Pochi giorni fa la Cassazione ha emesso un'importante sentenza nella causa del Comune di Livorno contro l'Istituto S.Spirito, sul tema dell'applicare l'ICI senza l'esenzione prevista per le attività religiose.
La Cassazione ha annullato il precedente giudizio di tre anni or sono emesso dal TAR della Toscana a favore dell'Istituto e ha ribadito che l'esenzione si limita al caso di immobili destinati in via esclusiva ad attività di culto svolte con modalità non commerciali.
Nel caso specifico si tratta della gestione della Scuola paritaria dell'Istituto di Santo Spirito. Essa si realizza mediante il pagamento di rette, circostanza di per sé comprovante che l'attività didattica è svolta con modalità commerciali. Inoltre, ai fini ICI, non ha valore l'argomento dell'Istituto di Santo Spirito che la gestione risulta in perdita. Infatti, innanzitutto anche un imprenditore può sempre perdere e poi l'esigere rette testimonia la propensione a remunerare la produzione. Pertanto non ha rilievo ai fini ICI il fatto che l'Istituto Santo Spirito non abbia finalità di lucro, mentre rileva che usa metodi commerciali. Per avere l'esenzione non basta attestare il tipo di attività cui l'immobile è destinato, è anche indispensabile verificare che tale attività, in teoria rientrante tra quelle esenti, non venga svolta in concreto come attività commerciale.
I liberali livornesi apprezzano questa sentenza della Cassazione che contribuisce a far compiere un passo avanti al principio della separazione Stato - Chiesa, il solo che può garantire l'esercizio degli stessi diritti tra cittadini diversi smantellando i privilegi delle abitudini conformistiche. Trasformare le istituzioni italiane in una tale direzione è l'impegno politico più rilevante nella convivenza che deve assumersi il mondo laico. La strada resta lunga ma è molto utile fare un passo alla volta quotidianamente.
Liberali Livorno
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