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domenica 1 aprile 2012

Dar voce politica ai liberali.

"Intervistato dal Giornale di Sicilia, il segretario Stefano De Luca, confermato la settimana scorsa,  ha dichiarato che il suo PLI "vuol trasformare il Terzo Polo in un grande soggetto politico di centro" e che per farlo "noi siamo disposti a perdere l'identità liberale per creare una grande coalizione che abbia come caratteristica la laicità dello Stato".

Ne prendiamo atto con delusione. Noi Liberali Italiani stiamo sviluppando un ampio progetto nuovo, dinamico, giovanile attraverso la convergenza di tutti i liberali nella lista liberale per il 2013 (di cui sono stati indicati  i punti chiave, www.liberalitaliani.org). In Italia l'essenziale è dar voce politica ai liberali, che manca, che sola può catalizzare la politica riformatrice imperniata sulla centralità del cittadino e di cui il paese ha urgente bisogno. Perdere l'identità liberale regredendo ai giochi di palazzo, significa rinunciare alla propria funzione in cambio di uno sperato piatto di lenticchie. Oltretutto, è impossibile rinunciare alla identità liberale e insieme ottenere una grande coalizione con il carattere della laicità dello Stato, dal momento che la laicità dello Stato si impernia sull'identità liberale, sul suo metodo critico, sul suo realismo partecipativo senza utopie, da Cavour a Baslini. 

Pertanto ci auguriamo che le parole al Giornale di Sicilia non abbiano seguito".

Così Raffaello Morelli dei Liberali Italiani ha commentato l'intervista di De Luca al Giornale di Sicilia.

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