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domenica 3 gennaio 2010

"Il bacino grande va coperto", ma De Majo ha ben ragione!

"IL BACINO GRANDE VA COPERTO", INTERVISTA DE "IL TIRRENO" AL SEGRETARIO DEL PD LIVORNESE : MA LUCIANO DE MAJO HA BEN RAGIONE….
Nell'intervista al segretario del PD livornese Ruggeri da parte di Luciano De Majo (Il Tirreno del 3.1.10) traspare un certo nervosismo,comprensibile alla luce dell'intricato evolversi degli eventi riguardanti la questione dei bacini inclusi nella Porta a Mare e della questione delle riparazioni navali.
A quasi sette anni dall'approvazione dell'operazione,infatti, si palesa nella sua concretezza quanto, occorre ribadirlo cronologia degli eventi e degli atti alla mano, ad alcuni risultò chiaro però sin dall'inizio, ovvero la difficoltà di far convivvere certe storiche ed inderogabili attività portuali con quanto si andava prospettando, con conseguente sospetto circa le reali intenzioni nei confronti di dette attività.
Se indubbiamente il segretario Ruggeri non ha al riguardo responsabilità personali,politicamente però la cosa è diversa perché, delle due l'una, o l'amministrazione sottovalutò gravemente il problema oppure, come ritengono i "maligni", si pensò colpevolmente che non sarebbe stato un problema liquidare queste "fastidiose" e "rumorose" attività.
Eppure già allora non mancò chi individuò nella questione un tallone d'Achille di quella che sembrava l'invincibile armata denominata progetto Porta a Mare : nel suo ruolo non certo primario e non unico caso nel panorama cittadino,ad esempio il Consiglio della Circoscrizione 2 votò unanimemente un "parere favorevole condizionato" al progetto (siamo a metà luglio 2003) nel quale,tra l'altro, richiamava l'attenzione in particolare su due aspetti:
-la "garanzia della ripresa delle attività produttive" ed appunto la questione dei bacini;
-l'«attivazione di strumenti di aiuto per le attivitàcommerciali» (piani di rivitalizzazione del commercio) in centro città e nei borghi, «in accordo e collaborazione con le associazioni del commercio», per «garantire al massimo l'integrazione del carico commerciale previsto in armonia e non invasivamente con quello già esistente» (e favorendo la ridislocazione degli operatori del territorio e utilizzando gli oneri di urbanizzazione per «un piano di investimenti per opere urbane e di arredamento di pubblica fruibilità»)".
Circa la questione commercio , ancora oggi urgente da affrontare come ho ribadito anche in sede Confcommercio,tutto tace mentre è invece,per taluni inaspettatamente, esplosa con forza la questione delle riparazioni navali, attività indispensabile per un porto che voglia dichiararsi pienamente tale.
Ecco perché in una domanda dell'intervistatore De Majo c'è tutto il sunto di quanto accaduto: "ma non sarebbe stato meglio dirlo subito che con la Porta a mare le riparazioni erano a rischio?"….
Grazie e cordiali saluti,
Gadi Polacco
Faderazione dei Liberali

Livorno, 3.1.10

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