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giovedì 4 giugno 2009

Una risposta al Cons. Vittori sul Registro delle volonta' anticipate.

Il consigliere Vittori, esponente della sinistra classica ed ora di Sinistra e Libertà nella coalizione Cosimi, addebita a noi liberali due paradossi per i nostri interventi a favore della urgente istituzione del Registro Anagrafico con cui raccogliere le volontà di fine vita da parte del cittadino. E' facile provare che sono ambedue del tutto infondati.Innanzitutto questa proposta liberale è stata pubblicata ( e argomentata) sul nostro www.liberalivorno.blogspot.com da un mese abbondante. Poi è stata ripresa in due non brevi articoli   pubblicati sul maggior giornale cittadino domenica e lunedì scorsi. Nel primo si chiedeva a tre importanti candidati di dichiarare pubblicamente la loro laicità sulla questione del Registro viste le loro posizioni in merito un po'  infrascate e nel secondo si richiamava la questione del Registro Anagrafico come argomento per noi dirimente in caso di ballottaggio. Dunque una proposta pubblica reiteratamente rivolta a tutti, certo non ad un solo candidato. Apprezziamo che Sinistra e Libertà si impegni pubblicamente sul tema da noi sollevato ma vogliamo ricordare che da ormai molto tempo i consigli comunali sono cambiati e, per i poteri affidati dalla legge, è decisiva la volontà del capo della maggioranza. Perciò Sinistra e Libertà dovrebbe unirsi alla proposta dei liberali e pretendere che il candidato Sindaco da lei sostenuto si impegnasse esplicitamente al riguardo. Fino ad oggi nessuno dei tre destinatari della proposta liberale si è in alcun modo impegnato. E i liberali sono convinti che a questo punto è preferibile che si vada al ballottaggio ( quindi occorre votare ma non la coalizione Cosimi) , perché allora ci sarebbe una ulteriore occasione per vedere chi sia disposto a fare della istituzione del Registro Anagrafico una precisa scelta programmatica da realizzare immediatamente. Anche perché la vicenda che è scoppiata nel tardo pomeriggio di mercoledì a Vigevano ( il diniego da parte della magistratura della possibilità da parte della moglie di usare lo sperma del marito trentottenne raccolto ad inizio anno, per mancanza di una di lui dichiarazione di fine vita )  attualizza ancor più la necessità di istituire il registro Anagrafico in Comune. Senza attendere una nuova apposita legge,  si può rendere più semplice e non costosa questa dichiarazione, che rappresenta un aspetto importante della convivenza tra cittadini liberi di fare le proprie scelte sul come vivere e come affrontare la propria morte. Una questione,appunto, di civiltà liberale.

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