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lunedì 29 novembre 2010

Esito referendario sull'ubicazione del nuovo Ospedale : di tutto e di più,con tanto di "bizzarri" commenti e qualche preoccupante accenno.

I numeri parlano chiaro,hanno detto in diversi,e ciò è particolarmente vero nei referendum dove il voto si esprime tra tre scelte (si,no,non voto con ritiro della scheda) od anche non andando a votare mirando a non far raggiungere il quorum.
Ancora sabato pomeriggio,a poche ore quindi dall'apertura delle urne,il PD si affannava ad inviare sms ,scegliendo la via dell'andare a votare,dai classici toni elettorali : "...domani voto normale.VOTA E FAI VOTARE NO"
Ora,posto che alle ultime comunali il PD venne scelto da 37614 elettori,anche volendo attribuire esageratamente a questo partito tutti i no espressi domenica (7338), abbiamo che meno di 1/5 degli elettori del PD ha dato fiducia al partito che aveva votato alle amministrative,senza contare quelli che avranno optato per il SI  : se questo è un successo....
Vero è che,secondo il noto aforisma di John Keats,la vittoria ha molti padri,mentre la sconfitta è orfana : nel caso labronico sembra però che ad aumentare siano particolarmente i padri ed ecco che abbiamo anche chi rivendica la paternità dell'astensione,legittima posizione in ambito referendario che però è troppo facile da cavalcare.
Tra le perle che emergono dai primi commenti alcune annotazioni bizzarre ed altre preoccupanti:

- ha ben ragione il segretario comunale del PD,alla luce dei numeri sopra riportati,a dire che "un'affluenza così bassa non può farci sorridere",ma cosa vuol dire  che "c'è stato un abuso dello strumento referendario" perchè "il nuovo ospedale nell'area del Pascoli era nel programma elettorale del sindaco" votato "solo pochi mesi fa" ? L'applicazione di una previsione statutaria,peraltro votata in pratica dalla stessa maggioranza politica attuale,può essere "abuso" ?! Francamente non lo crediamo ma se così pensa il segretario comunale del maggior partito livornese,ebbene agisca di conseguenza e con un classico "contrordine compagni" (anche se ormai i "compagni" li vede prevalentemente Berlusconi) si abolisca uno Statuto che pare provocare "troppe" noie al manovratore. I
noltre la storia del programma elettorale non è affatto vera:  nel citato programma del Sindaco non esiste   alcuna nuova ubicazione (pagina 24, "Nuovo Ospedale") e su questo verteva non a caso il referendum;

- divertente è invece l' "appropriazione indebita" dell'astensione effettuata allegramente dal Consigliere
del PD  Viti, il quale stima che "all'ottanta per cento della popolazione va bene ciò che per l'ospedale ha scelto l'amministrazione", aggiungendosi alla lista dei padri della vittoria. Bischeri,sembra dire, quelli che hanno votato  no : ma allora, se le cose stessero come dice lui, perchè il suo PD ha voluto caparbiamente chiamare al voto cercando,di conseguenza,una vittoria dei no con quorum conseguentemente raggiunto e pertanto fallendo nettamente  l'obbiettivo ( sconfitta 1 a 3 )?!

- la sorpresa è poi che in realtà la vittoria al referendum non sembra appartenere,per quanto lo pensino,ai vari padri, bensì ad una madre,ovvero la direttrice dell'ASL Calamai che pensavamo fosse,appunto,una dirigente, quindi un tecnico del settore .: invece parla al plurale quasi fosse alla testa della coalizione che amministra la città e si lancia anche in ardite valutazioni circa il comportamento dei cittadini,decretando chi è stato bravo e chi invece è stato birichino per concludere, sia di conforto a tutti noi,che la popolazione livornese ha sempre dimostrato,"nella storia", di fare scelte "di grande livello". Manca solo la benedizione e magari anche il perdono per chi ha raccolto le firme,fatto i ricorsi e votato SI. dopo i "grillini" forse arriveranno i "calamaini" ?  
Alla guida degli "ospedalieri" muratori ,con tutto il rispetto per questa categoria ?

Un'ultima annotazione,solidale,
va insieme a quanti hanno votato SI ( oltre ventimila cittadini) ,a coloro che hanno raccolto le firme, a quelli che le hanno apposte ed anchea chi ha firmato i ricorsi giudiziari.

Tutti hanno agito alla luce del sole e perseguendo legittimi obbiettivi consentiti dalla legge e,ancora prima, da concetti di democrazia occidentale che sembrano provocare pruriti non solo nel nostro paese ma anche nella nostra città
ai principali amministratori.
Evocare movimenti strani, trasversalità che non si capisce perchè dovrebbero essere preoccupanti, "complotti" o strumentalizzazioni è non solo sbagliato ma anche preoccupante in quanto il tutto sembra ricalcare un'insofferenza alle normali procedure democratiche che ,da liberali mai imbambolati dal berlusconismo alla pari dell'antiberlusconismo, ci dicono che evidentemente lo "stile Berlusconi" ha fatto breccia anche dalle nostre parti.

Federazione dei LIberali, Livorno

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