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giovedì 2 aprile 2009

Quale nuovo Sindaco a Livorno ? Una pragmatica analisi liberale sulla campagna elettorale arenata sui personalismi e che favorisce il Sindaco uscente.

QUALE   NUOVO   SINDACO ?  
LA  CAMPAGNA  ARENATA SUI PERSONALISMI FAVORISCE  COSIMI. 

Da una analisi realistica della situazione, emerge che nell'area di centro sinistra non si sta coagulando una candidatura unica sostenuta da una coalizione per l'alternativa e  che in quella di centro destra non esiste, al di là del berlusconismo, una qualsiasi proposta programmatica per Livorno. Se continuerà così, le elezioni del 6 giugno saranno per Cosimi poco più di una formalità (il fatto di andare o no al ballottaggio può interessare solo gli addetti ai lavori e i politologi). 




Fin qui, la campagna elettorale per l'elezione del nuovo Sindaco di Livorno è stata  deludente. Vi sono poche tracce di confronti sui  progetti dei candidati per chiarire ai cittadini i rispettivi programmi. Dominano gli aspetti personalistici su chi si candida e quasi non si parla delle rispettive proposte. E ormai siamo ad aprile, cioè mancano 65 giorni al voto.

Nell'ordine. Il candidato Sindaco per la conferma, Cosimi, presenta un bilancio di immobilismo quinquennale.  Però, ne da la colpa al suo predecessore ( del quale, pure, fu assessore e segretario provinciale di partito), ha adottato la linea degli annunci mirabolanti poi caduti come un castello di carte al vento (La Gran Guardia riapre, eviterò la chiusura del Grande, la Darsena Europa è dietro l'angolo), ha presentato all'ultimo tuffo linee generiche di Piano Regolatore   come un libro dei sogni fuori tempo e con grande confusione di ruoli e di funzioni. In compenso, si dedica intensamente  a tessere  contatti e relazioni, anche se con la sinistra dura e pura , da Rifondazione ai Comunisti di Diliberto, gli è andata male nonostante abbia strombazzato che i rispettivi accordi erano dietro l'angolo. E' appoggiato dal PD e da Italia dei Valori.

Poi c'è il candidato del Popolo della Libertà, Taradash, che, proseguendo la tradizione del centro destra livornese di non avanzare mai proposte concrete di opposizione, per ora non ha  detto niente sul come intenda cambiare indirizzo se eletto.  Si è limitato a declamare quelle solite cose contro il potere rosso sessantennale, che rassicurano i nostalgici ma non costruiscono alleanze o progetti al di fuori del recinto di centro destra (che peraltro ancora latitano). Naturalmente è un oppositore gradito a Cosimi, il quale  sa benissimo di non poter perdere il confronto diretto contro questo centro destra, magari al secondo turno elettorale.

Il candidato Sindaco di nuovo conio, Cannito, è l'unico che, dopo cinque anni di opposizione in Consiglio all'immobilismo di Cosimi,sui temi e ragionata , continua ad avanzare proposte concrete sul cosa fare per uscire dal degrado e consentire ai cittadini di riprendersi la città. Si vede che il suo provenire dalle esperienze fattive del volontariato ( per lui di sponda cattolica) gli ha lasciato il gusto della concretezza del fare. E' alla testa di una coalizione  formata da Città Aperta (la sua lista di origine), i Verdi e Sinistra Critica. E' visto come il fumo degli occhi da Cosimi, il quale capisce che gli unici problemi per la rielezione potrebbero venirgli da lui, qualora si verificassero certe condizioni seppur non facili.

Infine  il candidato Sindaco Lamberti. Anche se ha detto di candidarsi Sindaco solo da poco, si è attivato da oltre diciotto mesi. Inizialmente ha pensato di fare pressioni di tipo associativo-civile sulla struttura del suo partito, il PD, per ottenere un incarico che per lui fosse un adeguato riconoscimento. Poi negli ultimi mesi, vista la completa sordità da quella parte, è uscito dal PD, ha dato vita ad una Associazione Politica , Confronto, e ha portato attacchi quotidiani al suo successore Cosimi, snocciolando una serie di critiche sui diversi aspetti della  gestione e dello star fermo cosimiani.  Ora,  l'Associazione Confronto è stata una iniziativa opportuna e in qualche misura coraggiosa in un ambiente con forti propensioni conformiste. Solo che è stata un'iniziativa molto tardiva. Farla nascere in pieno inverno 2009, le lascia poco tempo per assumere una immagine distinta da quella del suo promotore. Forse è stata da lui pensata appunto perché non fosse distinguibile, ma questo tende a snaturare l'Associazione in mera operazione elettorale.  E di fatti il dualismo tra Lamberti e Cosimi ha grande spazio sui mass media locali, in specie sui quotidiani.

Si è così alla questione più importante per gli sviluppi della campagna elettorale. Il dualismo Lamberti-Cosimi tira bene sulle locandine ( quasi eccita gli animi) ma in realtà è un altro fattore assai utile per il successo di Cosimi. Abbiamo appena detto che Lamberti e la sua associazione Confronto sono di continuo critici verso il Sindaco uscente. Anche avanzando proposte puntuali, senza dubbio meno immobiliste, conservative e in fondo nepotiste. Non a caso, tuttavia, in giro stanno crescendo le "casuali"  osservazioni fatte da uomini della cerchia Cosimi e del suo partito, che ricordano come Lamberti sia tutto meno che il nuovo, essendo stato al vertice dell'Amministrazione per 22 anni , prima come assessore e poi gli ultimi 12 come Sindaco fino al 2004, e che ha lasciato al successore una eredità pasticciata. E siccome in politica idee e programmi sono essenziali, ma certo lo è non di meno la credibilità dei candidati nella loro capacità di rinnovarsi, questa constatazione risulta piombo nelle ali del candidato Lamberti ( con Cosimi che se la ride). Tutti ritengono che si tratti di una lotta di palazzo.

Di fronte a questo stato di cose, chi pensa che Livorno non si possa permettere di aspettare il 2014 per sostituire il Sindaco Cosimi, vedrebbe subito una via di uscita che coniughi persone nuove, credibilità di programmi, caratteri politico sociali della città. Sarebbe quella di mettere insieme la coalizione Cannito e l'area Lamberti , battere Taradash al primo turno e giocarsela al ballottaggio. La leva sarebbe l'obiettiva difficoltà che attanaglia i livornesi senza obbligarli a premiare il centro destra berlusconiano.  Qui però spunta lo stop dei personalismi che paiono prevalere sulle esigenze della politica. 

Lamberti sembra afflitto dalla sindrome del narcisismo.  Non pare essersi reso conto che le idee e le prospettive da lui sostenute sono ricchezze politiche spendibili purché non siano abbinate alla sua candidatura. Altrimenti la sua bassa credibilità quale candidato Sindaco, rende poco credibili anche idee e prospettive, e non si innesca quella capacità di attrazione che è essenziale per battere Taradash al primo turno. Addirittura certi supporter di Lamberti vorrebbero attorno a Lamberti una coalizione unica per farvi convergere anche quella di Cannito e una frangia del Popolo della Libertà ( quella che voterebbe disgiunto, lista PdL ma candidato Sindaco Lamberti). E' irrealizzabile perché è utopico pensare che  gruppi consistenti del  Popolo della Libertà  ( non meno di 5 o 6 mila voti) preferiscano a Taradash quel Lamberti contro cui hanno combattuto per un decennio. Ed è irrealizzabile perché l'obiettivo di Cannito è una svolta politica, non uno strapuntino in giunta. Se avesse voluto lo strapuntino, avrebbe già accettato un vantaggioso accordo con Cosimi per consentire a quest'ultimo di evitare il ballottaggio. In conclusione, se Lamberti mantiene la propria candidatura a Sindaco, le due candidature distinte e contemporanee in un'area contigua (Lamberti e Cannito)  danno la certezza assoluta ( nessuna delle due può arrivare al 20%) che al ballottaggio andrà semmai Taradash.

Si arriva ad analoga conclusione guardando la cosa dall'altro versante, quello di Cannito. Pressati dal loro Consigliere Regionale favorevole a Cosimi e dal loro ex assessore  comunale favorevole a Lamberti, i Verdi, dopo aver rifiutato Cosimi a favore della coalizione Cannito, si rifiutano di prendere in considerazione perfino un eventuale appoggio a Cannito della Associazione Confronto poiché non vogliono contaminarsi con Lamberti. Nè Cannito, che invece non scarterebbe questa ipotesi, pare in grado di imporre le ragioni della politica qualora ce ne fosse la necessità. Quindi, anche da questo versante non sembrano esservi le condizioni per arrivare ad una candidatura a Sindaco Cannito appoggiata pure dalla lista Associazione Confronto.

Come si vede, ai primi di aprile, la campagna elettorale per l'elezione del nuovo Sindaco è arenata sui personalismi. Con le maggiori famiglie economiche ed imprenditoriali lì a guardare come se fossero estranee alle vicende del Comune di Livorno ( e agli intuibili riflessi sugli assetti del Porto). Che la situazione cambi, appare assai problematico. Ognuno antepone le proprie convenienze ai progetti più ambiziosi per risollevare la città. Proseguendo così, la conferma di Cosimi a Sindaco diviene abbastanza tranquilla, almeno al ballottaggio. Per questo non è difficile supporre  che nelle ultime settimane possa prevalere, in ciascuno,  la tendenza al si salvi chi può.  

Liberali Livorno

2 aprile 2009

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