mercoledì 24 giugno 2009
Meno male che Paolo c'è.....
Cantieri deserti ma posti auto occupati



LIBERALIVORNO , il blog dei liberali livornesi www.liberalivorno.blogspot.com Piazza Barontini, via Piave e Largo E.Filiberto (ma non sarebbe difficile trovare altri esempi) oggi dopo le 10.00 (quindi non proprio all'alba) , ma similmente succede anche in altri giorni altrove se non negli stessi luoghi, vedevano i cantieri ripresi nelle foto allegate deserti : intanto però i posti auto non sono utilizzabili e la zona, siamo in pieno centro, non pullula certo di parcheggi nonostante la ZTL. Abbiamo già avuto modo,in passato, di esternare notevoli perplessità circa i cantieri che sorgono e che hanno confini assai elastici e mobili, ovvero i cartelli si spostano (dubitiamo fortemente che lo facciano pubblici ufficiali) ed il cittadino non ha certezza di come stiano le cose,essendo spesso assai carenti le informazioni esposte, mentre riteniamo invece che dovrebbe essere rigorosamente posta in vista (come talvolta avviene) la delibera con la quale si concede l'occupazione del suolo publico e tutte le relative indicazioni,sia temporali che riguardanti esattamente gli spazi impegnati. Dinanzi invece ai cantieri deserti ci chiediamo se non sia il caso di ponderare più rigorosamente i tempi di esecuzione concessi,evidentemente calcolati da taluni operatori "ad abundantiam", esercitando anche una sorveglianza sullo svolgimento ei lavori riservandosi anche di intervenire con sanzioni quando ne ricorrano gli estremi. Altrimenti,come spesso accade,ci rimette solo il cittadino.
Federazione dei Liberali - Livorno
Gadi Polacco 24 giugno 2009
lunedì 22 giugno 2009
Il fallimento del Referendum Elettorale 2009
Comitato Nazionale "Batti il Referendum Elettorale"
Gli elettori hanno dimostrato di aver avuto ben chiaro come i Referendum Elettorali 2009 siano stati,purtroppo, uno spreco di soldi inutile e,fortunatamente, un pericolo scampato : tutti,o quasi, concordi infatti nel definire come una "porcata" l'attuale legge elettorale, l'assurdo da parte di chi ha raccolto le firme è però quello di aver sempre saputo, non potendo peraltro garantire niente di diverso,come l'approvazione dei tre quesiti avrebbe addirittura peggiorato il nostro obbrobrioso sistema di voto.
Da ultimo è anche apparso evidente come i promotori stessi sembrassero non aver più fiducia nell'incredibile meccanismo avviato, con distinguo, qualche voltafaccia o dichiarazioni di antistoricità di un referendum pensato ormai in altra epoca.
Consola che il non aver raggiunto il quorum eviti poi l'ulteriore salasso di un milione e mezzo di euro che avremmo sborsato tutti qualora, indipendentemente dall'esito, si fosse superato il 50% dei votanti,facendo così scattare il rimborso a favore dei promotori.
Già non manca chi cerca di strumentalizzare il risultato rivendicandone il merito che,invece, è dei cittadini italiani ai quali è ora dovuta una revisione seria del "porcellum" che restituisca,ad esempio, il democratico strumento delle preferenze : a questo sarebbe bene che tutti iniziassero veramente a lavorare sin da domani.
Gadi Polacco
della Presidenza Nazionale del Comitato "Batti il referendum elettorale"
Livorno, 22.06.09
sabato 20 giugno 2009
Il Livorno ancora in serie A ,una vittoria che unisce.
Una vittoria che unisce una citta' come lo sport e' in grado di fare.
Gadi Polacco
www.livornoebraica.org
www.liberalivorno.blogspot.com
giovedì 18 giugno 2009
La scomparsa di un grande liberale,Ralph Dahrendorf
mercoledì 17 giugno 2009
APPELLO AI COMUNI ITALIANI DEI GIOVANI EBREI ITALIANI : INTITOLATE UNA STRADA AGLI STUDENTI IRANIANI - COMUNITANDO ADERISCE E RILANCIA A LIVORNO L'INIZIATIVA, SENZA DIMENTICARE IL SOLDATO SHALIT.
manifestazione romana di solidarietà con gli studenti iraniani in lotta
anche in questi giorni per la democrazia e quindi per la libertà, ha
lanciato al Sindaco di Roma ed a tutti i Sindaci d'Italia una proposta
altamente simbolica : intitolare una strada al "9 luglio 1999", data che
ricorda la più grande manifestazione degli studenti iraniani contro il
regime dittatoriale integralista.
Da questo modesto spazio rilancio al Comune di Livorno la proposta,
ricordandone anche un'altra da mesi avanzata : concedere, come hanno già
fatto alcuni Comuni d'Italia, la cittadinanza onoraria al soldato Gilad
Shalit, ormai da anni ostaggio di un altro regime dittatoriale
integralista,quello di Hamas, e del quale non si hanno notizie certe in
barba ad ogni convenzione internazionale ed ad onta dei minimi
parametri di civiltà applicabili.
Non si tratta, in nessuno dei due casi, di sposare aprioristicamente
cause di parte ma di ribadire il nostro democratico sentimento verso il
rispetto della libertà e dei diritti basilari dell'uomo.
Mi auguro che Livorno non rimanga silente.
Gadi Polacco
martedì 16 giugno 2009
Votare non andando a votare per battere il Referendum Elettorale 2009 che non farebbe altro che peggiorare ulteriormente l'attuale legge elettorale significativamente detta "porcellum"!
Basta leggere i quesiti referendari per rilevare la loro pericolosità
istituzionale e il grave disegno sottostante (neppur dissimulato) che
hanno i Promotori. Il Referendum, se approvato, lascia immutato lo
scippo delle preferenze all'elettore, ma in compenso innova, tornando
alla legge mussoliniana, col dare uno spropositato e incondizionato
premio di maggioranza al primo partito. Non più alla coalizione come è
oggi. E questa abrogazione entrerebbe subito in vigore, senza bisogno di
ulteriori ritocchi in Parlamento, sia perché così stabilisce la legge
sia perché lo ha già dichiarato il Popolo della Libertà.
I promotori cercano di sostenere che il premio di maggioranza può
esserci con la legge attuale. Non è così. I dati delle politiche 2008 e
ora delle Europee, mostrano che, oggi, se il PDL lasciasse la Lega, la
contromossa, per opporsi, sarebbe facile. Oggi il premio è alla
coalizione e se ne possono fare molte di coalizioni per escludere
Berlusconi dal premio di maggioranza; viceversa, se fosse approvato il
referendum elettorale, il premio andrebbe al primo partito, e in quel
caso non sarebbe possibile, per incompatibilità politica, fare una lista
unica degli altri partiti col programma unico di legge. In pratica con
il 35,2 dei voti, il Popolo della Libertà da solo avrebbe assicurato il
55% dei seggi.
I Promotori del referendum tentano anche un'altra giustificazione.
Asseriscono che in altri paesi, con il 30% / 35% dei voti si può
ottenere la maggioranza dei seggi. Un simile esempio è un tentativo di
raggiro, perché il sistema inglese ( o l'americano) e quello italiano
non sono affatto paragonabili. Nel senso che in Inghilterra ( o in
America) il sistema elettorale non è proporzionale, bensì maggioritario
di collegio, e dunque non esiste il premio di maggioranza voluto dal
Referendum Elettorale e viene mantenuto il legame tra ogni eletto e il
suo collegio, che in Italia è stato cancellato.
Il disegno politico sottostante, che emerge dalle dichiarazioni dei
Promotori, è quello di insidiare il pluralismo. Il referendum, dicono,
rafforzerebbe la prospettiva bipartitica contro il proporzionale, per
cui opporsi al referendum equivarrebbe ad essere per il proporzionale.
Invece non è per nulla vero che chi non è per il bipartitismo
automaticamente sia per il proporzionale. La vera alternativa non è tra
bipartitismo ( o bipolarismo strutturato) e proporzionale, bensì tra
bipartitismo e pluralismo.
I Promotori dicono che i partiti resterebbero due e che non arriveremmo
al partito unico. Solo che loro, con i passati comportamenti e con le
prospettive enunciate , puntano al bipartitismo tra due partiti
essenzialmente di potere e sempre meno di progetto. Così corrodono il
pluralismo che è un sistema di confronto e di dibattito senza sosta. Il
pluralismo non si viola adottando un metodo elettorale maggioritario di
collegio ma si viola rinunciando al conflitto democratico tra tanti per
selezionare progressivamente le proposte per la convivenza. Abbandonando
questa via di libera e controversa costruzione del progetto al di fuori
del conformismo, si rimpiazzano le coalizioni per governare con le
ammucchiate per primeggiare comunque e si lascia campo libero ai ricatti
dei nanetti invece che al conflitto tra le idee anche di quelli che in
partenza sembrano avere pochi sostenitori. Da qui la logica del tentato
inciucio e del voto utile per costruire l'egemonia nelle rispettive
aree, del PdL e del PD. Sempre più non sopportano il pluralismo come
metodo per selezionare progressivamente le proposte per la convivenza.
Per questo vogliono il bipartitismo.
L'idea bipartitica è stata sconfitta duramente nel voto in Europa e in
Italia. E' l'ora di assestare un ulteriore colpo a chi insidia il
pluralismo, battendo il referendum elettorale. E batterlo con il sistema
del nostro slogan, VOTO CON IL NON VOTO. Significa applicare
l'art.75,comma 4 della Costituzione, che distingue non a caso tra i
referendum abrogativi e altri tipi di consultazioni elettorali. Nei
referendum abrogativi non si parte da zero in una gara aperta ma si
sottopone a giudizio popolare la proposta di cambiare una norma già
approvata dal Parlamento. Allora, tale norma può essere modificata solo
se partecipa al voto la maggioranza degli elettori, non una minoranza.
Dunque chi non vota il 21-22 giugno , non si astiene affatto, ma esprime
in modo rafforzato la propria contrarietà a peggiorare una legge già
pessima.
*Raffaello Morelli*
*Comitato Batti il Referendum Elettorale*
domenica 14 giugno 2009
Il Registro delle volontà anticipate anche a Livorno : trova pubblico interesse la proposta liberale,ma ora è tempo di verificare se vi sia,come a Pisa,la disponibilita' politica. Possibile una raccolta di firme su base popolare.
venerdì 12 giugno 2009
lunedì 8 giugno 2009
I liberali :come nei bilanci,anche nelle elezioni i numeri parlano chiaro.
essi si infrangono diversi sogni di gloria, sostenuti da ripetute e
roboanti dichiarazioni durante la campagna elettorale: speriamo che ora
ci sia evitato il solito gioco di prestigio di chi non è in
grado,abbiamo già sentito spassose dichiarazioni, di ammettere con
grande rispetto dell'elettorato di aver perso cosa resa ancora più
evidente dagli obbiettivi che erano stati spacciati come realistici..
I baldanzosi proclami non possono essere cancellati e vi sarà da
meditare su alcune scelte fatte, spesso dettate da personalismi, che
certo non hanno favorito una reale e credibile alternativa,
conseguentemente evidenziandosi ancora di più il successo personale di
Marco Cannito.
Dinanzi al ridispiegamento del voto anche nella maggioranza si dovranno
fare varie riflessioni,sperando che si evitino toni trionfalistici che
non paiono d'uopo.
Dinanzi ai numeri,però, complimenti a chi avanza e a chi dovrà comunque
amministrare la città,sperando ad ogni modo in un cambio di marcia,quale
sarà il finale responso delle urne (improbabile) ballottaggio o meno.
venerdì 5 giugno 2009
I liberali ed il voto alle europee 2009
giovedì 4 giugno 2009
DICHIARAZIONI DEL CANDIDATO SINDACO TARADASH : E' PERICOLOSO PARTORIRE ALL'OSPEDALE DI LIVORNO ?
il Suo giornale riporta (4 giugno 2009) un virrgolettato, quindi salvo
smentita dell'interessato sua dichiarazione,nel quale il candidato
Sindaco Taradash avrebbe affermato ,parlando della struttura ospedaliera
livornese,che "le mamme , ormai, fanno nascere i propri figli a Cecina o
a Pisa, perchè qui abbiamo i medici peggiori,quelli che nessun altro vuole".
Delle due l'una, se il candidato Sindaco del PDL ha dei dati oggettivi
così allarmanti, poichè ne andrebbe della salute di partorienti e
neonati,è urgente che se ne dia grande evidenza nel pubblico interesse,
diversamente se la dichiarazione,sempre salvo smentita od indicazione di
fraintendimento (peraltro tradizionale in area berlusconiana), rientra
in una presunta tattica da campagna elettorale, oltre ad esprimere
solidarietà ai medici così negativamente bollati ocorrerebbe anche
stigmatizzare l'uso strumentale di slogan che,in questo caso, altro non
farebbero che andare a danno della collettività livornese.
Grazie e cordiali saluti,
Gadi Polacco
Consigliere Federazione dei Liberali