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La manifestazione convocata dal sen. Renzi Venerdì 28 per sostenere l'idea della nuova pista di Peretola, costituisce l'ulteriore riprova della sua concezione politica: soddisfare i propri interessi e non quelli del territorio. Il gruppo di potere stretto attorno ad alcuni ambienti fiorentini e all'ENAC ha perso la battaglia legale avviata da diversi Comuni della zona e dunque d'ora in poi sarà sempre più arduo realizzare la nuova pista di Peretola. Una nuova pista che, per la sua collocazione geografica, è inevitabilmente esposta a forti raffiche di vento trasversale (e quindi molto pericolose per i voli). Non a caso, già negli anni '60 il grande fiorentino e liberale Emilio Pucci, aviatore medaglia al valore militare, spiegava come non si dovesse realizzare. La proposta del sen. Renzi è risolvere la questione facendo nominare un Commissario come nel caso del Ponte Morandi. Evidentemente gli sfugge che nel caso del Morandi il Commissario è stato necessario per sciogliere i nodi derivanti da una tragedia occorsa per un uso distorto di una concessione da parte di concessionari avventurosi che avevano fruito di insufficienti controlli della burocrazia pubblica. Mentre a Peretola si vorrebbe cedere ad interessi privati cavalcati dalla burocrazia pubblica per fare un'opera prodromica a gravi incidenti in fase di atterraggio. Oltretutto quando, in una pianura a poche decine di chilometri, esiste l'aeroporto di Pisa, sicuro ambientalmente e gestito dalla medesima società per azioni partecipata dalla Regione. La questione Peretola non può essere elusa e rientra nella responsabile valutazione politica alle elezioni regionali di primavera in Toscana sul come investire per aiutare l'arrivo di persone d'affari e di turisti completato da una rete di trasporto veloce tra le varie località.
LIBERALI TOSCANI
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