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giovedì 29 dicembre 2011

Anche Livorno vieti i botti di Capodanno

Prendendo esempio da citta' quali Torino,Bari e Venezia (ma ordinanze di divieto o comunque restrittive sono state emesse da molti comuni) auspichiamo vivamente che anche Livorno e gli altri comuni della provincia (lieti se questa iniziativa sconfinasse) vietino o restringano a pochi e ben precisati ambiti i botti di Capodanno.
Il "grande spettacolo pirotecnico" annunciato dal Comune di Livorno puo' bastare per salutare visivamente il 2012.
Vietare i botti incontrollati,invece,sarebbe un segno di reale rispetto verso i diritti degli animali,molti dei quali li temono e possono subirne conseguenze anche letali,contestualmente elevando la prevenzione da danni ,sempre in agguato,anche per la cittadinanza tutta.
Auguri dai liberali per il nuovo anno.
Federazione dei Liberali
Livorno
www.liberalivorno.blogspot.com

giovedì 8 dicembre 2011

IMPOSTE DURE ED EQUITA' ...PASSANDO ATTRAVERSO L'ICI GRAZIATA ALLA CHIESA...

"Il cattolico chiuso on. Fioroni del Pd ha dichiarato che far pagare l'ICI sui locali di proprietà ecclesiale non destinati al culto metterebbe in difficoltà le attività di carità, assistenza e sostegno agli ultimi della società. Però le attività di sostegno agli ultimi sono un importante compito dello Stato, che non può rinunciare alle entrate, specie in un momento di sacrifici, per agevolare  azioni religiose. Che nessuno vieta di svolgere, ma senza riservare privilegi che niente hanno a che fare con la religione. E' evidente che il deputato Fioroni si sente cittadino di due diverse organizzazioni statali e non intende privilegiare quella italiana".  

Lo ha dichiarato il Presidente FdL Raffaello Morelli

martedì 29 novembre 2011

Un passo avanti : auguri per tutte le varie feste religiose

Tra novembre e dicembre le tre religioni monoteistiche per definizione
(ebraismo, cristianesimo ed islamismo) condivideranno temporalmente
diversi ed importanti momenti religiosi.

Il nuovo anno 1433 per gli islamici ed il Muharram, la festa di Hanucchà
per gli ebrei ed il Natale per il mondo cristiano (con quello ortodosso
a seguire).

Probabilmente una ricerca più approfondita porterebbe alla luce altri
appuntamenti ma,come spesso accade pur essendo diversi i calendari in
uso nele tre religioni menzionate, dicembre è un mese alquanto
"interreligioso".

Ed allora, da laico che ha ben presente come la laicità (bene essenziale
per una moderna e democratica società) non solo non sia nemica del
sentimento religioso ma anzi lo tuteli nelle sue varie espressioni,in
autonomo e reciproco rispetto, lancio anche quest'anno un appello al
mondo dell'informazione ed anche del'intrattenimento affinchè si faccia
un passo avanti e,come ormai è ad esempio normale negli Stati Uniti, ci
si ricordi delle varie festività religiose di tanti i cittadini .

Auguri quindi per tutti, una diversità che è una ricchezza.

Cordiali saluti,

Gadi Polacco


www.liberalivorno.blogspot.com

lunedì 28 novembre 2011

In ricordo di Enrico Risaliti

Se dovessi scegliere un breve concetto per ricordare Enrico
Risaliti,con il quale ho avuto il piacere di condividere diverse
esperienze instaurando anche un sincero rapporto umano, opterei senza
indugio per una definizione che ne descrivesse l'entusiasmo indomabile
che poneva in ogni cosa e nei continui nuovi progetti che sempre si
poneva e proponeva nei vari settori nei quali operava,affrontando con
tenacia e signorilità anche le avversità che incontrava.
Con lui scompare uno dei livornesi "di foravia" che mai hanno smesso di
pensare alla loro città : nel suo caso era riuscito a riprendere assidui
contatti e sentiva fortemente l'esigenza di contribuire a
quell'evoluzione della quale Livorno ha urgente necessità.
Un personaggio forte ma umano,sempre pronto a rimettersi in gioco e con
lo sguardo rivolto al futuro.
Penso che abbia gradito molto,anche da dove si trova adesso,che a
rendergli il primo omaggio sia stato un mondo,quello dello sport e del
tennis in particolare,che amava profondamente.
Alla famiglia sincere condoglianze e sia loro di consolazione il fatto
che il ricordo di una personalità quale quella di Enrico rimarrà
impressa in quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato e ci sarà ancora
d'aiuto.

Gadi Polacco

lunedì 21 novembre 2011

L'ignoranza pelosa di La Russa sui liberali


"Domenica sera, nella trasmissione Otto e mezzo di Porro e Telese, il coordinatore del PDL Ignazio La Russa ha affermato con enfasi che De Gasperi poteva permettersi di seguire la strada delle coalizioni politiche su scelte programmatiche in quanto trattava con i liberali che erano contenti di esserci senza porre nessuna condizione. Questo concetto è una ridicola offesa alla verità storica. Basti dire che i liberali di quell'epoca determinarono prima, con Luigi Einaudi,  il salvataggio dell'economia italiana nel dopoguerra e poi, con Gaetano Martino, l'avvio concreto della  costruzione europea dopo l'affondamento da parte dei francesi. Due risultati epocali per l'Italia e non solo, che il PDL neppure si sogna di aver prodotto. 

La crassa ignoranza di La Russa è il frutto peloso della storia personale sua e del suo partito, disinteressato alle idee politiche e al ragionare politico sui problemi reali, concentrato come è sul far propaganda per  raggirare gli italiani e garantirsi la gestione del potere, a scapito del realizzare riforme davvero utili per la convivenza".

Lo ha dichiarato  Raffaello Morelli,  Presidente dei Liberali.


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giovedì 10 novembre 2011

L'ASSESSORE BETTINI CI RISPONDE E DA' I NUMERI : MA NON VINCE LA CENA!

L'Assessore Bettini ci risponde pubblicamente,cosa assai lodevole,e da' i numeri, intendendo quelli delle tariffe dei parcheggi livornesi. Condisce anche il tutto con considerazioni sui parametri da applicare per raffrontare le tariffe che,in verità,con miglior sintesi già noi avevamo posto quale premessa.
Quello che volevamo dimostrare è che ci vuole cautela, anche in politica, prima di lanciarsi in perentorie e definitive affermazioni
E siccome,nonostante numeri e discorsi,l'Assessore non ci ha fornito una tariffa livornese (nessuno bari citando i parcheggi gratis,la scommessa era su quelli a pagamento!) che batta i 10 centesimi per le 2 ore di parcheggio a Lucca, ci dispiace ma non vince la cena!
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Federazione dei Liberali - Livorno
www.liberalivorno.blogspot.com

mercoledì 9 novembre 2011

Il Presepe in Comune e l'ipocrisia del "valore universale"

Il Presepe potrebbe, a quanto si apprende, fare la sua entrata in Comune. Da liberali pensiamo che il diritto a professare la propria fede religiosa sia già ben assicurato al cittadino,senza bisogno di impegnare luoghi pubblici,quindi di comune convivenza , in quanto tali votati ad una sana neutralità rispettosa di tutti credenti vari come dei  non credenti.

Ciò posto non sgomenta l'ipotesi che, per quanti ne sentano il bisogno,il Comune possa ospitare ,con adeguata modalità che non lo "imponga" ai non interessati, un Presepe,alla pari di altri e vari simboli religiosi dei quali anche qualcuno potrebbe sentire un giorno necessaria la presenza ed a fronte di un'attenzione a tutte le espressioni religiosi che dovrà crescere di pari passo.

L'importante però, anche per rispettare lo stesso simbolo religioso, è non strumentalizzare la cosa tirando in ballo il solito concetto secondo il quale,alla pari del crocifisso ma ovviamente di qualsivoglia altro simbolo religioso,il Presepe rivestirebbe "valore universale" e quindi,in quanto tale, la coscienza sarebbe a posto....

Questa "excusatio non petita", infatti, giustificherebbe e supporterebbe l' "accusatio manifesta"  e porrebbe in evidenza l'uso strumentale ed irrispettoso di un simbolo religioso per riaffermare una sorta di "supremazia" che la nostra Costituzione ha scartato nel conferire,opportunamente, pari valore ad ogni credo religioso.

La laicità non è antireligiosità, se non nelle visioni integraliste religiose e laiciste,ma impone rispetto per tutti e tra tutti : noi preferiamo la neutralità della sfera pubblica, garante della libertà di tutti e del reciproco rispetto,ma se diversamente ci si volesse muovere lo si faccia con attenzione,responsabilità ed apertura a 360 gradi.



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Federazione dei Liberali - Livorno
www.liberalivorno.blogspot.com

L'ASSESSORE BETTINI AGGIORNI LE SUE INFORMAZIONI SUI COSTI DEI PARCHEGGI IN TOSCANA...

Tra le recenti esternazioni dell'Assessore Bettini vi era  anche questa : «Ho con me i tariffari delle aree di sosta delle altre città toscane, tutti più alti."
La materia dovrebbe essere trattata seriamente e con i giusti parametri : i costi sono diversificati ed ovviamente tengono conto delle varie "location".
Ma poichè l'Assessore picconatore è perentorio ,"tutti più alti", gli chiediamo di battere il costo che a Lucca si paga per due ore, a 100 metri dalla Stazione Ferroviaria e dinanzi alle Mura ; 0,10€ appunto per 120 minuti.
In alcuni parcheggi a pagamento di Viareggio,poi, è possibile ritirare un biglietto gratuito per 30 minuti.
Se l'Assessore è in grado di battere la tariffa lucchese, indicandoci dove nel contesto dei parcheggi a pagamento livornesi, lo inviteremo volentieri a cena: diversamente aggiorni i suoi tariffari o se la riprenda con chi glieli ha forniti.
Foto allegata

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Federazione dei Liberali - Livorno
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lunedì 7 novembre 2011

Palermo calcio: dichiarazioni del Presidente Zamparini sugli avvocati americani "per la maggior parte di estrazione ebraica". Un vero autogol

Secondo quanto riportato da un sito dedicato al Palermo calcio,il Presidente del club Zamparini riterrebbe che in America "ci sono avvocati per la maggior parte di estrazione ebraica" dediti ad approfittarsi dei propri clienti "promettendo consulenze gratuite" che poi finirebbero assai diversamente,con "provvigioni altissime,anche del 50%".
Spero vivamente che tali dichiarazioni siano false e smentite dall'interessato con forza e credibilita'.
Diversamente ,per parlare in termini calcistici,si tratterebbe di un micidiale autogol che infangherebbe,peraltro a fronte di considerazioni tanto razziste quanto insulse,l'onore di una squadra e di una citta' intera,infierendo su un ambiente,come quello del calcio,dove gia' il pregiudizio alberga con radici forti,come dimostrato anche domenica.
Insomma,dii questo contributo di Zamparini,ove confermato,non si sentiva certo bisogno.
Gadi Polacco
Consigliere Federazione dei Liberali
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sabato 5 novembre 2011

L'inevitabile coro critico nei confronti delle infelici esternazioni dell'Ass. Bettini

Era inevitabile il coro critico,significativamente trasversale e chiosato dalla presa di distanza del Sindaco,nei confronti dell'Ass. Bettini.
Questi,evidentemente trovandosi inadeguato a gestire il problema traffico,ha ritenuto di prodursi,maldestramente,in esternazioni che fanno il paio,per inconsistenza,con quelle berlusconiane tese a ridimensionare la crisi economica sostenendo che i ristoranti sarebbero pieni.
A parti inverse la crisi nazionale e quella locale si assomigliano assai,entrambe con una maggioranza in crisi che arranca e non governa e gran parte dell'opposizione che ripete stancamente slogan ma non si pone quale alternativa credibile.
Nello specifico le "innovative" idee sul traffico e via Grande,in questa che rimane la "citta' degli annunci" spesso seguiti dal niente,sono la solita minestra che da decenni si rimescola.
Antica, quasi da nostalgia che ovviamente non abbiamo per il "socialismo reale", e' pure la concezione bettiniana che vorrebbe imporre,quasi punitivamente, dei comportamenti e delle regole sul traffico anziche' adoperarsi per dare reali alternative di parcheggio e servizio (pubblico e privato) che invece si conquistino,per la loro qualita' ,i favori dei cittadini che non sono dei sudditi.
La scivolata classista contro i commercianti sintetizza quondi,quale espressione incontrollata,l'inadeguatezza al ruolo di un assessore che,in quanto tale,deve rispetto a tutte le categorie e dal quale ci si attende umilta' e capacita' di dialogo anche nel duro confronto.
Federazione dei Liberali - Livorno
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sabato 29 ottobre 2011

Spallata a tesi alternate

Il Presidente dei Liberali, Raffaello Morelli, ha dichiarato:
"Il modo di fare opposizione al Governo sul come attuare la lettera all'UE, e in particolare la ventilata liberalizzazione del mercato del lavoro, è imbarazzante. Possiamo dirlo noi liberali che non abbiamo mai appoggiato il centro destra berlusconiano. 
Gran parte dell'opposizione punta solo alla mitica spallata che costringa al passo indietro, invece di rivendicare tesi alternative. Tesi che, sulla questione lavoro, renderebbero necessario discutere nel merito. Infatti, il governo afferma di volere la linea del prof. Ichino, senatore del PD, che da tempo è la proposta giusta per sbloccare le gestioni delle imprese e per rinnovare gli ammortizzatori sociali. 
Discutere nel merito non è cedevolezza, è il compito coerente dell'opposizione. La linea della spallata è, al tempo stesso, priva di risultati immediati e controproducente in prospettiva. Senza un progetto alternativo si fa crescere la possibilità del centro destra di  vincere ancora le politiche."

lunedì 24 ottobre 2011

Ma l'opposizione cambiera'?

Il testo di Raffaello Morelli,ospitato oggi da La Nazione.

MA  L'OPPOSIZIONE  CAMBIERA' ?
Venerdì sera c'è stato a Telecentro1 un dibattito sul tema "Dopo 53 fiducie ottenute dal governo, come pensa di organizzarsi l'opposizione?", tra le varie anime dei gruppi non di centro destra, PD, IDV, SEL, UDC, Comunisti, API e Liberali. Un dibattito che non fa presagire l'aggregarsi di un progetto alternativo in vista delle politiche. E senza progetto alternativo, l'esito elettorale resta incerto. Perché il fatto che non esista, fornisce molte frecce al berlusconismo (che è tornato in testa negli ultimi sondaggi). 
Sul trio PD, IDV, SEL pare che nulla incida. Né i risultati delle regionali in Molise, ove hanno prevalso centro destra e UDC, né il fallimento operativo seguito al referendum sull'acqua, né l'illusione degli indignados fagocitata dalle violenze organizzate. Si ragiona assumendo di rappresentare la maggioranza degli italiani (eppure i tre insieme sono il 35% o poco più dei votanti) e ossessionati dall'intercettare ogni movimento. 
Su questo sogno ha sollevato seri dubbi il rappresentante  comunista. Ma subito dopo lo ha rinfocolato, definendo impensabile un progetto comune con l'UDC. Il trio ha colto e ha dato la disponibilità ecumenica ad accogliere altri attorno a  sé. Allora UDC ed API hanno respinto l'idea di chiedere ospitalità (di qui un contrasto con l'IDV sui traslochi politici di Rutelli e di Scilipoti). Così non si è arrivati a dare una valutazione complessiva della proposta liberale di stare ai fatti ed individuare, come progetto alternativo di governo, pochi punti di cose da fare. Che, ho detto, sarebbero almeno quattro. Una nuova legge elettorale, un deciso taglio di circa un quinto del debito accumulato (per risparmiare oltre 20 miliardi di interessi annui), norme per deregolamentare la Pubblica Amministrazione e per liberalizzare il mercato (ridurre il livello e il numero delle aliquote delle imposte sui redditi e diminuire l'IVA), una legge sul fine vita che non sia impositiva. 
Insomma, la più grossa area dell'opposizione non si applica a costruire un progetto. Prevale la logica delle ammucchiate oppure delle ideologie. Così, chi vuole fondare la politica di governo sul progetto delle cose condivise, può solo lavorare per convincerne gli italiani. 
Piaccia o no, in queste condizioni il centro destra postberlusconiano conserva più possibilità.
Raffaello Morelli
Liberali

domenica 2 ottobre 2011

Cittadini o sudditi non e' dato sapere nemmeno di chi?

Via Crispi ; dal 3/10 divieto di parcheggio fino a fine lavori.
Ma quali lavori? Compiuti da chi? In base a quale autorizzazione,da esporre,che informi e garantisca il cittadino da possibili abusi? Chi ha apposto tali cartelli? Niente,taci cittadino ed arrangiati : anzi,suddito.Peraltro senza nemmeno sapere di chi....
Gadi Polacco
Liberali
P.S. La foto e' presa di sera ma e' comunque probatoria.
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No caro Assessore Picchi,non e' il bacino a dover essere compatibile con Benetti ,ma esattamente il contrario"

Si e' letto che l'Assessore Picchi si e' dichiarato favorevole alla riattivazione del bacino,pero' "purche' compatibile con le attivita' esistenti,come Azimut Benetti..."
E' originale questa visione che non tiene conto della cronologia delle cose e degli avvenimenti che,cone noto,non e' opinione bensi' dato di fatto.
Originale ma non per questo condivisibile in quanto il concetto andrebbe ribaltato : l'attivita' di bacino c'era ben prima di Azimut Benetti e qualcuno,nel suo piccolo ma con arguzia la Circoscrizione 2, non mise la testa sotto la sabbia per non vedere quello che era evidente e,pertanto.dette parere favorevole condizionato sottolineando,tra l'altro,come i nuovi insediamenti avrebbero dovuto tener conto delle attivita' di riparazioni.
Invertire i fattorii,Assessore Picchi,in questo caso non garantisce lo stesso risultato.
Gadi Polacco
Liberali
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lunedì 19 settembre 2011

Il 20 Settembre a 150 anni dall'Unita' d'Italia

Celebrare il 20 Settembre e quindi il completamento dell'Unita' d'Italia con Roma capitale e la chiusura dell'ultimo ghetto ebraico ponendo fine alla discriminazione degli ebrei (ripresa poi dalla nefasta legislazione razzista del fascismo) ,e' sempre attuale ma più' che mai lo e' in questi giorni nei quali,dinanzi a palesi difficolta' politiche,di nuovo si invoca strumentalmente un non senso quale "la Padania" secessionista.
Il 20 Settembre di quest'anno coincide altresi' con il secolo e mezzo dela proclamazione dell'Italia unita e della prematura scomparsa di uno dei suoi principali ed insostituibili artefici,Camillo Benso di Cavour.
La Laicita' dello Stato che egli predico' , in particolare con il concetto della separazione tra sfera pubblica e sfera religiosa ,per niente antireligioso bensi' di reciproco autonomo rispetto,e' sempre più' sotto attacco in Italia spesso con tristi intenti strumentali,mentre assai più' importante ed utile sarebbe,in una societa' diversificata quale anche la nostra e' e sempre di più' diverra',affermare tale principio.
Porta Pia e' dunque ben lungi dall'essere mera celebrazione.
Gadi Polacco
Cons. Fed dei Liberali


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martedì 9 agosto 2011

TOSCANA:TICKET SANITARI IN ARRIVO,FACCIAMO CHIAREZZA SUL CALCOLO DEI REDDITI PER EVITARE CHE CITTADINI IN BUONA FEDE FACCIANO DICHIARAZIONI FALSE

L'arrivo di ticket sanitari in Toscana a seguito dei quali  il cittadino dovrà dichiarare la propria fascia di reddito (specificando se trattasi di  reddito familiare o di equivalente Isee).rischia di produrre una serie di dichiarazioni errate,rilasciate in buona fede, delle quali anche l'incolpevole cittadino potrebbe poi essere chiamato a rispondere.
Un'avvisaglia la si è già avuta,caso non troppo assurto alle cronache,con la questione dell'assegno che anni or sono veniva rilasciato,sempre a fronte di limiti di reddito da dichiarare,per la nascita di un figlio : una non felice formulazione delle istruzioni ha prodotto,sicuramente tra quelle consapevolmente false,anche dichiarazioni effettuate in buona fede poi impugnate dall'Agenzia delle Entrate.
Rivolgo quindi un appello agli enti preposti ed ai mezzi d'informazione affinchè,oltre ad informare circa le soglie correlate ai ticket, ben  spieghino le modalità di calcolo del reddito,ovvero cosa si intenda per "nucleo familiare" e quali redditi vadano considerati.
Tenuto conto in particolare della vasta platea coinvolta e delle numerose dichiariazioni che,mediamente,ciascun cittadino dovrà sottoscrivere,parrebbe infine opportuna l'introduzione,prima di eventuali sanzioni,di una procedura bonaria che consenta ,entro termini precisi,di rimediare all'errore compiuto.
Gadi Polacco
Consigliere Federazione dei Liberali

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venerdì 15 luglio 2011

AZIMUT E RIPARAZIONI NAVALI : I NODI VENGONO AL PETTINE MA IL PROBLEMA HA RADICI ORMAI LONTANE

E' cattivo Poerio,Amministratore delegato di Azimut Benetti a lanciare strali ed ammonimenti circa l'ipotesi di riattivare l'attività di riparazioni navali nella cosiddetta Porta a Mare? Certamente no,fa solo il suo mestiere.E'però curioso leggere oggi una sua osservazione che ricalca,in parallelo, quella che anni or sono udii da parte di un noto imprenditore edile livornese.
Si chiede retoricamente Poerio : "...chi porterebbe la barca qui sapendo che può essere rovinata da spolveri e vernici?"
Affermava allora il noto costruttore, grosso modo : "Acquisterebbe lei una casa,a caro prezzo,per non poter aprire la finestra causa dei rumori con il rischio che il vento gli porti in casa polvere e vernice?"
Ma lui si riferiva alla produzione di yacht ,lasciando quindi trasparire che il vero cuore dell'operazione era in realtà immobiliare.
Come che sia la questione delle riparazioni navali era nota sin dall'inizio tanto che , a metà del 2003, in Circoscrizione 2 votammo un parere positivo all'operazione condizionato alla salvaguardia delle attività dei riparatori e dei bacini ed all'attivazione di strumenti idonei a gestire in armonia con il comparto commerciale del centro l'ulteriore aggiunta di carico commerciale (questione ancora attuale ma che pare non interessare a nessuno).
Diciamocelo quindi chiaramente : il nodo delle riparazioni era ben noto sin dall'inizio della vicenda,almeno a chi volle vederlo ,ed oggi si sconta una scelta che ,per farla breve, ricalca quella di nascondere lo sporco sotto il tappeto.
Il diritto dei riparatori navali è indubbio e merita di essere difeso alla pari del diritto al lavoro e d'impresa degli altri,ma un'analisi autocritica da parte di chi allora pensò semplicisticamente di far finta di non vedere il problema e degli eredi politici ed amministrativi di quella linea sarbbe utile e comunque apprezzabile.
Il compianto Luciano De Majo,in un'intervista del gennaio 2010 al Segretario PD Ruggeri, pose una domanda che già conteneva la risposta:
"ma non sarebbe stato meglio dirlo subito che con la Porta a Mare le riparazioni erano a rischio?"
Già, per quanto qualcuno nel suo piccolo lo disse.
Gadi Polacco

martedì 7 giugno 2011

Se vuoi far come ti pare,in via Crispi devi andare...

Chi ha messo questo divieti? Per cosa? Autorizzato da chi? Chi garantisce il cittadino? Nessuna copia di ordinanza,mistero assoluto.
Insomma,se vuoi far come ti pare in via Crispi devi andare...ma direi che a Livorno in genere la gestione dei divieti appare libera e selvaggia.
Conta di fare qualcosa il Comune?
Gadi Polacco
Federazione dei Liberali
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venerdì 3 giugno 2011

Mazzini,Garibaldi e Cavour : i circoli "Einaudi" e "Modigliani" mettono a confronto i tre grandi personaggi,nel 150mo dell'Unita' e della scomparsa dello statista piemontese.

Un pubblico numeroso ed attento ha seguito,nella Sala del Bali, il confronto sui grandi Padri d'Italia, Mazzini,Garibaldi e Cavour.
Introdotti da una riflessione ,fortemente attualizzata,di Riccardo Voliani per il Circolo Einaudi,ne hanno parlato il prof. Angelo Gaudio,Massimo Bianchi ed il Sen. Luigi Compagna,moderati dal Prof. Iacoponi,Presidente del Circolo Modigliani.
Tra il pubblico il Cons. Comunale Palmerini,Raffaello Morelli e Gadi Polacco della Federazione dei Liberali,il Prof. Vizzoni ed il Console Silvio Fancellu.
Un contributo diverso e talvolta critico,nell'arricchimento culturale ed analitico portato dagli oratori,ad una certa retorica propria di alcuni aspetti delle celebrazioni in corso.

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giovedì 26 maggio 2011

LE RADICI DELL'ITALIA UNITA - NEL 150° DELLA SCOMPARSA DI CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR - INVITO

Nel 150° della scomparsa dello statista Camillo Benso Conte di Cavour,

        i Circoli Culturali “G. Emanuele Modigliani” e “Luigi Einaudi” di Livorno

 

                                                                           invitano al                     

     C O N V E G N O

 

  LE RADICI DELL'ITALIA UNITA

 

Venerdì  3 Giugno 2011 alle ore 16,45

 

                                                 Sala del Balì, Via Borra 25

                                                 (g.c. Fondazione CARILI)

       Relazioni

 

         Giuseppe Mazzini, l'azione ideologica  - a cura di Angelo GAUDIO, Docente universitario

 

         Giuseppe Garibaldi, l'azione militare - a cura di Massimo BIANCHI, G. Maestro aggiunto Grande Oriente

 

         Camillo Benso Conte di Cavour, l'azione politica – a cura di Luigi COMPAGNA, Senatore, Docente universitario

 

 

I Presidenti dei Circoli: Luciano Iacoponi - Riccardo Voliani

 

CollageCircolo Culturale “G. E. Modigliani”  circolomodigliani@gmail.com  

Piazza Modigliani 2 – 57127 Livorno      

Circolo “L. Einaudi”  circoloeinaudilivorno@gmail.com    

 

Segreteria (cell. 348-8876692; 334-7131030 )    

giovedì 19 maggio 2011

Lavori stradali virtuali in via del Tempio.

La segnaletica e' perentoria,dal 17/5 sino a fine lavori (stradali) e' vietato il parcheggo.
Chi debba compiere detti lavori,ai sensi di quale ordinanza (onde dare certezza al cittadino circa modalita' e limitazioni) non importa.
Al 19/5 nessuna traccia di "lavori stradali",magari mai ancora iniziati oppure gia' finiti.
I segnali di divieto,posti non e' noto da chi,sono comunque sempre in loco,tanto siamo in una zona nella quale i parcheggi abbondano...
E ancora una volta chiediamo al Comune se si ritenga normale la gestione selvaggia di spazi pubblici...
Con sconsolati saluti,
Gadi Polacco
www.liberalivorno.blogspot.com

giovedì 12 maggio 2011

Livorno celebra il "suo" Risorgimento


LIBERALIVORNO
www.liberalivorno.blogspot.com

CON GRANDE PIACERE RILEVIAMO L'OMAGGIO ALLA STATUA DI CAVOUR, SABATO 14 MAGGIO ALLE 16.00, COGLIENDO LA PARTICOLARITA' CHE QUESTO ANNIVERSARIO COINCIDE ANCHE CON IL 150° DELLA PREMATURA SCOMPARSA DI QUESTO GRANDE STATISTA,FONDAMENTALE FIGURA DELLA STORIA DELL'ITALIA UNITA.
INVITIAMO QUINDI A PARTECIPARE ANCHE A QUESTO APPUNTAMENTO

Livorno celebra il suo Risorgimento

La città ricorda i moti del maggio 1849

Livorno festeggia le giornate del 10 e 11 maggio 1849, quando tutta la città combatté valorosamente contro il nemico austriaco: un anniversario che questa'anno cade nel pieno delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. E proprio per mettere in risalto queste ricorrenze il Comune ha deciso di celebrare il “Maggio livornese” dedicando il Parco Centro Città a Cesare Gattai, garibaldino livornese caduto nel 1860 a Calatafimi durante la Spedizione dei Mille.

“Gattai – ricordato l’assessore Tredici - mostrò il suo coraggio ed il suo amor di patria anche nella difesa di Livorno, lottando, lui ancora adolescente, a fianco del padre Alessandro sulle mura e per le strade della città.”
A giusta ragione il Comune intende pertanto dedicargli un parco pubblico, nel cuore della città, con una lapide che riporterà l’epigrafe scritta da Francesco Domenico Guerrazzi.

Ma questa è soltanto una delle tante iniziative che si svolgeranno fino al 14 maggio e che vedono come soggetto promotore principale il Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali, affiancato, oltre che dal Comune di Livorno, da altri enti ed istituzioni. Più di 2500 gli studenti livornesi e dei comuni di Cecina e Rosignano coinvolti nei diversi momenti celebrativi sia come protagonisti sia come destinatari di attestati e borse di studio.

Si inizia mercoledì 27 aprile alle ore 11 con l’inaugurazione ai Bottini dell’Olio di una mostra di lavori realizzati dagli studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Livorno. L’esposizione degli elaborati che vertono sui temi del ruolo dei patrioti livornesi e sui 150 anni della nostra unità nazionale, rimarrà aperta fino al 12 maggio (resterà chiusa domenica 1, martedì 4, mercoledì 5, domenica 8 e lunedì 9 maggio).
Mercoledì 4, giovedì 5 e lunedì 9 maggio, alle ore 9,30, rispettivamente nei Comuni di Cecina, Rosignano e Livorno saranno consegnati gli attestati di partecipazione a 2.470 tra studenti e insegnanti che hanno partecipato al progetto Risorgimento (borse di studio) per l’anno scolastico 2010-2011. Le cerimonie si terranno al Palasport di Marina di Cecina, al Teatro “E. Solvay” di Rosignano ed al PalaMacchia di Livorno (via Allende) dove si esibiranno per l’occasione le bande musicali dell’ Accademia Navale e della Brigata Paracadutisti Folgore. All’iniziativa del PalaMacchia parteciperà il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Venerdì 13 maggio, ore 10, si svolgerà la cerimonia di intitolazione del Parco Centro Città a Cesare Gattai. Sarà scoperta una lapide in sua memoria che ricalca il testo della lapide ottocentesca che si trova al Cimitero comunale dei Lupi e dedicata all’epoca da Francesco Domenico Guerrazzi. Durante la cerimonia la corale “Pietro Mascagni” intonerà l’inno risorgimentale Echi Foscoliani scritto dal professor Pier Fernando Giorgetti e musicato dal Maestro Massimo Signorini. Prenderanno parte alla cerimonia anche tutti gli studenti che, nell’ambito del progetto “Città pulita è motivo di allegria”, incentrata quest’anno sulla monumentistica legata al Risorgimento, hanno realizzato un murale all’interno del Parco Centro Città. Il murale, legato alla bandiera italiana, creativamente reinterpretata attraverso le sue cromie, si trova proprio dietro la lapide.

Sabato 14 maggio, sarà la giornata dedicata alle celebrazioni della difesa risorgimentale di Livorno
del 10 e 11 maggio 1849. Alla mattina, oltre 700 ragazzi si riuniranno alle 9.30 in piazza Bartelloni (Porta San Marco) per la cerimonia dell’alzabandiera e al canto dell’Inno d’Italia. Gonfaloni, labari, delegazioni dei Comitati del risorgimento di varie città e località toscane riempiranno la piazza che fu teatro della difesa risorgimentale. Carabinieri, vigili urbani ed una rappresentanza militare interforze saranno a fianco della bandiera. E’ previsto il saluto del sindaco Alessandro Cosimi e del Presidente del Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali Fabio Bertini. Da Porta San Marco i partecipanti alla cerimonia in corteo si trasferiranno a piazza Garibaldi per rendere gli onori alla statua di Giuseppe Garibaldi. Il corteo sarà chiuso dai cavalieri dell’associazione Giacche Verdi, vestiti in uniforme garibaldina. Alle ore 11 aviolancio, in piazza della Repubblica, dei Paracadutisti della Brigata Folgore quindi onori alla lapide dei caduti e alla statua di Giuseppe Mazzini in Fortezza Nuova. La cerimonia proseguirà a palazzo comunale nella sala del Consiglio Comunale. Nel pomeriggio, alle ore 16, in piazza Cavour, deposizione di una corona di fiori alla statua di Camillo Benso conte di Cavour. Alle ore 17, in Accademia Navale (piazzale del Brigantino), dopo il saluto dell’Ammiraglio Luigi Rosati e del professor Pierfernando Giorgetti, consegna del Bartelloni d’Argento al Gen. Maurizio Fioravanti, al quotidiano Il Tirreno e all’emittente Telegranducato. Alla memoria di Paolo Castignoli sarà consegnata alla figlia la medaglia concessa dal Presidente della Repubblica al Comitato. La giornata si concluderà con il Gran Ballo Risorgimentale.

da www.parlamento.intoscana.it



Livorno celebra il "suo" Risorgimento

LIBERALIVORNO
www.liberalivorno.blogspot.com

CON GRANDE PIACERE RILEVIAMO L'OMAGGIO ALLA STATUA DI CAVOUR, SABATO 14 MAGGIO ALLE 16.00, COGLIENDO LA PARTICOLARITA' CHE QUESTO ANNIVERSARIO COINCIDE ANCHE CON IL 150° DELLA PREMATURA SCOMPARSA DI QUESTO GRANDE STATISTA,FONDAMENTALE FIGURA DELLA STORIA DELL'ITALIA UNITA.
INVITIAMO QUINDI A PARTECIPARE ANCHE A QUESTO APPUNTAMENTO

Livorno celebra il suo Risorgimento

La città ricorda i moti del maggio 1849

Livorno festeggia le giornate del 10 e 11 maggio 1849, quando tutta la città combatté valorosamente contro il nemico austriaco: un anniversario che questa'anno cade nel pieno delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. E proprio per mettere in risalto queste ricorrenze il Comune ha deciso di celebrare il “Maggio livornese” dedicando il Parco Centro Città a Cesare Gattai, garibaldino livornese caduto nel 1860 a Calatafimi durante la Spedizione dei Mille.

“Gattai – ricordato l’assessore Tredici - mostrò il suo coraggio ed il suo amor di patria anche nella difesa di Livorno, lottando, lui ancora adolescente, a fianco del padre Alessandro sulle mura e per le strade della città.”
A giusta ragione il Comune intende pertanto dedicargli un parco pubblico, nel cuore della città, con una lapide che riporterà l’epigrafe scritta da Francesco Domenico Guerrazzi.

Ma questa è soltanto una delle tante iniziative che si svolgeranno fino al 14 maggio e che vedono come soggetto promotore principale il Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali, affiancato, oltre che dal Comune di Livorno, da altri enti ed istituzioni. Più di 2500 gli studenti livornesi e dei comuni di Cecina e Rosignano coinvolti nei diversi momenti celebrativi sia come protagonisti sia come destinatari di attestati e borse di studio.

Si inizia mercoledì 27 aprile alle ore 11 con l’inaugurazione ai Bottini dell’Olio di una mostra di lavori realizzati dagli studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Livorno. L’esposizione degli elaborati che vertono sui temi del ruolo dei patrioti livornesi e sui 150 anni della nostra unità nazionale, rimarrà aperta fino al 12 maggio (resterà chiusa domenica 1, martedì 4, mercoledì 5, domenica 8 e lunedì 9 maggio).
Mercoledì 4, giovedì 5 e lunedì 9 maggio, alle ore 9,30, rispettivamente nei Comuni di Cecina, Rosignano e Livorno saranno consegnati gli attestati di partecipazione a 2.470 tra studenti e insegnanti che hanno partecipato al progetto Risorgimento (borse di studio) per l’anno scolastico 2010-2011. Le cerimonie si terranno al Palasport di Marina di Cecina, al Teatro “E. Solvay” di Rosignano ed al PalaMacchia di Livorno (via Allende) dove si esibiranno per l’occasione le bande musicali dell’ Accademia Navale e della Brigata Paracadutisti Folgore. All’iniziativa del PalaMacchia parteciperà il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Venerdì 13 maggio, ore 10, si svolgerà la cerimonia di intitolazione del Parco Centro Città a Cesare Gattai. Sarà scoperta una lapide in sua memoria che ricalca il testo della lapide ottocentesca che si trova al Cimitero comunale dei Lupi e dedicata all’epoca da Francesco Domenico Guerrazzi. Durante la cerimonia la corale “Pietro Mascagni” intonerà l’inno risorgimentale Echi Foscoliani scritto dal professor Pier Fernando Giorgetti e musicato dal Maestro Massimo Signorini. Prenderanno parte alla cerimonia anche tutti gli studenti che, nell’ambito del progetto “Città pulita è motivo di allegria”, incentrata quest’anno sulla monumentistica legata al Risorgimento, hanno realizzato un murale all’interno del Parco Centro Città. Il murale, legato alla bandiera italiana, creativamente reinterpretata attraverso le sue cromie, si trova proprio dietro la lapide.

Sabato 14 maggio, sarà la giornata dedicata alle celebrazioni della difesa risorgimentale di Livorno
del 10 e 11 maggio 1849. Alla mattina, oltre 700 ragazzi si riuniranno alle 9.30 in piazza Bartelloni (Porta San Marco) per la cerimonia dell’alzabandiera e al canto dell’Inno d’Italia. Gonfaloni, labari, delegazioni dei Comitati del risorgimento di varie città e località toscane riempiranno la piazza che fu teatro della difesa risorgimentale. Carabinieri, vigili urbani ed una rappresentanza militare interforze saranno a fianco della bandiera. E’ previsto il saluto del sindaco Alessandro Cosimi e del Presidente del Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali Fabio Bertini. Da Porta San Marco i partecipanti alla cerimonia in corteo si trasferiranno a piazza Garibaldi per rendere gli onori alla statua di Giuseppe Garibaldi. Il corteo sarà chiuso dai cavalieri dell’associazione Giacche Verdi, vestiti in uniforme garibaldina. Alle ore 11 aviolancio, in piazza della Repubblica, dei Paracadutisti della Brigata Folgore quindi onori alla lapide dei caduti e alla statua di Giuseppe Mazzini in Fortezza Nuova. La cerimonia proseguirà a palazzo comunale nella sala del Consiglio Comunale. Nel pomeriggio, alle ore 16, in piazza Cavour, deposizione di una corona di fiori alla statua di Camillo Benso conte di Cavour. Alle ore 17, in Accademia Navale (piazzale del Brigantino), dopo il saluto dell’Ammiraglio Luigi Rosati e del professor Pierfernando Giorgetti, consegna del Bartelloni d’Argento al Gen. Maurizio Fioravanti, al quotidiano Il Tirreno e all’emittente Telegranducato. Alla memoria di Paolo Castignoli sarà consegnata alla figlia la medaglia concessa dal Presidente della Repubblica al Comitato. La giornata si concluderà con il Gran Ballo Risorgimentale.

da www.parlamento.intoscana.it


sabato 30 aprile 2011

Non si legifera secondo le tradizioni religiose

Il Presidente FdL Raffaello Morelli ha dichiarato: "Il Presidente del Consiglio ha tutto il diritto di dire  che il Parlamento non dovrebbe mai varare una legge contraria e negativa dei valori della tradizione cristiana, come appunto sta facendo con la legge sulla bioetica. Peraltro, dicendolo, mostra ancora una volta la sua lontananza da ogni principio liberale. Per i liberali il Parlamento italiano è tenuto a legiferare costituzionalmente  secondo i valori della libera convivenza civile tra cittadini, a prescindere dalle convinzioni religiose di ciascuno. Proprio per assicurare a tutti la piena libertà di religione. Il testo sul Testamento Biologico voluto dalla maggioranza  non rispetta questi principi e subordina la libertà del cittadino ad un'autorità esterna. Il Presidente del Consiglio accetta questa impostazione dei cattolici chiusi per ottenerne consenso elettorale. Ma sappia che nella storia,  alla lunga, simili furbizie di potere sono sempre finite sconfitte. E l'opposizione, almeno su questo tema essenziale, sarà capace di assumere senza contorcimenti una posizione coerente con la laicità istituzionale? "

30 aprile 2011

venerdì 15 aprile 2011

La barbara uccisione di Arrigoni per mano di terroristi palestinesi

Arrigoni: il tragico epilogo della vicenda dovrebbe far rifllettere
certi settori che ancora non capiscono,o non vogliono capire,che i veri
poveri palestinesi,ovvero i semplici cittadini,sono vessati e tenuti in
ostaggio da gruppi terroristici che a tutto pensano meno che alle
esigenze del popolo.Questi sono i loro amici e la barbara uccisione di
Arrigoni,comunque vittima ,mostra con quale moneta vengano ripagati i
"pacifisti",sinceri e illusi o "pacifinti" che siano.

Il terrorismo non è "l'arma dei poveri" ,stupido concetto ancora una
volta smentito ma molto amato in certi settori (sempre che a praticarlo
siano gli "amici"....).

mercoledì 30 marzo 2011

Sviluppo Porta a Mare e commercio

Egregio Direttore,
Intorno alla meta' del 2011 trovo sempre attuale,parlando di Porta a Mare e nonostante gli anni trascorsi,il documento che votai,da allora consigliere e vicepresidente (anno 2003)in Circoscrizione 2,ovvero il parere favorevole condiziomato del Consiglio al progetto Porta a Mare.
Il tema e' quello del commercio ed analogamente ad allora a questo dubbio non ho trovato risposte: una massiccia dose di nuovo commercio potrebbe quindi gravare a ridosso di un'area cittadina che gia' contiene praticamente la meta' del commercio livornese.
Come chiese allora la Circoscrizione2 si prevedono misure per cercare,certo senza intaccare il diritto d'impresa, di gestire,incanalare ed instradare questo nuovo flusso per cercare di evitare il rischio di un'overdose di commercio nella zona?
La richiesta di allora,a mio modo di vedere sempre valida,chiedeva di coinvolgere in questo percorso le associazioni di categoria (praticamente silenti,rilievo particolarmente amaro appartenendo io ad una di esse) per creare una sorta di PIR od altro idoneo strumento attraverso il quale puntare,più' che a nuovo carico commerciale, al riposizionamento di quello esistente, a scelte merceologicamente mirate alla nautica e favorendo l'insediamento di tipologie d'attivita' non presenti in zona.
Vi sara' spazio per questo percorso condiviso od il fascino del mattone prevarra' indisturbato?
Cordiali saluti,
Gadi Polacco
www.liberalivorno.blogspot.com

domenica 27 marzo 2011

150° UNITA' D'ITALIA- PRESENTAZIONE A LIVORNO DEL LIBRO "LO SGUARDO LUNGO", SUL CONCETTO CAVOURIANO DELLA SEPARAZIONE TRA STATO E RELIGIONI

INVITO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "LO SGUARDO LUNGO"

Ora
giovedì 31 marzo · 17.30 - 20.30

Luogo
Libreria Gaia Scienza - Livorno

Creato da CIRCOLO CULTURALE "LUIGI EINAUDI"

Maggiori informazioni
Il libro
sull'anniversario più importante
per il futuro dei laici, credenti e non credenti

Nel 150° dell'Unità d'Italia, ripercorso quanto è avvenuto, fa un appello alla necessità di adottare la separazione tra Stato e religioni:

* per guarire l'Italia dall'essere, quanto a laicità, un'anomalia nel mondo evoluto;
* per fondare la convivenza sulla sovranità dei diversi cittadini e non sull'autorità di chi gestisce un potere.

La presentazione, a cura del Circolo "Luigi Einaudi" è per
giovedì
31 marzo 2011
ore 17,45


Livorno,
Libreria Gaia Scienza
Via Di Franco


Centro Culturale Luigi Einaudi

Presentazione de "Lo Sguardo Lungo"

Ne discutono con l'autore
Ordesio Bellini, sacerdote,docente di Teologia
Klaus Langeneck, pastore valdese
Gadi Polacco, esponente Comunità Ebraica

sabato 12 marzo 2011

PER I 150 ANNI DELL'UNITA' IL PAPA RIPROPONE UNA SORTA DI AGGIORNATA VERSIONE DELLA RELIGIONE DI STATO

"...bisogna saper coniugare solidarietà e rispetto delle leggi, affinché non venga stravolta la convivenza sociale e si tenga conto dei principi di diritto e della tradizione culturale e anche religiosa da cui trae origine la Nazione italiana" ha detto il Papa ricevendo i membri dell'Associazione Nazionale Comuni italiani.Dunque una sorta di rinnovata versione della religione di stato che,significamente pur facendo il suo mestiere,Benedetto XVI ha esternato a pubblici amministratori,in quanto tali laici,proprio parlando del 150° dell'Unità d'Italia, con ciò dimostrando quanto ancora attuale e da meditare sia il principio di separazione tra Stato e religioni che Cavour,sino alla sua prematura scomparsa giusto 150 anni or sono,fortemente ha sostenuto e tramandato.

Gadi Polacco
Cons. Federazione dei Liberali

domenica 6 marzo 2011

Maroni,se gli americani si fossero dati "una calmata" ai tempi del nazifascismo?!

Un Maroni in improbabile versione "lider maximo" invita gli americani a darsi "una calmata" e assicura che alla Libia ci pensiamo noi.
Incaute parole,visti i nostri trascorsi storici ed anche recenti,che non potrebbe peraltro pronunciare se,ai tempi del nazifascismo,gli americani si fossero dati "una calmata" ed avessero lasciato fare a noi!
Gadi Polacco
Cons. Naz. Federazione dei Liberali
www.liberalivorno.blogspot.com

martedì 22 febbraio 2011

Il "pazzo di Tripoli" evidenzia il fallimento della "real politik" italiana

Il "pazzo di Tripoli",come lo chiamava Sadat,si conferma terribilmente tale nei fatti e nelle farneticanti dichiarazioni, mettendo in evidenza il fallimento della "real politik" italiana,interpretata maldestramente,non di rado con trasversale responsabilita' politica,quale mera acquiescenza.
Gadi Polacco
Consigliere Nazionale Federazione dei Liberali

lunedì 21 febbraio 2011

La scomparsa di Luciano De Majo

Il profilo di Luciano De Majo tratteggiato da Mauro Zucchelli non richiede aggiunte,vista la sua completezza,ma soltanto conferme.
Aggiungo quindi anche la mia,alle tante ,per i rapporti avuti (talvolta su posizioni contrastanti ) con il "politico" De Majo e poi,maggiormente, con il giornalista del quale ho potuto apprezzare precisione e professionalita'.
Una perdita ienorme per la sua famiglia ,alla quale rivolgo un sincero pensiero,un tassello importante della comunita' cittadina che viene a mancare.
Gadi Polacco

venerdì 18 febbraio 2011

"Livornesità" e "toscanità" non sono sentimenti sani se usati in maniera culturalmente ostile verso terzi

Egregio Direttore, nel corso del lungo e deprimente "dibattito" locale riguardante la conduzione del porto sono emersi concetti quali "livornesità" e "toscanità", negativamente e direi anche trasversalmente usati non in senso sentimentale bensì in triste contrapposizione ,culturalemnte ostile, ad ipotesi di nomina alla guida del porto non "doc" nella distorta visione espressa.
Da ultimo nell'intervento della Lega Nord Toscana (ospitato in queste pagine il 18.02.11) è stato affermato che il possibile Presidente Gallanti sarebbe "un commissario politico e non certo tecnico" : appare quanto meno assai bizzarro, dinanzi ad un curriculum come quello di Gallanti, discuterne la tecnicità...
Di male in peggio pare proprio che l'epilogo della vicenda ,riferendosi al dibattito politico,non solo confermi ma anzi rafforzi la triste constatazione di quanto inadeguato sia stato l'operato in tema delle istituzioni locali,non solo politiche (ricordiamo la suicida condotta tenuta dalal Camera di Commercio per mesi).
Assai contraddittorio appare poi il fatto che proprio forze politiche che amano richiamarsi ad un nuovo modo di fare politica, evidentemente solo per facciata e non in sostanza,invochino pastette politiche ed innumerevoli passaggi consiliari ignorando che il porto è la più grande azienda della città e come tale,quindi in maniera manageriale, deve essere auspicabilmente condotta.
Questa è vecchia politica e la conclusione che sembra delinearsi, fortunatamente nei confronti di un tecnico e non di un burocrate,appare il naturale punto di arrivo dell'incapacità espressasi,anche in questo frangente trasversalmente,nella nostra città.
Giudichiamo quindi Gallanti,o chiunque sarà Presidente auspicando comunque un manager,per le sue capacità professionali ed i risultati che saprà produrre o per,facendo gli scongiuri,i danni che produrrà.
Della sua "livornesità" o "toscanità" francamente, non ce ne frega niente.

p.Federazione dei Liberali - Livorno
Gadi Polacco

lunedì 17 gennaio 2011

STATUA DELLA MADONNA IN PORTO : intervento di Raffaello Morelli su La Nazione del 17.01.11 (il testo contiene anche alcuni passaggi non pubblicati)

LA STATUA NO IL QUADRO SI

LA QUESTI0NE statua della Madonna in Porto è surreale. Si discute una proposta ancora indefinita in parti «artistiche» e che incide fortemente sul territorio demaniale, senza risulti vi sia stata una decisione preliminare sul posizionarla da parte degli organi dello Stato competenti, la Port Authority e la Capitaneria di Porto. Il problema non è da poco. Per l'insieme dei cittadini livornesi - non solo di quella parte di credenti cattolici che pare volerla- investe i criteri stessi della convivenza. Difatti, se l'idea di esporre una statua della Madonna riguardasse un terreno privato da cui mostrarla, vi sarebbe il pieno diritto di realizzarla e nessuno potrebbe e dovrebbe eccepire. Se invece si vuol piazzare lo stesso simbolo religioso su un terreno demaniale, il problema per la convivenza esiste. Eccome. La Corte Costituzionale ha sancito la laicità dello Stato e perciò lo Stato non può adottare un particolare simbolo religioso. Questo avverrebbe piazzando su un terreno demaniale la statua della Madonna, cioè di una figura centrale del culto cattolico, non di tutti gli altri culti cristiani né di altre religioni.
Sarebbe impossibile trasformare la statua in un indistinto segnale ecumenico di saluto ai naviganti, servirebbe solo a turbare la convivenza religiosa in città tra credenti diversi. Tutti sappiamo che Livorno non è un luogo di esclusiva religione cattolica e che  vi si sono  sempre praticate molte religioni. Tra l'altro, dopo il Concilio Vaticano II, i vari Pontefici hanno fino ad oggi riaffermato una linea pastorale non impositiva, come mostrano di aver ben compreso i numerosi interventi sui giornali di tanti cattolici praticanti, in sostanza contrari al ventilato progetto . Quindi la statua in porto sarebbe un turbamento alla convivenza gratuito anche da quel punto di vista. Diverso sarebbe se gli stessi privati fautori della statua volessero riprendere la tradizione secondo cui è esistita per decenni la Madonna del Saluto, un quadro ospitato all'ingresso del Mediceo distrutto poi dalle bombe. Ripristinare ciò dopo 70 anni avrebbe una logica. Per rispettare la tradizione andrebbe ricostruito il quadro dove e come era. Non avrebbe senso storico trasformare un dipinto si presume di neppure un metro quadro in un manufatto dai 15 ai 20 metri cubi. Così facendo, inoltre, la quasi la totalità dei settantamila euro raccolti dai privati (non voglio neppure pensare che vi sarebbero finanziamenti pubblici) potrebbero andare ad opere sociali in Livorno. Cosa non da poco, con questi lumi di luna, per credenti e non credenti. E per di più sarebbe un modo concreto di non turbare la convivenza religiosa. Una celebrazione adeguata del 150° anniversario del principio cavouriano della separazione tra Stato e religioni. 
*federazione dei liberali

lunedì 10 gennaio 2011

Chi emargina la religione?

Secondo l'Ansa il Papa ha definito come una "manifestazione dell'emarginazione della religione e, in particolare, del cristianesimo" il fatto di "bandire dalla vita pubblica feste e simboli religiosi, in nome del rispetto nei confronti di quanti appartengono ad altre religioni o di coloro che non credono".
"Agendo così ", ha aggiunto Ratzinger parlando ai diplomatici accreditati presso il Vaticano," non soltanto si limita il diritto dei credenti all'espressione pubblica della loro fede, ma si tagliano anche radici culturali che alimentano l'identità profonda e la coesione sociale di numerose nazioni".
Poichè nello stesso discorso egli ha ringraziato il Governo italiano ed altri schieratisi contro la sentenza europea sul Crocifisso,parrebbe lecito supporre che  ci si riferisca preminentemente ai simboli cattolici,peraltro facendo legittimamente  il "mestiere" di capo della Chiesa.
Non è chiaro, pensando alle democrazie, a chi venga rivolta l'accusa ma è Interessante constatare come anche al Papa si ponga il dilemma di quale via debba prendere una società ritenuta evidentemente laica.
Capisco,non concordando modestamente,che egli respinga l'idea di una società aperta che si rende totalmente neutrale ad ogni influsso religioso (cosa ben diversa dal divenire antireligiosa) ma l'alternativa in subordine non può essere quella di una società nella quale vi siano simboli preminenti ed altri "tollerati".
Liberi simboli in liberi Stati,si potrebbe quindi  dire parafrasando Cavour ,purchè però il principio valga per tutti.
Gadi Polacco


giovedì 6 gennaio 2011

Mondo del lavoro che cambia ,ma non tutti sembrano volerlo capire o riescono a farlo

Gli articoli di due economisti,  Volpi e Paoli, trattano questioni diverse ma hanno in comune un preoccupato stupore per la svolta nel mondo contrattuale. Volpi scrive che Marchionne  usa "la strategia degli ultimatum al sindacato e alla politica" e che la Lega usa "ruvide espressioni in tema di federalismo perché venga approvato entro fine gennaio, altrimenti le elezioni saranno inevitabili".  Paoli scrive che nella vicenda Fiat "è inaccettabile escludere chi non firma gli accordi dalla rappresentanza sindacale". 

E' corretto constatare che la linea Marchionne  ha innescato nei rapporti industriali ( con ricadute politiche) un cambio di clima rispetto a sistemi produttivi incapaci di stare al passo della globalizzazione. Ed è anche corretto mostrare preoccupazione per quanto si va profilando. Solo che il motivo della preoccupazione dovrebbe essere la mancanza di risposte adeguate alle problematiche emergenti, non la dispiaciuta nostalgia per il vecchio sistema che viene  spazzato via. 

Preoccupante è che, durante una crisi economica non banale e perdurante, sindacati  emblematici e gruppi della sinistra rilevanti sappiano reagire solo con il no di principio ad una proposta di investimento molto consistente corredata da condizioni insolite per gli usi italiani  ma di per sé non inedite né prive di efficacia rispetto alla questione produttività. 

Volpi scrive che gli ultimatum "ambiscono a trasformare a colpi di accetta un paese molto fragile, usando le parole davvero come pietre". Solo che la fragilità italiana sta appunto nella difficoltà di una sua parte consistente nel concepire la necessità di mutamento, difficoltà che si traduce in resistenza conservatrice. Quando la mamma  indora ogni pillola, poi il malato si turba se qualcuno gli dice le cose come stanno. E Paoli scrive che escludere chi non firma gli accordi attiva "il rischio di innalzare la conflittualità in proporzione alla capacità rappresentativa reale dei sindacati esclusi". Solo che l'art.19 dello Statuto dei Lavoratori stabilisce che "rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva, nell'ambito delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell'unità produttiva". E questo vale dal 1995, dopo il ritocco  referendario con sei milioni di voti di scarto. Assurda è perciò la conflittualità sul punto e non il far fare le RSU solo a chi ha firmato il contratto (semmai è discutibile che siano i sindacati firmatari a scegliere i rappresentanti e non tutti i loro iscritti).

Insomma, i NO non rispondono alla globalizzazione. Preoccupante è la resistenza a rivedere le relazioni industriali. Specie quando lampeggia la ripresa dell’inflazione, che è una tassa sui più deboli e dovrebbe impensierire la sinistra che vorrebbe rappresentarli.


Raffaello Morelli

lunedì 3 gennaio 2011

Le osservazioni politiche del direttore generale dell'ASL

Chiamata in causa dal Cons. Taradash che ne chiede la rimozione,accusandola in relazione al caso Spinelli di "discriminazione politica",la dott.sa Calamai, Direttore Generale dell'ASL di Livorno,ha ovviamente tutto il diritto di dire la sua e di difendersi.
Come pero' accadde gia' nei suoi commenti a seguito del referendum sull'ubicazione del nuovo ospedale,ha la tendenza ad infervorarsi politicamente oltre misura,immedesimandosi evidentemente in una precisa area politica.
Se cio' e' indiscutibilmente legittimo quale cittadina,nelle vesti di alto dirigente pubblico dovrebbe astenersi, a nostro parere, da commenti prettamente politici che possiamo anche condividere (ad esempio sul berlusconismo dal quale siamo immuni alla pari dell'antiberlusconismo) ma che non si addicono ad un tecnico.
Cio' a tutela della credibilita' dell'ente che guida salvo,come e' suo diritto, lasciare quel ruolo e gettarsi nel campo politico insieme ai "calamaini" che vorranno seguirla.
Federazione dei Liberali
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