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giovedì 18 giugno 2009

La scomparsa di un grande liberale,Ralph Dahrendorf

I liberali italiani piangono la scomparsa di Ralph Dahrendorf , il grande filosofo di origine tedesca , divenuto nel 1988 cittadino britannico, scomparso mercoledì a Colonia all'età di ottanta anni compiuti lo scorso mese. Ha lasciato un'impronta indelebile nel liberalismo internazionale e nei criteri dinamici con cui studiare i rapporti sociali.Ralph Dahrendorf  ha svolto un'intensa attività politica. Eletto deputato per la FdP (il partito liberale tedesco) nel 1969, l'anno dopo  divenne Commissario Europeo a Bruxelles e poi nel 1993 fu nominato Lord a vita dalla Regina Elisabetta. Presidente d'onore di Liberal International quando ne era Presidente Giovanni Malagodi, divenne poi il primo Patrono ufficiale di LI svolgendo fino ad oggi le sue funzioni. La sua attività politica si è inoltre sempre intrecciata con quella accademica. Ha insegnato in diverse università tedesche e in seguito è stato direttore della London School of Economics per un decennio e per un altro decennio aministratore del St. Antony College all'Università di Oxford , dove nel 1997 presiedette il Congresso dell'Internazionale Liberale nel 50° anniversario della sua fondazione. Ralph Dahrendorf è stato un sociologo di rilievo mondiale. Ha promosso l'evoluzione del pensiero liberale classico marcandone quell'anima dinamica che , mettendo al centro della politica la libertà individuale, si realizza attraverso il conflitto democratico quale componente essenziale e feconda della libera convivenza. Il liberalismo da lui indicato ha dato per decenni ai liberali l'identità inconfondibile di chi manifesta le ragioni della libertà senza mai rinunciarvi e al contempo confrontandosi senza steccati anche con quelli per cui la libertà è solo un'espressione verbale priva di  contenuti politici conseguenti. Anche negli ultimi mesi ha scritto pagine importanti sul fallimento del liberismo fondato sul capitalismo di debito e sulla necessità di reinnescare un mercato funzionante e dunque attento non solo agli interessi dei possessori dei beni ma anche agli interessi dei cittadini che vivono attorno a quei beni e che sono influenzati dal loro processo produttivo.

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