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venerdì 26 marzo 2010

Il testamento biologico abbandonato : un mistero livornese....(lettera a Il Tirreno)

Egregio Direttore,
noto positivamente come siano ormai vari i cittadini che si interrogano,anche dalle colonne de "Il Tirreno",circa quello che possiamo definire il mistero del testamento biologico livornese: da liberali,unitamente ad altri,abbiamo infatti più volte segnalato questa quanto meno "bizzarra" situazione.
Approvata la sua istituzione,vado a memoria,nel mese di ottobre 2009,manca infatti "solo" il regolamento per attuarlo,in buona sostanza il modello di dichiarazione.
Anticipata ed ormai anche sorpassata da decine di altri comuni italiani,non pochi quelli toscani e nella stessa provincia di Livorno, l'Amministrazione labronica rimane sorda e muta anche dinanzi agli ormai numerosi richiami.
Appare quindi legittimo, a questo punto, cercare di capire il motivo di tutto ciò,formulando alcune ipotesi:
- il testamento biologico è stato approvato "obtorto collo", non potendosi dire no ad una richiesta diffusa e condivisa trasversalmente nella società ma,fatto il passo formale,perchè non paralizzarlo secondo l'antico italico vezzo di fare spesso le norme evitando di regolamentarne l'uso così da vanificarle di fatto?!
- dinanzi alle rimostranze della Chiesa cattolica locale,legittimamente contraria dal proprio punto di vista a questo strumento, è scattato una sorta di "contrordine compagni" politicamente aggiornato alle attuali alleanze;
- non si è in grado di finire il lavoro , ipotesi estrema ma facilmente affrontabile attingendo ad altre esperienze;
- si prende tempo nella speranza che la legge nazionale venga approvata con modalità tali da impedire al registro livornese di nascere. A quel punto grande rammarico, condanna del Governo e capra e cavoli salvati. Se questa però fosse l'ipotesi giusta auspico che si prenda atto del fatto che non sarebbe facile propinarla all'opinione pubblica.
Intanto il mistero del registro livornese,offerto a chi lo voglia usare e naturalmente non imposto a nessuno,continua.....
Cordiali saluti,
Gadi Polacco
Consigliere Nazionale Federazione dei Liberali

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