Visitate il sito de LO SGUARDO LUNGO

Banner pubblicitario

venerdì 11 dicembre 2009

Raffaello Morelli, per i LIberali, scrive al Sindaco di Livorno sulla TIA

Egregio Signor Sindaco,

il  più diffuso quotidiano cittadino pubblica con grande rilievo in prima pagina che l'AAMPS avrebbe deciso di continuare ad applicare l'IVA sulla TIA. E ciò nonostante che la sentenza della Corte Costituzionale ( la 238/2009 del luglio scorso) abbia sancito la non applicabilità poiché la TIA è un tributo sostanziale e non un prezzo privatistico per un servizio liberamente contrattato dalle parti.

Lo stesso quotidiano, in apertura della Cronaca, cita poi una Sua dichiarazione in cui Lei dice di essere "contrario all'ipotesi di applicare l'IVA sulle bollette del prossimo anno". Confortato da questa Sua dichiarazione, Le scrivo per chiederLe di prendere in mano tempestivamente tutta la vicenda TIA-IVA, che un'azienda controllata dal Comune di Livorno al 100% vorrebbe trattare in modo giuridicamente assurdo e inaccettabile per una convivenza democratica.

La tesi fatta circolare dall'AAMPS per cui ci sarebbe un vuoto legislativo, è aberrante e costituisce un inganno al cittadino. Una sentenza della Corte Costituzionale, che sia o no condivisa, deve essere sempre applicata, come è stato giustamente ribadito anche in occasione di recenti e note polemiche nazionali. Che un'azienda titolare di pubblico servizio, posseduta interamente dal Comune, sostenga l'opposto contro il parere del legittimo proprietario, è cosa ai limiti del ribellismo impossibile da lasciar correre. Farlo, sarebbe avallare una pura tracotanza verso il normale cittadino. L'AAMPS deve attuare quanto prescritto dalla Corte Costituzionale e che corrisponde alla legge vigente: e cioè non applicare l'IVA alla TIA d'ora in poi e per il pregresso avviare le pratiche di rimborso a chi lo ha richiesto o lo richiederà. 

Mi auguro che con il Suo intervento Lei sappia dissolvere ogni dubbio ed impedisca che le burocrazie cui è affidata la gestione di un servizio pubblico agiscano secondo una concezione dirigista in cui il cittadino è una pecora da tosare. 

I migliori saluti

Raffaello Morelli
Liberali

Nessun commento:

Posta un commento