Riporto il testo del commento gentilmente ospitato oggi da alcuni media livornesi,ringraziandoli per l'attenzione. Non è solo la politica che deve cambiare "usi e costumi"... Dunque la telenovela della Camera di Commercio si avvia a conclusione : buon lavoro quindi al nuovo Presidente e a quanti lo affiancheranno, una volta che l'iter sarà terminato con la nomina della Giunta (auguri anche a tutto il Consiglio che però,in verità,ben poco conta superata la fase d'avvio). Proprio la spartizione delle poltrone in Giunta pare , da quanto si legge e si sente, essere stata la quadratura del cerchio, dopo mesi di fronti contrapposti e fieri intenti espressi quasi sino a votazione per il Presidente conclusa. Non amo l'unanimismo che nei consessi democratici,in particolare, non avrebbe ragione d'essere, visto che si vota, qualcuno vince , qualcuno perde e dopo tutti dovrebbero assolvere al proprio ruolo istituzionale nel reciproco rispetto. Ma tant'è il pur vituperato "manuale Cencelli" (peraltro a suo tempo strumento efficace e seriamente studiato dal solerte funzionario DC) sembra avere ancora la sua utilità e quindi tutto si è chiuso, come d'incanto, all'insegna del "volemose bene". Speriamo che la cosa produca effetti positivi per tutti gli iscritti alla Camera di Commercio che, lo ricordo, sono a oggi obbligati tali e paganti. In tempi di primarie imperanti e di referendum virtuali stride però constatare come la procedura elettorale in atto per le Camere di Commercio sia rimasta ai tempi antichi e la proposta, varie volte apparsa e altrettante volte scomparsa, dell'elezione diretta degli organi camerali da parte degli iscritti appare,almeno così la vedo,sempre più necessaria (salvo diverse decisioni che cancellino l'istituzione stessa e delle quali anche si parla). La vicenda livornese,infatti, è stata la riproposizione in pessima parodia delle peggiori abitudini della tanto condannata peggior politica :la base è stata totalmente tagliata fuori, gli iscritti non hanno ricevuto, da parte delle cordate che pur nei corridoi si agitavano assai, alcuna informazione. Nemmeno la lettura dei giornali ha permesso di capire, parlando di cose concrete e di programmi di gestione dell'Ente,quale differenza ci fosse tra i due schieramenti, se non quella del cercare di portare in vetta i rispettivi compagni di cordata. Quanti iscritti rappresentano poi le varie sigle che si sono spartite i seggi camerali? Temo che la risposta sia che la maggioranza degli iscritti alla Camera di Commercio non è rappresentata da quelle sigle (posto che non è ovviamente obbligatorio aderire a una associazione di categoria). All'interno delle rispettive compagini di categoria, poi,quale percorso è stato attuato per individuare i designati secondo le quote distribuite con il bilancino , legislazione corrente alla mano, dalla Regione e per determinare le linee programmatiche da portare nell'assise della CCIAA? Per quanto riguarda la mia sigla d'appartenenza, detto mio malgrado e tristemente,in pratica nessuno che abbia coinvolto la base essendo stati designati i Consiglieri di spettanza , in pratica autonominatisi, all'interno di una ristretta Giunta peraltro con prossima data di scadenza se non già scaduta, concedendo al Consiglio Generale di essere convocato dopo che i nomi dei designati erano già apparsi sui giornali..... Se , come temo e lieto di essere smentito, la procedura è stata analoga anche per le altre sigle,sarebbe interessante calcolare in quanti,alla fine, hanno designato il Consiglio Camerale e magari anche quanti si sono autodesignati. Se aggiungiamo poi i giochetti politici che ci sono stati descritti dai mezzi d'informazione, i cambi di casacca e di orientamento intervenuti e così via, concludo chiedendomi (da persona che per il suo modesto ma coerente percorso di vista abbraccia imprenditorialità e passione politica senza quindi pregiudizi verso entrambe) : in quanto, alla luce della vicenda della locale Camera di Commercio, il mondo imprenditoriale si è dimostrato diverso da quello politico che spesso, con buone ragioni, bacchetta e richiama a politicamente sani e trasparenti modi di agire?! Grazie per l'eventuale opsitalità e cordiali saluti, Gadi Polacco
mercoledì 29 gennaio 2014
Rinnovo assetti Camera di Commercio Livorno : quando gli imprenditori imitano la peggior politica che pur, giustamente,bacchettano.
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