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sabato 23 ottobre 2010

Con il nuovo Assessore al Sociale si concretizzera' finalmente il testamento biologico?

I  Liberali di Livorno salutano con piacere la nomina del consigliere Cantù a nuovo assessore al Sociale. Non solo perché dopo 175 giorni viene colmata la vacanza di quell'incarico. Soprattutto perché ciò avviene esattamente negli stessi giorni del primo anniversario annuale  della delibera del Consiglio Comunale che impegnò la Giunta  ( con voto unanime dei 27 presenti e la non partecipazione al voto di altri 8 consiglieri) a predisporre un modulo che raccolga le dichiarazioni anticipate di volontà dei trattamenti di natura medica nel quale il cittadino interessato possa esprimere la propria volontà di essere o meno sottoposto  all'accanimento terapeutico.Lo stesso prof. Cantù , nella sua qualità di allora capogruppo del PD, fu il protagonista della prolungata mediazione che portò proprio a quella delibera votata dal Consiglio modificando non poco l'iniziale proposta venuta dai consiglieri Romano e Del Lucchese sulla scia dell'iniziativa dei liberali già prima delle elezioni. La delibera è restata finora  lettera morta negli uffici della Giunta. Oggi che il prof. Cantù assume l'importante incarico , noi liberali ci auguriamo che , in coerenza con quello che fece allora,  il nuovo assessore provveda finalmente a predisporre   molto presto il modulo di raccolta delle dichiarazioni anticipate, secondo le normali linee della proposta originaria già adottate in moltissimi altri comuni.Livorno,  23 ottobre 2010
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domenica 17 ottobre 2010

Solidarieta' a Mons. Razzauti ,vittima di un atteggiamento illiberale

Molte delle reazioni scatenatesi dinanzi alle dichiarazioni di Mons. Razzauti,possibiliste verso un registro delle unioni civili,confermano (al contrario di quanto viene spesso dichiarato) l'alto tasso di illiberalita' che trasversalmente attraversa il mondo politico,anche livornese.
L'atteggiamento e' anzi doppiamente illiberale perche' cerca di appropriarsi o di chiedere conto a Mons. Razzauti di dichiarazioni che attengono al proprio diritto individuale d'espressione,dimostrando comunque dipendenza in politica dalle opinioni della Chiesa che riguardano invece i credenti (al pari di ogni altra fede).
Compito della politica e delle sue emanazioni di governo,anche in sede locale, e' invece ,in ottica liberale, quello di garantire a tutti liberta' d'espressione e di adesione alle posizioni preferite senza pero' sottomettere la societa',comune a tutti i cittadini, alle direttive di qualsivoglia visione religiosa, "ortodossa" o meno che sia.
Solidarieta' pertanto a Mons. Razzauti.
Cordialmente,
Gadi Polacco
Consigliere Federazione dei Liberali
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