Visitate il sito de LO SGUARDO LUNGO

Banner pubblicitario

lunedì 9 marzo 2015

Apprezzando l'apertura al dialogo della Presidentessa Cepparello, alcune note perplesse circa la risposta ricevuta sul Gemellaggio Livorno-Gaza

Egregia Presidentessa,


La ringrazio per la Sua nuova risposta alla nostra seconda lettera sulla necessità di uscire dalla imbarazzante vicenda gemellaggio Livorno Gaza. Peraltro quanto Lei asserisce ci fa sperare Lei voglia amabilmente burlarsi di noi, altrimenti, stando alla Sua tesi formale, dovremmo prendere atto che per Lei Livorno non ha una sua autonoma volontà politica e che le delibere del Consiglio Comunale costituiscono uno specchietto per raggirare cittadini inconsapevoli.

Infatti, la pratica democratica di Gemellaggio non è e non può essere una pratica burocratica nella mani di funzionari locali e nazionali (che, secondo Lei, dovrebbero addirittura assicurare la legalità nella procedura attuativa della delibera). Il Gemellaggio è la  precisa scelta, in sè legittima, di convergenza politico culturale tra città di paesi diversi. Dunque, l'imbarazzo indotto dal pasticcio del Consiglio Comunale di febbraio – che decidendo il Gemellaggio non ha tenuto conto l'essere Gaza nelle mani dei terroristi di Hamas, ritenuti tali dall'Europa e dal Parlamento italiano –  non può essere tolto mediante la manfrina del rinvio per motivi di legalità attribuito ad oscuri funzionari della Farnesina, riconosciuti arbitri della volontà labronica. Il pasticcio del Gemellaggio con  Gaza nelle mani di Hamas è solo politico e può esser cancellato solo da una nuova delibera politica del Consiglio Comunale che, confermate le proprie intenzioni di essere a favore del reciproco riconoscimento tra lo Stato di Israele e un solo Stato Palestinese, sancisca che  il Comune di Livorno, nella sua autonomia, non attiverà alcuna pratica di Gemellaggio con Gaza finché detta città resterà nelle mani dei terroristi di Hamas.

Soprattutto oggi, dopo le delibere del Parlamento italiano, questo è il solo atto capace di ribadire il ruolo politico del Comune di Livorno, come portatore di idee democratiche e capace di esercitare senza inganni la funzione di guida rappresentativa. Continuiamo ad augurarci, che Lei, in quanto Presidentessa del Consiglio, non si lasci invischiare in diatribe burocratico giuridiche variamente interpretabili (magari volutamente) e promuova una presa di posizione consiliare senza distinguo che faccia chiarezza sulla reale volontà civica.

Con i migliori saluti

Liberali Livorno
Riccardo Voliani
 

--
Federazione dei Liberali - Livorno
www.liberalivorno.blogspot.com

Nessun commento:

Posta un commento