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lunedì 11 agosto 2014

Gli esami non finiscono mai,ma non certo quelli del "Refugio"....



"Nessuna equidistanza è possibile" scrivono "dal Refugio" gli autori dell'odioso e falso striscione rimosso , a parere nostro, "volontariamente" prima che gli organi competenti  stabilissero finalmente la sua illegittima esposizione (i Domenicani sono di proprietà dello Stato).

Siamo grati di queste precisazioni e anche degli attacchi che "il Refugio" rinnova nei confronti di una comunità religiosa, quella ebraica, che loro, presuntuosi eredi di ideologie tragicamente fallimentari, vorrebbero porre sotto esame: rendono evidente come ormai il pacifintismo abbia soppiantato il concetto di pacifismo, già messo a dura prova da decenni di strumentalizzazioni di parte.

Come tutti gli integralisti,anche religiosi, quelli "del Refugio" hanno una "verità"  da imporre comunque al prossimo, si arrogano  pateticamente il diritto di confutare la rappresentatività altrui, si dimostrano all'oscuro, apposta o per ignoranza, di tanti aspetti della difficile realtà mediorientale e, stando tranquilli a Livorno, si gettano nelle braccia del fondamentalismo  fascistoide di Hamas, non curanti dell'  oppressione cui il popolo palestinese è sottoposto a Gaza  da questa compagine del terrore che non riconosce i diritti delle donne,degli omosessuali, della libertà d'opinione, pratica la condanna a morte sommaria, ed "educa" l'infanzia  al martirio terrorista e suicida. Però anche di questo occorre essere  grati "al Refugio", perchè ciò da ancora conferma  di quanto il loro odio contro Israele cancelli il pur dichiarato amore per il popolo palestinese, superando non di rado,  i confini e sfociando nell'antisemitismo. Antisemitismo di cui non taglia del tutto le radici anche Buongiorno Livorno quando equipara Hamas al Governo di Israele e attacca la Comunità Ebraica livornese accusandola di condizionare il Consiglio Comunale.

Noi liberali abbiamo proposto un percorso diverso da quello di chi vorrebbe gettarci nelle braccia del terrorismo.  Abbiamo proposto un gemellaggio con Betlemme per chiudere un cerchio con soggetti riconosciuti anche dall'Unione Europea, e, passando da Livorno e Bat Yam, per dare un vero segnale di pace, che non può prescindere dalla difesa del diritto d'Israele all'esistenza in sicurezza   e dal diritto del popolo palestinese di essere liberato dall'oppressione di Hamas per potersi presentare finalmente quale credibile e unitario soggetto al tavolo delle trattative.

Riconfermiamo questa nostra proposta – che è "pro" e non "contro" come quella della sinistra radicale – rilevando come l'Amministrazione e il Consiglio Comunale, seppur tra tentennamenti e dichiarazioni contraddittorie , abbiano agito con prudenza evitando un provvedimento trabocchetto che qualcuno già dava per riuscito, cosa che ben spiega la rabbia di certe dichiarazioni.

Dinanzi al risorgere dell'antisemitismo in Italia, non a caso veicolato attraverso la crisi tra Israele e Gaza, si dimostra infine come abbia sostanza la tesi degli opposti estremismi che inevitabilmente s'incontrano:  i palestinesi sono stati strumentalmente tirati dall'una e dall'altra parte, chiamati "camerati" e al tempo stesso "compagni". Tanto che in questi giorni,  dicendosi fintamente lieti di essere equilontani da ogni estremismo, i neonazi di "Militia" e altri gruppi simili si sovrappongono  alla sinistra radicale per il boicottaggio contro Israele e contro i  negozi di ebrei. La pace è frutto della libertà civile e non si impone.

Liberali Livorno

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