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domenica 30 maggio 2010

Le inaccettabili dichiarazioni di Ettore Bernabei al Corriere della Sera che riecheggiano vecchi pregiudizi anche antiebraici ed antiprotestanti.

Intervistato dal Corriere della Sera (30.05.2010) Ettore Bernabei ha
riproposto affermazioni sconcertanti,peraltro già sentite purtroppo da
esponenti della Chiesa.Una "lobby dela finanza globalizzata" tramerebbe
dunque contro il Papa ed anche ai tempi della "RAI di Bernabei" ebbe
inizio un fantomatico "attacco della finanza protestante ed ebraica". E'
evidente come simili fantasticherie siano tanto gravi quanto facenti
parti dell'armamentario perennemente in uso da parte dei cultori del
pregiudizio.Confidiamo quindi in un tremendo scivolone di Bernabei che
vogliamo credere ignaro portatore d'acqua ad un mulino che non merita di
essere alimentato.

Gadi Polacco
Consigliere Nazionale Federazione dei Liberali

30 maggio 2010

mercoledì 26 maggio 2010

"Boicottaggio" alle merci israeliane si o no : da Coop e Conad ora è lecito attendersi corenza

/*Preso atto delle precisazioni di Conad e Coop che respingono il
concetto di boicottaggio antisraeliano,viste anche le delucidazioni
israeliane che spiegano come già sia evidente l'origine dello 0,4% di
merci "incriminate",appare chiaro che i due colossi della distribuzione
organizzata ne fanno una questione di principio : no o,quanto
meno,estrema identificabilità dei prodotti provenienti dai cosiddetti
"territori occupati" affinchè il consumatore decida nella massima
chiarezza come comportarsi.
Opinabile posizione questa,visto che il concetto di "territori occupati"
è nel mondo assai elastico,ma comunque legittima : occorre però ora che
i due gruppi, per fugare dubbi di esclusivo e triste pregiudizio
antisraeliano, agiscano con coerenza assicurando a noi consumatori la
massima chiarezza sulla provenienza dei prodotti originari di qualsiasi
area dove esista contesa (Cina-Tibet,Marocco-Saharawi,Spagna-territori
Baschi,Spagna-Ceuta,Turchia-territori curdi,Territori Palestinesi-Gaza
occupata dai terroristi di
Hamas,India-Pakistan,Cipro,ecc,ecc),rimandando ad una prossima puntata
la disquisizione sul comportamento etico da seguire nel mercato,ad
esempio,quando si parli di regimi dittatoriali (caviale iraniano,tanto
per citare un caso)..

Gadi Polacco
Consigliere Federazione dei Liberali*/

martedì 25 maggio 2010

Quel pasticciaccio del boicottaggio ai prodotti israeliani provenienti dai cosiddetti "Territori Occupati"

"Territori Occupati", riferita ad Israele, e' da tempo espressione obsoleta e direi altamente nostalgica.
Infatti,anche a sottoscrivere il concetto,in realta' assai opinabile ,ormai da anni si tratta di ben poca cosa visto che esistono i Territori dell'Autorita' Palestinese concessi a suo tempo da Israele.
Nel caso sii potrebbe parlare di "territorio occupato" pensando alla dittatura integralista dei terroristi di Hamas!
Comunque,dinanzi a questa realta' il boicottaggio del quale si legge in questi giorni,ad opera di realta' appartenenti a Conad e Coop (rivolto appunto ai prodotti venduti da Israele e originari dei "territori") appare ancor di più' anacronistico e destinato,pur stanti i distinguo espressi in particolare da Coop,a portare solamente acqua al mulino della stantia tradizione estremista,in questo caso spesso di sinistra, antisraeliana "a prescindere".
Allergico, da buon liberale,ai boicottaggi economici che sanno di ipocrisia quando si vuole operare nel mercato, potrei invece apprezzare quanto dichiarato da Coop,ovvero che la decisione ostracista riguarderebbe solo quei prodotti (pare si parli dello 0,4% dell'import da Israele!), originari dei "Territori" , per carenza di tracciabilita,ovviamente sempre che cio' sia corretto: ovvero il cliente non capirebbe esattamente quale provenienza abbia il prodotto e non potrebbe quindi determinare pienamente e liberamente la propria scelta.
Dicevo che potrei capire se tale rigoroso metodo venisse applicato a tutto campo : quindi vorrei sapere se dell'uvetta turca proveniene magari dai territori curdi,se qualche prodotto spagnolo origina forse da quelli baschi o se,tanto per citare un altro esempio, del "made in China" o "PRC" che dir si voglia e' invece di fonte tibetana.
Da ultimo ma certo non da meno,vorrei anche sapere se qualche prodotto importato,con lodevole intento benefico,dai Territori dell'Autorita' Palestinese sia "made in Gaza" e quindi contribuisca ad arricchire i terroristi di Hamas.
Insomma, "tracciabilita' totale" per tutti e non solo per i soliti.
Gadi Polacco

mercoledì 12 maggio 2010

Elezioni inglesi:si frantuma il mito del bipartitismo

Disagio e scetticismo. Così gran parte dei mass media italiani parlano dell'accordo a Londra tra Cameron e Clegg. Non stupisce. L'accordo ha violato più aspetti del conformismo imperante da noi. Nello smentire la favola che esisterebbe solo il bipartitismo. Nel far vedere che i governi si  fanno in 72 ore anche senza premi  di maggioranza al primo partito e senza rompere il rapporto territoriale tra eletti ed elettori. Nel mostrare che le idee politiche liberali sono più di un'inutile testimonianza. Nel provare che per dar regole alla convivenza non occorre essere identici su Europa o su riforma elettorale ma concordare un compromesso chiaro e alla luce del sole per scelte concrete. Nel ribadire che si governa per il paese e non per il partito. Certo, in Inghilterra non è diversa solo la politica. Sono diversi anche i mezzi di comunicazione che diffondono le idee politiche e non solo le diatribe dei potenti.FEDERAZIONE dei LIBERALI

mercoledì 5 maggio 2010

Unita' d'Italia ed iniziative del Comune di Livorno: non "solo" Garibaldi

Egregio Direttore,le preoccupazioni dell'Assessore Tredici circa alcuni tentativi in atto,a livello politico,per sminuire e magari anche ignorare il 150mo dell'Unita' d'Italia sono da condividersi totalmente.
Ben vengano quindi iniziative tese a rafforzare questo valore,tra quelli fondanti della nostra societa',anche a Livorno.
Duole pero' rilevare,in un commento cosi' opportuno e legato all'evento del 2011,l'attenzione ad uno solo dei pilastri portanti del Risorgimento,ovvero quello garibaldino.
Spero quindi che nell'evolversi delle iniziative che il Comune di Livorno attuera' si vada ad ovviare a quella che,stando al commento,pare una grave mancanza.
Credo sia infatti palese che sarebbe assai riduttivo ignorare l'essenziale ed insostituibile apporto cavouriano al progetto unitario, particolarmente a cuore di noi liberali,al pari del contributo mazziniano.
Un'apertura in tal senso, peraltro nel pieno rispetto della storia,troverebbe sicuramente sostenitori e collaboratori.
Cordialmente,
Gadi Polacco
Cons. Fed. dei Liberali
Inviato dal dispositivo wireless BlackBerry®

martedì 4 maggio 2010

Una moviola anche per i Parlamentari....

Chiedo una moviola per i parlamentari, così da gustare meglio l'autogol
dei Senatori PD Ranucci e Della Seta che, interpretando al meglio le
istanze di noi cittadini, hanno annunciato un'interrogazione
parlamentare (azione peraltro demagogica visto che verrà discussa chissà
quando) sul finale di campionato che,sentenziano,è compromesso nella sua
regolarità ovviamente partendo dalla recente partita Lazio-Inter.
E poi c'è chi si meraviglia ancora degli ormai numerosi insuccessi
elettorali PD.....detto distaccatamente non votando PD o PDL...
Gadi Polacco
Consigliere Fed. dei Liberali

P.S.Se è lecito ,come è lecito,cercare di battere un referendum con
l'astensione,perchè una tifoseria dovrebbe essere rea nel preferire la
vittoria di una terza squadra rispetto a quella considerata diretta
concorrente? E perchè dei giocatori,in questo contesto,dovrebbero
automaticamente essere "complici"?