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venerdì 31 dicembre 2010

Il dibattito sulla statua della Madonna in porto

Egregio Direttore,
da cittadino credente acattolico,per usare una definizione cara alla
burocrazia, nonchè liberale dovrei sentirmi offeso da un Presepe in
Comune o da una statua della Madonna all'entrata del porto?
Fautore di una società aperta,quindi laica come peraltro la Costituzione
prescriverebbe, vorrei uno Stato neutrale che proprio perchè tale sarebbe
forte nel poter assicurare a tutti la libera osservanza di qualsivoglia
credo (unitamente al non credere),in reciproco rispetto e
nell'osservanza delle comuni leggi civili : la società laica non è
infatti nemica del sentimento religioso,anzi lo tutela e lo valorizza
nelle sue varie espressioni a fronte della propria neutralità che,
nella sfera pubblica dinanzi alle varie forme religiose, si
può ottenere in due modi : con una rispettosa ma rigorosa separazione, in
verità la via direi preferita in ottica liberale,o alternativamente con
un'uguale attenzione nei confronti di tutte le fedi, non essendo compito dello
Stato o comunque della sfera pubblica stilare classifiche di tipo
fideistico.
Premesso quanto sopra credo quindi di potermi lamentare,senza essere
tacciato di "bieco laicismo anticlericale", delle "giustificazioni" e di
talune argomentazioni che ormai sembrano essere divenute di moda per
spiegare,anche da parte di amministratori pubblici che pur si dichiarano spesso
laici, scelte come quelle per le quali mi chiedevo retoricamente,aprendo
questa lettera,se dovessi sentirmi offeso.
Ecco allora che,quasi mettendo le mani avanti, ci si affanna ad
affermare che il tal simbolo non deve essere inteso in maniera offensiva
per i credenti variamente tali e che ha "valore universale" e di
"accoglienza" nei confronti di tutti (i non credenti in genere non
vengono però mai presi in considerazione),con affermazioni quindi
elevate a regola "erga omnes".
Ma un simbolo religioso è,legittimamente,espressione visiva nella quale si riconosce chi vi crede e che gli
altri devono rispettare : non ha senso ed è pura e vuota retorica voler affermare,o pretendere,che in un
qualsivoglia simbolo debbano riconoscersi "tutti".
Proprio perchè non capisco di cosa dovrei offendermi (nel caso
inaccettabili sono le affermazioni,quelle si ostili,in base alle quali
vi sarebbe un'unica "nostra cultura" dinanzi alla quale gli "altri" si
dovrebbero accontentare di essere evidentemente tollerati...) devo allora chiedermi a
cosa è dovuta quella che,comunemente,si definirebbe "coda di paglia".
Non credo che le risposte siano poi tante : in alcuni casi penso si
tratti di politici intimamente laici,se non anche laicisti,che adottano
pensieri che in realtà non condividono in funzione politicamente
strumentale,tradizione ormai trasversale nel panorama politico italiano.
In altri ,invece,la "coda di paglia" tende a coprire il sincero
pensiero che vorrebbe proprio il contrario di quanto si afferma,ovvero
una società con una cultura dominante ed appunto gli "altri"
tollerati,se non in qualche caso esclusi.
Emerge quindi la necessità di un ambito pubblico che,senza ipocrisie e
strumentalizzazioni,si apra invece totalmente e senza diversi pesi e
misure nei confronti di tutti,agevolando l'affermarsi di una società che
valorizzi ugualmente ogni espressione del credere.
L'ispirazione,in questo campo come in altri,ce la può dare la società
americana nella quale è pacificamente normale vedere gli uomini pubblici
partecipare, o addirittura patrocinare , iniziative in occasione delle
più importanti varie festività religiose , per non parlare dei mondi
dell'informazione e dell'intrattenimento che analogamente
contribuiscono a diffondere l'abitudine a condividere, cosa ben diversa
dall'omologazione indistinta, le diverse espressioni culturali e del
credere.
In quel contesto,proprio perchè limpidamente aperto ad ogni forma di fede
e del non credere, non hanno alcun senso distinguo,polemiche o sondaggi correlati
all'esposizione pubblica di simboli religiosi ,come invece accade da noi.
E allora, season's greetings a tutti!
Cordiali saluti ed un ottimo 2011 a tutti,
Gadi Polacco
Federazione dei Liberali

www.liberalivorno.blogspot.com

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