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mercoledì 21 dicembre 2016

lunedì 5 dicembre 2016

Un NO costituzionale che non autorizza scorciatoie







I liberali sono molto lieti che i cittadini italiani abbiano partecipato in grande numero al voto referendario ed abbiano espresso la chiara volontà di voler riappropriarsi della sovranità che la proposta di riforma Renzi Boschi voleva ridurre stabilmente.
Questo giudizio assai positivo dei liberali sull'esito del referendum non consente peraltro di attribuire a quest'esito un significato che non ha e non può avere. E' invalicabile la differenza costituzionale tra il referendum (che attiene solo a un quesito relativo ad una legge votata in parlamento) e le elezioni politiche (che consentono attraverso il voto sulle liste di formare la rappresentanza parlamentare dei cittadini). Pertanto è inaccettabile far derivare dal NO la scelta di governi tecnici, dei M5S, della Lega o di altre cose analoghe. Per riportare il cittadino al centro della politica è indispensabile costruirla confrontandosi sui problemi reali. Del resto, il fatto che Renzi abbia aperto un'altra crisi extraparlamentare, non esclude affatto il rinvio al Parlamento, dove il PD e Renzi hanno ancora la maggioranza e dovranno dire cosa sono disposti a fare insieme agli altri (e non attraverso gli strappi per loro finora abituali). La scorciatoia dell'agitare bandiere senza preoccuparsi di definire le cose da fare aavvero, non è utile alla libera convivenza.