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mercoledì 26 maggio 2010

"Boicottaggio" alle merci israeliane si o no : da Coop e Conad ora è lecito attendersi corenza

/*Preso atto delle precisazioni di Conad e Coop che respingono il
concetto di boicottaggio antisraeliano,viste anche le delucidazioni
israeliane che spiegano come già sia evidente l'origine dello 0,4% di
merci "incriminate",appare chiaro che i due colossi della distribuzione
organizzata ne fanno una questione di principio : no o,quanto
meno,estrema identificabilità dei prodotti provenienti dai cosiddetti
"territori occupati" affinchè il consumatore decida nella massima
chiarezza come comportarsi.
Opinabile posizione questa,visto che il concetto di "territori occupati"
è nel mondo assai elastico,ma comunque legittima : occorre però ora che
i due gruppi, per fugare dubbi di esclusivo e triste pregiudizio
antisraeliano, agiscano con coerenza assicurando a noi consumatori la
massima chiarezza sulla provenienza dei prodotti originari di qualsiasi
area dove esista contesa (Cina-Tibet,Marocco-Saharawi,Spagna-territori
Baschi,Spagna-Ceuta,Turchia-territori curdi,Territori Palestinesi-Gaza
occupata dai terroristi di
Hamas,India-Pakistan,Cipro,ecc,ecc),rimandando ad una prossima puntata
la disquisizione sul comportamento etico da seguire nel mercato,ad
esempio,quando si parli di regimi dittatoriali (caviale iraniano,tanto
per citare un caso)..

Gadi Polacco
Consigliere Federazione dei Liberali*/

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