L'ormai tradizionale tentativo di strumentalizzare politicamente quella che dovrebbe essere una kermesse cittadina senza colori partitici ha caratterizzato anche l'avvio di Effetto Venezia 2018.
Quest'anno è stato però assai differente l'approccio della Questura che da ieri mattina ha un nuovo titolare.
Nel 2014, stessa Amministrazione diverse le persone responsabili dell'ordine pubblico, si andò anche troppo delicati e non si rimosse fino a manifestazione conclusa lo striscione molto duro contro uno stato sovrano, Israele, con il quale l'Italia intrattiene pieni rapporti diplomatici.
Ora s'interviene con la massima rapidità e decisione per il motivo, attribuito in alcuni articoli alla stessa Questura, che lo striscione attaccava PD, Lega e 5S per razzismo e concludeva con le parole "Lega illegale" .
Dunque l'intento della Questura non sarebbe stato di preservare la neutralità di una festa della città rimuovendo provocazioni con essa contrastanti.
Eppure questo poteva essere il solo motivo valido per la rimozione.
Qualificare "diffamazione" un giudizio politico di illegalità sulla Lega (che pure i liberali non condividono) ci appare politicamente e giuridicamente insostenibile , violando la libertà di espressione costituzionalmente protetta.
Preservare la neutralità delle festa poteva certamente andar bene, ma applicare due pesi e due misure no : oltretutto il clima della convivenza è stato reso peggiore dall'aver agevolato coloro che non credono all'importanza delle procedure di libertà e vaneggiano rivendicazioni utopiche.
LIBERALI LIVORNO
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