezioni).

Alla città intera, nelle sue varie articolazioni, spetta il compito di svegliarsi e opporsi a questo scippo.

Liberali LIvorno


--
Federazione dei Liberali - Livorno
www.liberalivorno.blogspot.com

martedì 2 settembre 2014

Bacino per le grandi riparazioni navali : l'Amministrazione dia ora segno di cambiamento e la città si svegli.

Almeno per la chiarezza occorre essere grati all'Autorità Portuale: ha steso nero su bianco che il bacino delle grandi riparazioni – una rilevante  proprietà pubblica  e uno dei vanti del porto di Livorno – deve essere adibito ad altro.

E' un atto di onestà che squarcia la coltre di ipocrisia che da più di un decennio  grava sulla questione. Infatti, sin dalle origini della Porta a Mare, le intenzioni delle Amministrazioni Lamberti e Cosimi propendevano in tal senso. Tanto che, come  abbiamo più volte ricordato, la Circoscrizione 2 sollevò fin da allora la questione. Ad essa si rispose con generiche assicurazioni di convivenza tra nuove iniziative e riparazioni, cioè con parole vane e consapevolmente gettate al vento. Del resto, si ricorderà che ancora pochi mesi or sono, in campagna elettorale, il Candidato Sindaco PD Marco Ruggeri dichiarò incredibilmente (se si pensa al suo proposito di guidare Livorno) che le grandi riparazioni sarebbero dovute andare a Piombino......

Oggi, dobbiamo innanzitutto rilevare la grave  anomalia di un meccanismo che permettesse ad un'Autorità neanche elettiva di cancellare con un colpo di spugna un bene prezioso pagato dalla collettività nazionale ed essenziale per il futuro del porto. Si tratterebbe, a nostro parere, di una violazione contestuale  dei criteri di gestione democratica di un territorio (il bacino non è una darsena per barche affidabile alle sole competenze interne portuali) e di un regalo assistenzialistico ad un'industria privata mettendole a disposizione una struttura di tutti. 

Noi crediamo che l'attuale Amministrazione abbia l'occasione per dimostrare un vero e proprio cambiamento di rotta, peraltro in coerenza con gli impegni assunti prima delle elezioni. E non dovrebbero essere tollerabili "ricatti" con la scusa che rivedere questa destinazione del bacino comprometterebbe l'iter del Piano Regolatore Portuale. ,quando ci appare  evidente che si tratta di un'operazione prona agli interessi di un gruppo con forti entrature nel palazzo romano e in quello livornese (fino alle elezioni).

Alla città intera, nelle sue varie articolazioni, spetta il compito di svegliarsi e opporsi a questo scippo.

Liberali LIvorno


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Federazione dei Liberali - Livorno
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giovedì 14 agosto 2014

QUANTA IPOCRISIA INTORNO ALLA COSIDDETTA FIACCOLATA PER LA PACE LIVORNESE

Chi non avesse seguito la cosa direttamente deve confrontare vari
articoli per avere un quadro completo di come è andata la cosiddetta
Fiaccolata livornese per la Pace : alcune cronache,infatti,appaiono
estremamente edulcorate.

Mettendo insieme il tutto si apprende però, in parte lo si vede anche in
alcune immagini, che quella che falsamente veniva presentata come una
manifestazione super partes (bastava leggere il documento di base per
capirne l'intento antisraeliano) si è invece svolta in piena coerenza
con le premesse.

Appare poi ormai chiaro che a Livorno ciascuno può apporre su pubblici
immobili lo striscione che vuole : alla fiaccolata quello contro Israele
è stato messo addirittua sul Comune, ovvero su quella che dovrebbe
essere la casa comune di tutti i cittadini, rimosso dopo qualche ora, a
festa finita.....

La bandiera palestinese in corteo c'era così come è avvenuta la
distribuzione di volantini ovviamente antisraeliani.

Davanti a tutto ciò e stanti le chiare e unilaterali premesse contenute
nel documento di presentazione dell'iniziativa, appaiono ipocrite le
reazioni riportate di disagio nei confronti dello striscione , della sua
apposizione sul Palazzo Comunale e delle altre iniziative contro Israele.

Hanno quindi ragione i contestatori d'Israele a essersi comportarsi
coerentemente con lo spirito dell'iniziativa alla quale erano stati
invitati.

Ci vengano quindi almeno risparmiate, ora, le lacrime di coccodrillo.

Gadi Polacco

lunedì 11 agosto 2014

Gli esami non finiscono mai,ma non certo quelli del "Refugio"....



"Nessuna equidistanza è possibile" scrivono "dal Refugio" gli autori dell'odioso e falso striscione rimosso , a parere nostro, "volontariamente" prima che gli organi competenti  stabilissero finalmente la sua illegittima esposizione (i Domenicani sono di proprietà dello Stato).

Siamo grati di queste precisazioni e anche degli attacchi che "il Refugio" rinnova nei confronti di una comunità religiosa, quella ebraica, che loro, presuntuosi eredi di ideologie tragicamente fallimentari, vorrebbero porre sotto esame: rendono evidente come ormai il pacifintismo abbia soppiantato il concetto di pacifismo, già messo a dura prova da decenni di strumentalizzazioni di parte.

Come tutti gli integralisti,anche religiosi, quelli "del Refugio" hanno una "verità"  da imporre comunque al prossimo, si arrogano  pateticamente il diritto di confutare la rappresentatività altrui, si dimostrano all'oscuro, apposta o per ignoranza, di tanti aspetti della difficile realtà mediorientale e, stando tranquilli a Livorno, si gettano nelle braccia del fondamentalismo  fascistoide di Hamas, non curanti dell'  oppressione cui il popolo palestinese è sottoposto a Gaza  da questa compagine del terrore che non riconosce i diritti delle donne,degli omosessuali, della libertà d'opinione, pratica la condanna a morte sommaria, ed "educa" l'infanzia  al martirio terrorista e suicida. Però anche di questo occorre essere  grati "al Refugio", perchè ciò da ancora conferma  di quanto il loro odio contro Israele cancelli il pur dichiarato amore per il popolo palestinese, superando non di rado,  i confini e sfociando nell'antisemitismo. Antisemitismo di cui non taglia del tutto le radici anche Buongiorno Livorno quando equipara Hamas al Governo di Israele e attacca la Comunità Ebraica livornese accusandola di condizionare il Consiglio Comunale.

Noi liberali abbiamo proposto un percorso diverso da quello di chi vorrebbe gettarci nelle braccia del terrorismo.  Abbiamo proposto un gemellaggio con Betlemme per chiudere un cerchio con soggetti riconosciuti anche dall'Unione Europea, e, passando da Livorno e Bat Yam, per dare un vero segnale di pace, che non può prescindere dalla difesa del diritto d'Israele all'esistenza in sicurezza   e dal diritto del popolo palestinese di essere liberato dall'oppressione di Hamas per potersi presentare finalmente quale credibile e unitario soggetto al tavolo delle trattative.

Riconfermiamo questa nostra proposta – che è "pro" e non "contro" come quella della sinistra radicale – rilevando come l'Amministrazione e il Consiglio Comunale, seppur tra tentennamenti e dichiarazioni contraddittorie , abbiano agito con prudenza evitando un provvedimento trabocchetto che qualcuno già dava per riuscito, cosa che ben spiega la rabbia di certe dichiarazioni.

Dinanzi al risorgere dell'antisemitismo in Italia, non a caso veicolato attraverso la crisi tra Israele e Gaza, si dimostra infine come abbia sostanza la tesi degli opposti estremismi che inevitabilmente s'incontrano:  i palestinesi sono stati strumentalmente tirati dall'una e dall'altra parte, chiamati "camerati" e al tempo stesso "compagni". Tanto che in questi giorni,  dicendosi fintamente lieti di essere equilontani da ogni estremismo, i neonazi di "Militia" e altri gruppi simili si sovrappongono  alla sinistra radicale per il boicottaggio contro Israele e contro i  negozi di ebrei. La pace è frutto della libertà civile e non si impone.

Liberali Livorno

sabato 2 agosto 2014

La nostra proposta ,perche' Livorno non merita un gemellaggio con Hamas.

www.liberalivorno.blogspot.com



A seguito di uno striscione richiamante al "genocidio" e a "Israele terrorista"  da giorni esposto a Effetto Venezia, manifestazione pubblica che dovrebbe essere tenuta al riparo da strumentalizzazioni politiche e per il quale ha protestato il Presidente della Comunità Ebraica di Livorno, il Sindaco Nogarin risponde con una lettera in cui si accenna a un gemellaggio con Gaza.

La cosa non è nuova e già nei giorni scorsi su siti di ispirazione di sinistra radicale era  stato annunciato che il progetto sarebbe approdato al prossimo Consiglio Comunale , basandosi sulla delibera del 19 maggio 2008 che,per  precisione e verità , rimane  piuttosto nel vago ( "impegna il Sindaco e la Giunta ad assumere tutte le iniziative per assicurare iniziative di cooperazione e solidarietà con la città di Gaza e i suoi abitanti") .

Altre città italiane si sono nel passato gemellate con Gaza ma l'enorme differenza, da alcuni anni a questa parte, con il passato è che la Striscia è governata con il pugno di ferro,nei confronti anche dei residenti,da un movimento integralista religioso , caratterizzato dalla negazione dei diritti fondamentali dell'uomo e con particolari propensioni all'omofobia, alla segregazione delle donne e alla persecuzione verso le minoranze religiose (si vedano le testimonianze dei pochi cristiani ormai rimasti a Gaza).

Ove ciò non bastasse Hamas è classificato come"gruppo terroristico" anche dall'Unione Europea, quindi dall'Italia,e sarebbe pertanto  paradossale ,pensiamo anche non legale, un gemellaggio di questo tipo.

Insomma, gemellarsi con Gaza dominata da Hamas sarebbe cosa ben diversa dal gemellarsi con la comunità civile del luogo ed esporrebbe Livorno, visto il contesto storico corrente, a una pessima figura anche sotto il profilo dell'esempio di improvvisazione amministrativa che deriverebbe da una simile deliberazione.

Auspichiamo quindi che la nostra Amministrazione persegua nel caso altre strade, rifacendosi a referenti riconosciuti dal nostro Governo e rispettosi del diritto all'esistenza d'Israele che Hamas invece nega : alla luce delle emergenti persecuzioni contro i cristiani in quelle aree,fatta eccezione per Israele, guardare a Betlemme potrebbe allora essere assai più significativo,chiudendo un cerchio che con lo storico gemellaggio con Bat Yam di oltre 50 anni fa, potrebbe coinvolgere credenti e non credenti in un dialogo concreto quindi non retorico.

Decisamente fuori luogo il finale della lettera del Sindaco Nogarin nel quale vorrebbe "che la Comunità si unisse convintamente al nostro appello per una tregua" : una sorta di tentativo di esame o di richiesta di "discolpa" improprio e inopportuno, tale da gettare seri dubbi circa la genuinità delle dichiarazioni precedenti, pur infarcite di troppe citazioni.

In ogni caso, pur esulando dallo specifico di Gaza, occorre anche chiedersi concretamente se nell'era della rete, dei viaggi a buon mercato, della tecnologia che ci pone in contatto con il resto del mondo costantemente e, particolarmente, alla luce delle casse piangenti dei Comuni, parlare di gemellaggi non sia altro che inutile e fumosa retorica.

Quali attività si ricordano,negli ultimi decenni,correlate ai vari gemellaggi pur esistenti,sulla carta, tra Livorno e altre città?

Liberali Livorno




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Federazione dei Liberali - Livorno
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mercoledì 30 luglio 2014

Livorno non merita un gemellaggio con Hamas.

A seguito di uno striscione richiamante al "genocidio" e a "Israele terrorista"  da giorni esposto a Effetto Venezia, manifestazione pubblica che dovrebbe essere tenuta al riparo da strumentalizzazioni politiche e per il quale ha protestato il Presidente della Comunità Ebraica di Livorno, il Sindaco Nogarin risponde con una lettera in cui si accenna a un gemellaggio con Gaza.

La cosa non è nuova e già nei giorni scorsi su siti di ispirazione di sinistra radicale era  stato annunciato che il progetto sarebbe approdato al prossimo Consiglio Comunale , basandosi sulla delibera del 19 maggio 2008 che,per  precisione e verità , rimane  piuttosto nel vago ( "impegna il Sindaco e la Giunta ad assumere tutte le iniziative per assicurare iniziative di cooperazione e solidarietà con la città di Gaza e i suoi abitanti") .

Altre città italiane si sono nel passato gemellate con Gaza ma l'enorme differenza, da alcuni anni a questa parte, con il passato è che la Striscia è governata con il pugno di ferro,nei confronti anche dei residenti,da un movimento integralista religioso , caratterizzato dalla negazione dei diritti fondamentali dell'uomo e con particolari propensioni all'omofobia, alla segregazione delle donne e alla persecuzione verso le minoranze religiose (si vedano le testimonianze dei pochi cristiani ormai rimasti a Gaza).

Ove ciò non bastasse Hamas è classificato come"gruppo terroristico" anche dall'Unione Europea, quindi dall'Italia,e sarebbe pertanto  paradossale ,pensiamo anche non legale, un gemellaggio di questo tipo.

Insomma, gemellarsi con Gaza dominata da Hamas sarebbe cosa ben diversa dal gemellarsi con la comunità civile del luogo ed esporrebbe Livorno, visto il contesto storico corrente, a una pessima figura anche sotto il profilo dell'esempio di improvvisazione amministrativa che deriverebbe da una simile deliberazione.

Auspichiamo quindi che la nostra Amministrazione persegua nel caso altre strade, rifacendosi a referenti riconosciuti dal nostro Governo e rispettosi del diritto all'esistenza d'Israele che Hamas invece nega : alla luce delle emergenti persecuzioni contro i cristiani in quelle aree,fatta eccezione per Israele, guardare a Betlemme potrebbe allora essere assai più significativo,chiudendo un cerchio che con lo storico gemellaggio con Bat Yam di oltre 50 anni fa, potrebbe coinvolgere credenti e non credenti in un dialogo concreto quindi non retorico.

Decisamente fuori luogo il finale della lettera del Sindaco Nogarin nel quale vorrebbe "che la Comunità si unisse convintamente al nostro appello per una tregua" : una sorta di tentativo di esame o di richiesta di "discolpa" improprio e inopportuno, tale da gettare seri dubbi circa la genuinità delle dichiarazioni precedenti, pur infarcite di troppe citazioni.

In ogni caso, pur esulando dallo specifico di Gaza, occorre anche chiedersi concretamente se nell'era della rete, dei viaggi a buon mercato, della tecnologia che ci pone in contatto con il resto del mondo costantemente e, particolarmente, alla luce delle casse piangenti dei Comuni, parlare di gemellaggi non sia altro che inutile e fumosa retorica.

Quali attività si ricordano,negli ultimi decenni,correlate ai vari gemellaggi pur esistenti,sulla carta, tra Livorno e altre città?

Liberali Livorno




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Federazione dei Liberali - Livorno
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domenica 22 giugno 2014

L'esperienza e l'autorevolezza di Marco Cannito per guidare il nuovo Consiglio Comunale

La dichiarazione del neo capogruppo PD,  Marco Ruggeri, sulla Presidenza del Consiglio Comunale è un primo passo apprezzabile per rimettere in carreggiata i rapporti politici nell'Amministrazione di Livorno. Fino ad ora il PD aveva preso ogni carica in Giunta e in Consiglio ed ora, estromesso dalla Giunta, rinuncia anche alla Presidenza del Consiglio, nonostante abbia 7 consiglieri, indicando come più adatto per il ruolo Cannito o uno di Buongiorno Livorno. Stanti i tradizionali scontri con l'oppositore Cannito e i non idilliaci rapporti con l'avversario Buongiorno Livorno, ciò significa che anche il PD comincia a capire che i rapporti politici non sono cose muscolari a prescindere da idee e capacità. 

Una consapevolezza che il gruppo dirigente del PD  finora non aveva, se ha sorvolato circa i sondaggi che a febbraio mostravano un giudizio assolutamente negativo dai quasi i 4/5 della città sull'Amministrazione  e sulla rete di potere PD. Tanto che poi, dopo il primo turno, il PD non ha cercato di allargare il sostegno a Ruggeri solo perché non voleva, evidentemente, rinunciare ad avere una propria maggioranza monocolore in Consiglio Comunale, maggioranza poi non ottenuta.

Ora, se Buongiorno Livorno darà auspicabilmente il consenso e se il Sindaco e il gruppo M5S accetteranno l'innovazione di riconoscere alla minoranza la Presidenza del Consiglio Comunale, Marco Cannito, per esperienza e per posizione politica, potrà essere un Presidente capace di assicurare al dibattito consiliare quel nuovo clima di serietà e di concretezza di cui il nuovo Sindaco necessita per risollevare la città da uno Stato di degrado. 

Liberali Livorno
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sabato 14 giugno 2014

Dalle multe alla deflazione,passando dalla Camera di Commercio e dal bacino,in attesa che Livorno riparta dopo il ballottaggio.

Di spunti per la nuova Amministrazione non ne mancano di certo. Solo per rimanere agli ultimi giorni, siamo lieti di sapere della task force messa in campo dalla Polizia Municipale per multare gli indisciplinati del lungomare e del Romito : non sarebbe male vederla in azione anche in centro,dando un bel segnale nei confronti delle auto delle varie "autorita' " che vengono spesso parcheggiate,in spregio al cittadino,ad esempio davanti alle Poste Centrali.
Non siamo lieti di rileggere,invece,che siamo l'unico capoluogo italiano con oltre 150mila abitanti che permane in deflazione.
I nostri candidati in Citta' Diversa hanno,durante la campagna elettorale,sollevato il caso trovando,nelle altre forze politiche,pressoche' totale disinteresse.
Ricordiamo inoltre che fare impresa a Livorno e' più caro,in termini di peso fiscale complessivo,rispetto a Pisa cosa che,nuovamente,non pare aver scosso il mondo politico livornese.
Intanto pare che il bacino per le riparazioni navali sia andato in rovina all'insaputa anche di coloro che ne hanno le chiavi...e nel frattempo il nuovo corso della Camera di Commercio sembra essere teso a cercare di preservare le proprie poltrone,con tanto di voglia di fare Parlamento preoccupandosi delle riforme in discussione nel Paese,più che occuparsi di Livorno.
Buon lavoro alla nuova Amministrazione!

Liberali Livorno
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lunedì 9 giugno 2014

La svolta a Livoro: buon lavoro al nuovo Sindaco

L'elezione a Sindaco di Filippo Nogarin è il passo d'avvio di un' Amministrazione da verificare nelle scelte e nelle persone. Di certo esprime la volontà di dire basta al degrado in cui è caduta Livorno nell'ultimo decennio, degrado che sarebbe proseguito pari pari con un risultato diverso. E' un completo cambio di direzione che noi liberali auspicavamo da almeno oltre un anno, semmai insistendo  per alleanze ampie di tutte le civiche locali, che non sono state così lungimiranti da farle. 
Da ora in poi, ammaestrati dalla disastrosa eredita' lasciata,  i cittadini dovranno controllare e verificare gli atti dell'Amministrazione per contribuire  a correggerli se del caso. Intanto, però, i livornesi hanno la legittima attesa che Nogarin riveda del tutto i progetti avviati dall'Amministrazione uscente e palesemente insostenibili, tipo l'assurdità dell'Ospedale a Montenero, lo scempio del Luogo Pio, la rinuncia alle riparazioni navali indispensabili per il Porto, la chiusura alla distribuzione  dell'Esselunga, il favorire la cementificazione piuttosto che la vivibilità dei quartieri, il turismo e l'accoglienza verso gli imprenditori,un'impostazione "integralista" del traffico,ecc.  Per riuscirci Nogarin dovra' mettere mano ad ogni possibilità di legge per cambiare la macchina burocratica municipale, favorendo numerosi esodi e rinnovando  le funzioni a fondo. 
Al nuovo Sindaco,quindi e più che mai, buon lavoro.
Liberali Livorno

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venerdì 6 giugno 2014

Punto e a capo? E' una virgola e avanti

Il Tirreno di venerdì 6 giugno pubblica questa nota di Mario Miccoli, presidente del Circolo di scherma Fides, il circolo che al mondo ha ottenuto più medaglie olimpiche.
Lo slogan elettorale di Marco Ruggeri era, lodevolmente, punto e a capo. Pare invece che dobbiamo temere un virgola e avanti come sempre.Leggo, con grande enfasi, la notizia dell'ingaggio di Maurizia Cacciatori come potenziale assessore allo sport e mi ricordo quando la precedente amministrazione importò, con il successo che si vide, un assessore da Firenze: come se di incapaci a Livorno non ce ne fossero abbastanza e bisognasse farne venire da fuori. Nel caso della Cacciatori, con tutto il rispetto e l'ammirazione per il suo passato di sportiva, di show-girl e di giornalista, mi permetto una banale osservazione:Livorno è unanimemente riconosciuta come una delle città più sportive d'Italia; Livorno ha campioni mondiali ed olimpici in carica o passati come nessun altra città; ha una pletora di dirigenti sportivi che, con i pochi mezzi a disposizione, fanno quotidianamente miracoli.
Ruggeri conosce così poco la città che pretende di amministrare
, da non aver saputo trovare in questo florido vivaio un possibile assessore allo sport? O si tratta dell'ennesimo spot elettorale, senza seguito?
Mario Miccoli

martedì 3 giugno 2014

LIBERALI E BALLOTTAGGIO A LIVORNO : LO SPIRITO DELLA LEGGE ELETTORALE E' STATO ELUSO

La settimana seguita al primo turno delle Amministrative ha confermato la pessima condizione politica in cui si trova Livorno.
I due candidati, pur lontani dalla maggioranza dei voti, sono stati prontissimi nel continuare la sfida ciascuno da solo, rifiutando così quella più ampia convergenza di forze prevista dalla legge e indispensabile per ricostruire Livorno.
 Il PD e la sua coalizione sono restati attaccati alla prospettiva gattopardesca di parlare di cambiamento proprio per non cambiare nulla.
Ciò, evidentemente, perché allargare le alleanze sarebbe costato il prezzo di far eleggere Ruggeri rinunciando alla maggioranza assoluta dei seggi in Consiglio Comunale e al potere insindacabile.
Il M5S non ha a oggi presentato a Livorno altra identità che il riflesso dell'antiparlamentarismo di Grillo, condito per giunta da esasperazioni illiberali evidenti anche dalle sue alleanze europee e quindi ,
a parte i cenni sul rivedere l'Ospedale a Montenero e aprire all'Esselunga,può usare solo la volontà, assai forte tra i cittadini, di bocciare la prosecuzione del fallimentare governo locale a guida PD .
I Liberali ritengono che le scelte del PD non meritino certo la conferma, ma che purtroppo non si intraveda un organico disegno costruttivo per amministrare Livorno, neppure in caso di successo del M5S.
Pertanto, nell'andare al voto come naturale partecipazione alla convivenza civile, i liberali ritengono opportuno si tenga presente che il candidato comunque eletto avrà, per sua precisa responsabilità e scelta, un compito assai difficile da valutare senza pregiudizi ma senza servilismo, nell'ottica del futuro della città e non delle opposte tifoserie.
All'elettore, padrone del proprio voto anche senza i grotteschi "permessi" che partiti e liste vorrebbero elargire,spetta valutare la propria scelta di voto o di partecipazione con scheda bianca o con la scheda invalidata.
Liberali Livorno




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Federazione dei Liberali - Livorno
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venerdì 30 maggio 2014

Livorno vista ballottaggio : cosa ne facciamo dell'Ospedale....


Ospedale : uno degli argomenti principe della politica locale da anni .

Come avemmo modo di scrivere se il candidato Sindaco del PD non avesse vinto al primo turno, avremmo avuto la riprova che la sua posizione, essendo tutti gli altri contrari (con qualche maldipancia anche interno alla coalizione "puntoeacapo"), sarebbe stata di minoranza.

Così è avvenuto. E allora, cosa ne facciamo del nuovo Ospedale che, peraltro, si allontana comunque nella realizzazione?

Il candidato Sindaco Ruggeri intende aprire alle posizioni di maggioranza o intende rimanere arroccato nel castello?

Ai Signori ballottanti,in particolare a Ruggeri, dire a noi elettori del secondo turno qualcosa al riguardo.

Mai come in un ballottaggio come questo  "conoscere per deliberare" è essenziale.

Grazie!

Liberali Livorno



Federazione dei Liberali - Livorno
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martedì 27 maggio 2014

LIVORNO VISTA BALLOTTAGGIO : COSA NE FACCIAMO DEL BACINO?

Lavoro, lavoro,lavoro : giustamente tutti parlano di lavoro. Abbiamo
però sentito dire che le grandi riparazioni navali non s'hanno da fare,a
Livorno, e devono emigrare a Piombino. Evidentemente ci creano imbarazzo
e ribrezzo..... E allora, cosa ne facciamo del grande bacino (una rarità
che Livorno avrebbe,se non fosse boicottato da anni) per le riparazioni
navali che di lavoro ne potrebbe portare,come dimostrato nei giorni
scorsi con il caso della nave "Sovereign"? Visto che tutti dicono che
dobbiamo ambire a essere un grande porto e che un grande porto non può
essere tale senza un completo servizio di riparazioni navali, si
attendono risposte. Ai Signori ballottanti dire a noi elettori del
secondo turno qualcosa al riguardo. Grazie!

Liberali Livorno

(Foto del Bacino Grande dal sito della Gestione Bacini Spa)

RINGRAZIAMENTO

GRAZIE!
Non è andata male come preferenze, vista l'aria che tira e visto il
bassissimo uso delle preferenze che in generale è stato fatto,pur non
bastando per entrare in Consiglio (ci sarebbero voluti molti più voti
alla lista e la polarizzazione nazionale ha avuto ricadute anche in
loco,danneggiando ovviamente una lista civica come quella di Marco Cannito).
La riprova la trovate ,se vi interessa,nelle statistiche di voto e
vedrete "nomi eccellenti" (segretari di partito,Consiglieri uscenti e
non più rientranti,ex alte cariche.ecc) con percentuali veramente
esigue. Comunque ci siamo,Città Diversa sarà ancora in Consiglio
Comunale, e...a disposizione.


"Non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati. ma in un
popolo ci vogliono politici attuali e quelli inattuali. e se i primi
sono giudicati savi ed i secondi matti, ci vogliono i savi e i matti. e
guai ai popoli che hanno solo i savi, perchè spetta di solito ai matti
porre e coltivare i germi della politica avvenire" (B.Croce)

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lunedì 26 maggio 2014

Al ballottaggio

La vera e storica notizia, oggettivamente constatando, non e' tanto il ballottaggio,clamoroso ma dato in verita' per scontato da tutti,bensi gli oltre 10 punti percentuali di differenza,nello stesso giorno,tra il dato registrato in citta' dal PD alle europee e quello dello stesso partito con alleati alle comunali.
Un chiaro segnale che vedremo come verra' interpretato dinanzi al secondo turno.
Da parte nostra,indipendentemente da quelli che saranno gli esiti dei nostri candidati (Gadi Polacco e Irene Morelli) ,siamo lieti di aver contribuito a sostenere Marco Cannito e Citta' Diversa,presenza importante in Consiglio Comunale.
Vogliamo quindi ringraziare quanti ci hanno voluto sostenere.
Liberali Livorno
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venerdì 23 maggio 2014

INTIMIDAZIONE AL SEGRETARIO DI SEL GHILARDUCCI, SOLIDARIETA'

Non si può che essere ovviamente solidali con il Segretario SEL Ghilarducci, oggetto di un'odiosa intimidazione.. Pessima conclusione di una campagna elettorale che già aveva dato un brutto segnale con l'atto vandalico nei confronti del furgone di Città Diversa. In democrazia non c'è posto per l'intimidazione.

Gadi Polacco e Irene Morelli
Candidato di Città Diversa


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BUIONE NOTIZIE DALL'OLANDA : SPERIAMO CHE INFLUENZINO ANCHE IL VOTO ITALIANO

Olanda, primi exit poll indicano vittoria degli europeisti liberali e calo dei populisti anti-Ue. #‎leuropachescelgo‬ ‪#‎EP2014‬ http://wp.me/p4sISR-bl
Che siano di buon segno anche per noi.
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Federazione dei Liberali - Livorno
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giovedì 22 maggio 2014

SI VOTA SOLO IL 25 MAGGIO 2014

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mercoledì 21 maggio 2014

Livorno 2014 : leone o gazzella....comincia a correre!

Ogni giorno* a Livorno la giunta comunale si sveglia e sa che dovrà
correre più di una gazzella per sfornare delibere e cantieri (poi tanto
si vedrà...).
Ogni giorno* a Livorno il cittadino si sveglia e sa che dovrà correre
più di un leone per evitare la presa di bavero conseguente.
Non importa che tu sia leone o gazzella: comincia a correre.
(nuovo proverbio livornese)
* in campagna elettorale

martedì 20 maggio 2014

Centralina elettrica : chi paga per la maldestra operazione?

Chi paga i costi della tragicomica gestione della centralina elettrica in piazza Grande?
Costruita nel luogo più inadatto, ennesimo esempio di malgoverno della citta' ,viene precipitosamente distrutta dinanzi alle proteste a furor di popolo .
La disconosce anche la stessa Amministrazione comunale che l'ha voluta ,evidentemente responsabile anche di non aver seguito i lavori, che poi annuncia una futura ricostruzione altrove.
Di chi le responsabilita' politiche di questo fallimento?
Chi paga tutto cio' ?
L'Amministrazione uscente,a guida Pd ,affrontera' la cosa o fara' melina in attesa dell'agognato fischio finale,lasciando la bega alla nuova compagine di governo cittadina?
Un imbarazzato silenzio e' calato sulla vicenda,ma i cittadini hanno diritto di sapere,sperando che non abbia a levarsi nuovamente il grido di Toto'...."e io pago!"...

Gadi Polacco e Irene Morelli
Candidati di Citta' Diversa

TESTE FALSE E TESTE VERE....

Non solo IKEA....
(La Nazione) A Livorno in mostra da giugno le false teste di Modigliani.
A Pisa le opere vere in autunno.

sabato 17 maggio 2014

SEMBRA LIVORNO MA,PURTROPPO, NON LO E' GRAZIE ALLO SFASCIO DEL NOSTRO BACINO.





Le foto sono del 17.05.14 : la nave è la "Sovereign" che per un'emergenza tecnica sorta nel Tirreno ha avuto improvvisa necessità di ricovero in bacino.

All'insorgere del problema, per la ricerca di un bacino disponibile,  viene interessato anche  l'imprenditore livornese, nonchè amico, Salvatore Favati il quale,come mi scrive, ha "solo potuto piangere sul latte ( nostro ) versato".

Noi il bacino idoneo,infatti, lo avremmo avuto se un gioco delle parti,Amministrazione Comunale in prima fila, irresponsabile non lo avesse messo ko e quindi a portarsi a casa il lavoro sono i cugini francesi : Salvatore Favati può pertanto mandarmi solo due foto dal bacino 8 di Marsiglia che sembra una copia del nostro.

Le fotografie le invia unitamente alle " congratulazioni mie personali ai responsabili dello sfascio delle riparazioni navali a Livorno", annotazione amaramente ironica, unitamente alla preghiera di diffondere questo eloquente esempio di lavoro perduto per la nostra città (uno dei vari).

Ma già, abbiamo sentito l'altro giorno dal candidato Ruggeri che le grandi riparazioni navali non le vogliamo e,viene da aggiungere,pare debba intendersi che sarà bene che anche le "piccole" non disturbino i manovratori.

Più che campagna elettorale è un'amara ulteriore constatazione del precipitare delle cose a Livorno dove,evidentemente,c'è chi pensa che il lavoro arrivi a suon di discorsi.

Saluti a tutti, anzi.....salutations à tous....
Gadi Polacco

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            















Centralina elettrica : contrordine compagni. Bene,ma...

Il gesto invocato dai candidati Gadi Polacco e Irene Morelli (nella lista civica Citta' Diversa che appoggiamo) e' dunque arrivato. L'Amministrazione ha deciso di demolire l'orribile casotto in costruzione in via Grande,per trasferirlo altrove.
Bene,ma ora si presenti preventivamente ai residenti della nuova strada individuata (via Fiume) il progetto rinnovato che,si spera,punti al massimo alla non invasivita' urbana.
Infine,ma non da meno,si chiariscano le responsabilita' della maldestra operazione e si spieghi come il danno economico verra' trattato,affinche' non ricada sulla collettivita'.

Liberali Livorno
www.liberalivorno.blogspot.com

From: Gadi Polacco <gadipolacco@gmail.com>
Date: Mon, 12 May 2014 11:14:28 +0200
To: Federazione dei Liberali<liberalivorno@gmail.com>
Subject: Fwd: Un gesto di buon senso: l'Amministrazione uscente fermi la costruzione della centralina elettrica di via Cogoramo (piazza Grande)



---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: <gadipolacco@gmail.com>
Date: 11 maggio 2014 23:09
Oggetto: Un gesto di buon senso: l'Amministrazione uscente fermi la costruzione della centralina elettrica di via Cogoramo (piazza Grande)
A: Gadi Polacco <gadipolacco@gmail.com>


Una pioggia di critiche,provenienti anche da esponenti di maggioranza,ha sommerso oggi quel pugno nello stomaco che e' la  centralina elettrica in costruzione in  piazza Grande.
L'Amministrazione uscente compia ora un atto di buon senso e fermi i lavori,affinche' si possa rimediare al più' presto e senza ulteriori sprechi.
Gadi Polacco
Candidato di Citta' Diversa

venerdì 16 maggio 2014

COMUNE CHE VAI FISCO TROVI,MA PISA E LUCCA CI BATTONO

L'interessantissimo studio sul peso fiscale,simulato sulla stessa tipologia d'azienda nei 102 centri capoluogo d'Italia ( reperibile sul sito www.cna.it/ ), pubblicato da CNA dimostra ulteriormente lo stato di penalizzazione nel quale si muove chi vuole fare impresa a Livorno.

La pressione fiscale complessiva, quindi contenente anche quella di origine locale, viene fissata per il 2014 nel 63,8% , in aumento dello 0,2% rispetto allo scorso anno.

Basta andare a Pisa per avere invece una pressione fiscale complessiva al 61,6%, mentre a Lucca il dato si colloca al 62,1%.

Significativo , in quanto non certo indolore in termini di tassazione, p anche un altro dato che CNA cita e che per Livorno ci dice  che un laboratorio C3 di 350 mq viene considerato di valore (valore catastale) pari a 305.573,31€ ma in realtà,in termini di mercato,  vale 253.750,00€ .

A Pisa lo stesso laboratorio ha valore catastale pari a € 255.087,63 , mentre il valore di mercato è stimato in € 385.000,00, situazione ribaltata rispetto a Livorno (per non parlare di Lucca dove abbiamo € 178.027,29 catastali contro un valore stimato di mercato di € 385.000,00 ).

Bastano questi dati per capire come fondamentale, per il rilancio della città, saranno azioni come quelle che Città Diversa prevede nel proprio programma, in termini di aiuti alle personew ma anche ,naturalmente,alle imprese.

Gadi Polacco e Irene Morelli
Candidati in Città Diversa




giovedì 15 maggio 2014

SPOT ELETTORALE DEI CANDIDATI DI CITTA' DIVERSA, GADI POLACCO E IRENE MORELLI

http://youtu.be/jqmaNUsDUQU

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mercoledì 14 maggio 2014

HA RAGIONE IL CANDIDATO SINDACO RUGGERI : SULLE RIPARAZIONI NAVALI "CERCHIAMO DI ESSERE CHIARI E ONESTI"....PERO'....

Affidandomi al virgolettato di un articolo, riferito al dibattito alla Caritas tra i candidati a Sindaco,devo dare ragione,almeno in parte, al candidato  Ruggeri che avrebbe affermato,parlando delle riparazioni navali alla Porta a Mare,che la stessa "è incompatibile con le grandi riparazioni navali che vanno fatte a Piombino",aggiungendo "cerchiamo di essere chiari e onesti".

Tralasciando la dogmatica indicazione piombinese  e non permettendomi di sindacare circa l'onestà di alcuno,almeno sino a prove definitive in contrario,è sulla necessità di fare chiarezza che mi ritrovo totalmente con Marco Ruggeri.

E' infatti sin dalla genesi della questione Cantiere, poi Porta a Mare, che di chiarezza ne gira ben poca, essenzialmente,però, da parte delle Amministrazioni succedutesi e delle quali,è una constatazione, il candidato Ruggeri è erede e,per la sua quota parte,compartecipe.

Un viaggio, oggi facile, tra gli archivi dei giornali locali produrrà una montagna di fumosi impegni, dati a denti stretti,da quando (ormai mi annoio a ricordarlo) ,il Consiglio della Circoscrizione 2 mise il dito nella piaga dicendo si alla STU Porta a Mare ma con due riserve : un'accorta gestione del commercio cittadino che si andava a insediare in zona esponendola a rischio overdose e, giusto appunto, l'assicurazione della sopravvivenza del comparto delle riparazioni navali.

Da allora a oggi tanti fumosi, mi si scusi la ripetizione, impegni sono stati presi (per fare un esempio l'ex Sindaco Lamberti intervenendo sul Piano Operativo del Porto 2010/2012  ancora parlava delle "riparaziioni navali da non abbandonare" a riprova di quanto presente fosse la questione) ma sempre assai diffusa è stata l'idea che si trattasse di prendere tempo nella speranza che il problema si risolvesse da solo, tramite consunzione.

Plaudo quindi alla chiarezza con la quale il candidato Sindaco Ruggeri oggi conferma quella impressione che,in realtà, in tanti aveva la consistenza della certezza.

Non mi è chiaro, ma non mi riguarda,come questa posizione sia vissuta nella sua coalizione ma oggi sappiamo chiaramente che, in caso di vittoria del PD e alleati, le riparazioni navali non s'avranno da fare, nè domani nè mai .

Posizione non certo condivisibile, anzi, ma almeno chiara : certo, incompatibile con i decantati progetti di sviluppo del porto, non conoscendosi uno scalo ,degno di tale nome,che non possa assicurare adeguate riparazioni navali (per giunta disponendo di un bacino,lasciato all'incuria,prezioso per le sue caratteristiche strutturali).

Ma , come vuole il detto, le promesse le porta via il vento, l'IKEA i pisani e agli imprenditori e loro maestranze delle riparazioni navali resta un bel "lavoratori..." alla Alberto Sordi ne "I vitelloni"

Gadi Polacco
Candidato in Città Diversa


L'atto vandalico al furgone di Città Diversa

E' oggi di dominio pubblico la notizia che il furgone di Città Diversa,
la lista civica con Marco Cannito Sindaco, è stato oggetto di un atto
vandalico,quindi intenzionale.
Il termine corretto appare infatti questo, più che "danneggiato" che
potrebbe far presupporre casualità : danno economico (non da poco) a
parte vi è un danno ancora più grave e che oltrepassa
i confini di una lista elettorale, inserendo nel percorso democratico
verso le elezioni un elemento violento, rivolto materialmente a un
oggetto ma al contempo diretto a intimidire la libera espressione del
diritto d'opinione.
In questo caso il furgone è simbolo dello stare e del muoversi tra i
cittadini, a loro diretto contatto, e pertanto è molto di più di un mero
mezzo di trasporto.
Gadi Polacco
Candidato in Città Diversa

martedì 13 maggio 2014

LIVORNO HA UN PRIMATO : UNICA CITTA' IN DEFLAZIONE TRA QUELLE MONITORATE.

Dunque siamo riusciti a staccare Venezia, con la quale facevamo coppia,rimanendo soli al comando della non certo invidiabile classifica ISTAT delle città in deflazione (Livorno è l'unica della lista di quelle monitorate a essere appunto in stato deflattivo).

In alcuni si sente ricordare,come se ciò tutto spiegasse,che siamo nel pieno di una crisi internazionale e nazionale e quindi,il succo è questo,cosa dovremmo aspettarci?

Eppure se siamo in fuga solitaria deflattiva e tutti,anche quelli che credavamo amministrassero la città (ma pare di no e quindi permane il mistero), invocano punti a capo, azzeramenti e ricostruzioni ,bisognerà pure ammettere che c'è anche una crisi tutta nostra che si aggiunge alle altre,riducendoci in questa drammatica situazione.

Meglio,allora, voltare pagina.

Gadi Polacco
Candidato di Città Aperta - Marco Cannito Sindaco



Estratto da lancio ANSA del 13.05.14
Venezia esce da deflazione,prezzi piatti a Milano -
 Venezia esce dalla deflazione, ad aprile i prezzi tornano infatti a crescere su base annua (+0,5%), dopo tre mesi consecutivi in calo. Lo rileva l'Istat, che invece registra per Milano prezzi fermi rispetto allo scorso anno. Sempre con riferimento ai capoluoghi delle regioni e delle province autonome, la città con i rincari più elevati risulta Genova (+1,3%), seguita da Bolzano (+1,1%), Palermo (+0,9%) e Cagliari (+0,8%). Allargando lo sguardo ai grandi comuni (oltre 150.000 abitanti) che non sono capoluoghi di regione, il tasso d'inflazione annuo più alto tocca Messina (+1,2%), mentre Livorno segna di nuovo una flessione su base annua dei prezzi (-0,3%), risultando l'unica città, tra quelle monitorare, ancora in deflazione.

lunedì 12 maggio 2014

Un gesto di buon senso: l'Amministrazione uscente fermi la costruzione della centralina elettrica di via Cogoramo (piazza Grande)



Una pioggia di critiche,provenienti anche da esponenti di maggioranza,ha sommerso oggi quel pugno nello stomaco che e' la  centralina elettrica in costruzione in  piazza Grande.
L'Amministrazione uscente compia ora un atto di buon senso e fermi i lavori,affinche' si possa rimediare al più' presto e senza ulteriori sprechi.
Gadi Polacco
Candidato di Citta' Diversa

domenica 11 maggio 2014

IL "NOBILE ROMPIMENTO" VISIVO......voltare pagina è necessario.

La centralina ENEL in costruzione davanti alla Farmacia Comunale......dopo il "nobile interrompimento" (il Palazzo Grande che tagliò in due quella che era una splendida immensa piazza) ,un......."rompimento visivo" da tempi di crisi.
Un effetto del "pensare in Grande" dell'Amministrazione,slogan tanto pomposo quanto disatteso, a ulteriore riprova che è necessario voltare pagina.


FOTO DA IL TIRRENO link all'articolo:
http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2014/05/10/news/in-piazza-grande-spunta-la-centralina-enel-1.9199495






sabato 10 maggio 2014

La stoccata del PD Sanzo al PD livornese : il re e' nudo e pare che occorrano i "cugini pisani" per farcelo capire...

La stoccata del PD Sanzo contro il PD Ruggeri e' fin troppo facile e non necessitava,quindi,dell'abilita' del provetto schermidore che egli e' stato: le contraddizioni del PD locale che si candida a "ricostruire" la citta' che ha,evidentemente visto i termini che usa ammettendo la colpa,precedentemente distrutto sono clamorose. Per giunta si candida a farlo attraverso chi quel cammino lo ha condiviso,da segretario, avendo quindi dirette responsabilita' politiche.
Ma c'era bisogno che venissero dall ' "estero" a dirci che il re e' nudo?!
Francamente no : la nostra scelta di appoggiare Citta' Diversa - Cannito Sindaco e' quindi coerente con la constatazione, chiara anche ai "cugini pisani", che non serva un punto a capo ma una bella svolta di direzione.
Liberali Livorno

*I nostri candidati in Citta' Diversa : Gadi Polacco e Irene Morelli
www.liberalivorno.blogspot.com

venerdì 9 maggio 2014

Sport "minori" che a Livorno necessitano d'attenzione.

Li chiamano "sport minori", pessimo termine per indicare ingiustamente quelle discipline che assurgono agli onori delle cronache solo in pochi ed eclatanti casi : a Livorno abbiamo grandi tradizioni sportive e, tra queste, apprendo da addetti ai lavori che si cerca di portare all'attenzione dei candidati a Sindaco la mancanza di uno spazio destinabile stabilmente,fruibile anche dal pubblico, senza dover ricorrere a complicati e costosi adattamenti di volta in volta,per il pugilato e il sollevamento pesi.
Questa esigenza sarà certamente sentita anche da altre discipline e un impegno da prendere, alla luce tra l'altro dell'immensa importanza sociale che lo sport può rivestire,è quello di studiare una soluzione multifunzionale e idonea per più discipline, così da risolvere la necessità palesata mettendola in grado di reggersi sulle proprie gambe.
Una collaborazione tra Comune e Associazioni e Federazioni sportive interessate si rende necessaria.

Gadi Polacco
Candidato di CITTA' DIVERSA - Marco Cannito Sindaco