Questo giudizio assai positivo dei liberali sull'esito del referendum non consente peraltro di attribuire a quest'esito un significato che non ha e non può avere. E' invalicabile la differenza costituzionale tra il referendum (che attiene solo a un quesito relativo ad una legge votata in parlamento) e le elezioni politiche (che consentono attraverso il voto sulle liste di formare la rappresentanza parlamentare dei cittadini). Pertanto è inaccettabile far derivare dal NO la scelta di governi tecnici, dei M5S, della Lega o di altre cose analoghe. Per riportare il cittadino al centro della politica è indispensabile costruirla confrontandosi sui problemi reali. Del resto, il fatto che Renzi abbia aperto un'altra crisi extraparlamentare, non esclude affatto il rinvio al Parlamento, dove il PD e Renzi hanno ancora la maggioranza e dovranno dire cosa sono disposti a fare insieme agli altri (e non attraverso gli strappi per loro finora abituali). La scorciatoia dell'agitare bandiere senza preoccuparsi di definire le cose da fare aavvero, non è utile alla libera convivenza.
lunedì 5 dicembre 2016
Un NO costituzionale che non autorizza scorciatoie
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