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domenica 8 agosto 2010

Referendum sull'Ospedale a Montenero : i liberali livornesi confidano nel senso di responsabilità civica dell'Amministrazione ed in regole per un corretto svolgimento della fase elettorale e del voto

Ora, il Referendum sulla delibera per l'Ospedale a Montenero è una realtà ufficiale. E' un grande successo del Comitato per l'Abrogazione, composto da persone normali. Soprattutto è la prova , anche a Livorno, della vitalità della partecipazione dei cittadini sui problemi veri della convivenza, nel segno dell'autonomia attiva e al di fuori del conformismo passivo. La politica di puro potere crea distacco, la politica delle idee mobilita.

Ora, compete all'Amministrazione Comunale assumere un comportamento adeguato. I liberali continuano ad augurarsi che l'Amministrazione rinunci alla delibera contestata, prendendo atto della forte contrarietà tra i cittadini, che del resto, alle elezioni di un anno fa,  non avevano dato mandato per la scelta Ospedale a Montenero, spuntata fuori dopo. Con questa rinuncia, l'Amministrazione dimostrerebbe, nel merito, rispetto per la partecipazione e, in chiave economica,  senso di responsabilità civica evitando la spesa di quasi mezzo milione di euro per il referendum. Noi liberali speriamo ancora che l'Amministrazione abbia questo coraggio.

Peraltro, anche se non avesse questo coraggio, l'Amministrazione è tenuta ad un comportamento adeguato. Deve assicurare alla Città che, per il periodo da oggi fino alla data di effettuazione del referendum, si costruiscano norme adeguate allo svolgersi della campagna di informazione dei cittadini. Non è affatto una cosa ovvia. Perché il referendum abrogativo cittadino non ha precedenti a Livorno e perché, anche le regole già previste almeno per gli ultimi 30 giorni della campagna, sono molto scarne e hanno bisogno di ulteriore sostanza. Tanto più che nella fattispecie l'Amministrazione svolgerà due ruoli: quello di organo istituzionale di garanzia e quello di parte in causa a difesa della delibera contestata. 

Ad esempio non esiste nessuna regola per la propaganda nelle sue varie forme, per dar voce al Comitato promotore dell'Abrogazione, per darla agli eventuali Comitati per il SI e per il NO, per le strutture fisiche del voto. Costruire queste regole in ritardo equivarrebbe al mantenere il silenzio attorno al referendum sperando così di favorire la non partecipazione al voto. I liberali si augurano che l'Amministrazione sappia tenere comportamenti adeguati e in ogni caso non ricorra a  metodi di prevaricazione.

Federazione dei Liberali

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