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mercoledì 9 novembre 2011

Il Presepe in Comune e l'ipocrisia del "valore universale"

Il Presepe potrebbe, a quanto si apprende, fare la sua entrata in Comune. Da liberali pensiamo che il diritto a professare la propria fede religiosa sia già ben assicurato al cittadino,senza bisogno di impegnare luoghi pubblici,quindi di comune convivenza , in quanto tali votati ad una sana neutralità rispettosa di tutti credenti vari come dei  non credenti.

Ciò posto non sgomenta l'ipotesi che, per quanti ne sentano il bisogno,il Comune possa ospitare ,con adeguata modalità che non lo "imponga" ai non interessati, un Presepe,alla pari di altri e vari simboli religiosi dei quali anche qualcuno potrebbe sentire un giorno necessaria la presenza ed a fronte di un'attenzione a tutte le espressioni religiosi che dovrà crescere di pari passo.

L'importante però, anche per rispettare lo stesso simbolo religioso, è non strumentalizzare la cosa tirando in ballo il solito concetto secondo il quale,alla pari del crocifisso ma ovviamente di qualsivoglia altro simbolo religioso,il Presepe rivestirebbe "valore universale" e quindi,in quanto tale, la coscienza sarebbe a posto....

Questa "excusatio non petita", infatti, giustificherebbe e supporterebbe l' "accusatio manifesta"  e porrebbe in evidenza l'uso strumentale ed irrispettoso di un simbolo religioso per riaffermare una sorta di "supremazia" che la nostra Costituzione ha scartato nel conferire,opportunamente, pari valore ad ogni credo religioso.

La laicità non è antireligiosità, se non nelle visioni integraliste religiose e laiciste,ma impone rispetto per tutti e tra tutti : noi preferiamo la neutralità della sfera pubblica, garante della libertà di tutti e del reciproco rispetto,ma se diversamente ci si volesse muovere lo si faccia con attenzione,responsabilità ed apertura a 360 gradi.



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Federazione dei Liberali - Livorno
www.liberalivorno.blogspot.com

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