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mercoledì 18 marzo 2009

DOMENICA 22 MARZO 2009 - KEBAB DAY A LIVORNO. MA LO "SCONTRO" NON E' TRA "5 E 5" E KEBAB, ANZI.

Le questioni di principio sollevano ancora attenzione,anche quando si parte da un semplice kebab: è questo un primo buon segno,almeno per un liberale,derivato dalla lettura degli articoli dei mezzi d'informazione e dei lanci d'agenzia che hanno amplificato la proposta del "kebab day" labronico, previsto per il 22 marzo 2009.

La dinamica sarà semplice ed il principio non può essere strumentalizzato per fare notizia : ciascuno che lo vorrà andrà a gustarsi il proprio kebab dove preferisce, riaffermando quindi il proprio diritto a mangiare cosa e dove vuole.

Il secondo buon segno è che tutti i mezzi d'informazione visionati hanno ben inquadrato l'appello : nato da una boutade, così credo e fermamente spero, da boutade si sviluppa a dimostrare che i principi si possono difendere anche con l'ironia e senza prendersi quindi troppo sul serio.

E pertanto, anche se scherzando si può dire la verità, l'auspicio ora è che la cosa si sviluppi mantenendosi, con trasversale soddisfazione gastronomica (anche in senso politico)di molti, nei binari tipici dell'ironia livornese.

Analogamente ironiche mi sono quindi apparse alcune interpretazioni di taluni mezzi d'informazione che hanno voluto immaginare un confronto tra "5 e 5", o cecina che dir si voglia (denominazione che rischia però di minare la livornesità dell'amata torta,fate attenzione cari giornalisti), e kebab.

Ciò in realtà non è perchè il moderno mangiare, tanto per tentare di dare una costruttiva prospettiva alla vicenda, si articola ormai in varie modalità : si mangia fuori casa per lavoro, nella pausa del lavoro non rientrando alla propria abitazione, per stare in compagnia, perchè non si ha voglia o tempo di cucinare , magari per sentirsi meno soli o per cercare di socializzare,e così via dicendo.

Si mangia fuori, quale ne sia il motivo, secondo i propri gusti ma anche secondo le proprie tasche.

Ecco perchè non può che essere positivo , posto il diritto alle proprie libere scelte, avere un ventaglio di opportunità tra le quali scegliere.

Livorno non è, in campo di varietà d'offerta, seconda a nessuno : così è , comunque,in tutto il mondo libero e talvolta anche in quello purtroppo non libero.

Se così non fosse, peraltro, la grande tradizione enogastronomica italiana non avrebbe potuto affermarsi nel mondo, come è avvenuto.

Il consumatore, anche a Livorno dove non mancano certamente vari e validi professionisti della somministrazione alimentare, non ha quindi bisogno di chi lo instradi sulle proprie scelte.

Sarà quindi il libero mercato a premiare chi lavora bene e con onestà, quale sia la cucina che propone.

Quindi domenica 22 marzo vada per il kebab, ma se poi si preferisse altro il principio sarà ugualmente salvaguardato.

Gadi Polacco

www.liberalivorno.blogspot.com

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