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mercoledì 15 dicembre 2010

Canti natalizi si o no,presepe si o no.....le bizzarrie di questa strana società purtroppo sempre meno laica

Premesso che la società laica,la società aperta di matrice liberale,non
è affatto "antireligiosa" ma anzi è la miglior garante della libertà di
tutti,anche in tema di fede, partendo dalla fondamentale neutralità che
deve avere per poter esercitare limpidamente questo ruolo, devono
destare sorpresa notizie come un presepe in Comune o quali canti è più
opportuno scegliere in una scuola in vista del periodo natalizio?
Direi proprio di no , quando tale libertà d'azione sia garantita a tutti
sempre nel reciproco rispetto : quelli che fanno pensare,da un punto
di vista liberale,sono invece taluni commenti che appaiono superflui
dinanzi alla constatazione di un basilare principio e che di conseguenza
sembrano voler piegare il principio stesso ad una "causa di parte"
svilendone peraltro il significato.
Ciò accade quando si leggono concetti del tipo "le nostre tradizioni
religiose","la nostra cultura","gli altri ci devono rispettare" e così
via dicendo,tali da non prefigurare una società di cittadini sullo
stesso piano, variamente credenti o non credenti che siano.
Purtroppo la Laicità dello Stato che la Costituzione pur sancisce poggia
su basi assai deboli : per rimanere nei settori scuola e luoghi pubblici
è infatti palese come vi sia un doppio binario tra fede cattolica ed
altre fedi (ad esempio l'"ora di religione" è solo cattolica,seppur a
carico del pubblico bilancio, e sono essenzialmente solo cattlolici i
simboli che si possono incontrare in luoghi pubblici).
Ecco quindi che poggiando su basi malferme il rapporto tra Stato ,o
sfera pubblica che dir si voglia, e credo religioso diviene complesso e
tortuoso.
E allora, invece di scandalizzarsi od esultare per il presepe in Comune
o questo o quel canto natalizio in una scuola,se proprio non si vuole
sposare la liberale totale neutralità del pubblico in tema di fede,
l'antidoto per sgonfiare simili polemiche non sarebbe semplicemente
l'aprire paritariamente agli altri?
L'esempio lo abbiamo dagli Stati Uniti dove è assai normale che il
Presidente presenzi (postumi da partita di basket a parte) all'arrivo
dell'albero di Natale alla Casa Bianca ma che celebri anche la cena
pasquale ebraica del Pesach,accenda il candelabro ebraico di Hanucchà e
partecipi alla cena per la fine del Ramadan islamico.
E' proprio la Laicità di quella società a rendere "banalmente" normale
l'arricchimento che deriva dall'incontro,cosa diversa dal confondersi
insieme, tra fedi e culture.
Il mese di dicembre,nel quale si incontrano feste ebraiche,cattoliche ed
islamiche (ma ve ne saranno anche altre) pare un buon periodo per simili
ragionamento e,pertanto,auguri a tutti.

Gadi Polacco
Federazione dei Liberali

www.liberalivorno.blogspot.com

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