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lunedì 27 luglio 2015

Il Dott. De Carlo e i "laici da 800", a proposito del nostro commento alla sentenza sull'ICI dovuta anche dalle scuole paritarie.

Insieme ai numerosi apprezzamenti per il nostro comunicato, abbiamo ricevuto questo "anatema", a nostro avviso tipico dei "cattolici chiusi" da parte  del giudice amministrativo Ugo De Carlo che ci scrive direttamente dal suo indirizzo professionale. Ne riportiamo integralmente il testo, in ossequio ai principi liberali e anche perché desideriamo che i lettori possano valutarne, a parte quella che riteniamo la stecca del riferimento ai principi europei (le sentenze della Cassazione applicano la legge varata da Monti proprio per evitare che l'Europa sanzionasse gli aiuti di stato alle paritarie cattoliche), i toni e l'argomentare  che ci appaiono,purtroppo ,espressione di un integralismo ai limiti del fondamentalismo. Non solo il mondo laico ma tutti coloro che desiderano una convivenza tra cittadini diversi,pensiamo, dovrebbero ripudiare  simili metodi di dibattito sull'istruzione, specie da chi aspira a cariche amministrative ( per chi non lo sapesse il Dott. De Carlo è stato candidato Sindaco alle ultime elezioni comunali livornesi,raccogliendo l'1,90% dei voti)

La nota del Dott. De Carlo :

"Cari laici da 800

 

pensate a quanto costerebbe allo Stato se chiudeslercisero tutte le scuole paritarie.
Un vero Stato liberale da le regole di fondo delle scuole e poi ogni soggetto sociale organizza le scuole rispettando quewi parametri e chiu sceglie quelle scuole nn dovrebbe pagare due volte prima le tasse e poi la retta.
Pubblico non equivale a statale ma a servizio pubblico qualsiasi sia il soggetto che lo svolge.
Ma voi vi siete opposti fin dall'ottocento con Pasquale Stanislao Mancini a questi principi in vigore in tutta europa solo per pregiudizio ideologico anticattolici.
Non possiamo che gioire che il vecchio PLI sia morto da tempo ed abbia contato sempre come il due di briscola, anche se qualche cadevere veteroliberale ( gli stessi che con la loro insipienza politica favorirono l'affermarsi del fascismo ) ancora resiste sulla scena a portare avanti battaglie di retroguardia.
Di liberali di questo genere non sappiamo che farcene al pari di tutti quegli imbecilli che ancora osano definirsi comunisti.
Ugo De Carlo "

domenica 26 luglio 2015

Principi civili e chiusure conservatrici. Una nota liberale rispetto alle posizioni del Vescovo Giusti (ICI e scuole parificate).








Come sempre i liberali sono per la libertà religiosa e quindi il Vescovo di Livorno, quale pastore, può ovviamente giudicare come meglio crede le due sentenze della Cassazione che su pagamento ICI  hanno dato ragione al Comune di Livorno contro le parificate S. Spirito e Immacolata. Altra la  valutazione sul piano della  libera convivenza civile tra diversi. Qui va ribadito con forza che le due sentenze della Cassazione hanno applicato la legge con esattezza e che concetti chiave come libertà di educazione, funzione della scuola pubblica, rispetto della concorrenza  devono essere coerenti con le necessità della nostra società pluralista e non cedere alle chiusure conservatrici di stampo clericale. 

Libertà di educazione vuol dire poter insegnare ciò che si vuole, non avere agevolazioni fiscali aggiunte alla riscossione di rette (se non si riscuotessero già ci sarebbe l'esenzione IMU per la cultura). Scuola pubblica vuol dire strumento connettivo del convivere tra soggetti culturalmente diversi,  che insieme evita recinti protetti decisi solo dalla famiglia a spese delle istituzioni (la convivenza salterebbe e sarebbe dominante  l'integralismo multiculturale tra ghetti invece del pluralismo). Rispetto della concorrenza vuol dire che le scuole parificate rientrano nella libertà costituzionale di impresa nel settore educativo ma non in una libertà di insegnamento privato a carico dello Stato (le agevolazioni fiscali violano i trattati europei e per questo l'Europa avrebbe sanzionato l'Italia se non fosse venuta la legge).

Per tutto ciò, le due sentenze della Cassazione sono ben più di un tecnicismo, poiché, applicando  la legge, costituiscono un significativo passo avanti del principio di separazione Stato Chiesa. Il solo principio che può garantire l'esercizio degli stessi diritti civili personali tra cittadini diversi smantellando i privilegi degli usi conformisti.

Liberali Livorno 

Www.liberalivorno.blogspot.com






venerdì 17 luglio 2015

ICI E SENTENZA CASSAZIONE SU CAUSA TRA COMUNE DI LIVORNO E ISTITUTO S.SPIRITO

Pochi giorni fa la Cassazione ha emesso un'importante sentenza nella causa del Comune di Livorno contro l'Istituto S.Spirito, sul tema dell'applicare l'ICI senza l'esenzione prevista per le attività religiose.
 
La Cassazione ha annullato il precedente giudizio di tre anni or sono emesso dal TAR della Toscana a favore dell'Istituto e ha ribadito che l'esenzione si limita al caso  di immobili  destinati in via esclusiva ad attività  di culto  svolte con modalità non commerciali.

Nel caso specifico si tratta della gestione della Scuola paritaria dell'Istituto di Santo Spirito. Essa si realizza mediante il pagamento di rette, circostanza di per sé comprovante  che l'attività didattica è svolta con modalità commerciali. Inoltre, ai fini ICI, non ha valore l'argomento dell'Istituto di Santo Spirito che la gestione risulta in perdita. Infatti, innanzitutto anche un imprenditore può sempre perdere e poi l'esigere rette testimonia la propensione a remunerare la produzione. Pertanto non ha rilievo ai fini ICI il fatto che l'Istituto Santo Spirito non abbia finalità di lucro, mentre rileva che  usa metodi commerciali. Per avere l'esenzione non basta attestare il tipo di attività cui l'immobile è destinato, è anche indispensabile verificare che tale attività, in teoria rientrante tra quelle esenti, non venga svolta in concreto come attività commerciale.

I liberali livornesi apprezzano questa sentenza della Cassazione che contribuisce a far compiere un passo avanti al principio della separazione Stato - Chiesa,  il solo che può garantire l'esercizio degli stessi diritti tra cittadini diversi smantellando i privilegi delle abitudini conformistiche. Trasformare  le istituzioni italiane in una tale direzione è l'impegno politico più rilevante nella convivenza che deve assumersi il mondo laico. La strada resta lunga ma è molto utile fare un passo alla volta quotidianamente.

Liberali Livorno